13

510 16 0
                                    

Attraverso il tunnel ripensando sia a Vanthre che ad Apollo, quindi il dio del sole si è infastidito perché la personificazione del Labirinto mi ha salvata?

Ma perché? Che sia... geloso?

Arrossisco al pensiero per poi scuotere la testa, non è possibile che Apollo sia geloso di me. D'accordo che si è preoccupato per la mia incolumità ma, anche se non lo ha mai dimostrato, è normale, dopotutto siamo migliori amici da 6 anni

Però, prima di entrare nel Labirinto, mi ha confessato che gli piacevo... no ma che dico. Se n'è sempre uscito con battute e scherzi del genere, non credo fosse serio

Il filo dei miei pensieri viene interrotto dalla percezione di quattro presenze, tutte nervose, e dalla voce di mio fratello

Percy: io ci vado!

A: è pericoloso! Lo sai benissimo Percy che ti perderesti!

Percy: è mia sorella, Annabeth! -replica alzando la voce -io vado a cercarla

Io: sono qui, Testa d'Alghe -lo informo avvicinandomi e tutti si voltano verso di me guardandomi a bocca aperta

A: c-come hai fatto a... -tenta di chiedere ma viene interrotta da Tyson e Percy che tentano di stritolarmi in un abbraccio

Percy: stai bene??

Io: sono ancora viva, anche se ho rischiato

Grover: come hai rischiato? -chiede avvicinandosi a sua volta a me

Io: il Labirinto è stato così gentile da concedermi un piccolo incontro con la Chimera, Echidna mi ha morsa mentre combattevamo e così ho rischiato la pelle per il suo veleno -faccio spallucce accorgendomi solo ora che Tempesta è tornata ad essere un anello al mio dito

Percy: cosa?! Anch'io l'ho affrontata! E sono quasi morto! L'hai sconfitta?! -annuisco con un sorriso

A: come hai fatto a tornare qui da noi? E, se sei stata morsa e ti è entrato il veleno in circolo, come fai ad essere qui in piena salute?

Io: fortuna e fortuna. Ho trovato, per pura casualità, una fondata in una stanza e sai che l'acqua mi cura no? E per il sentiero, ho girato a caso e vi ho ritrovati -alzo le spalle evitando accuratamente di parlare dei miei due incontri -ripartiamo?

A: si, andiamo. La tua colazione, non puoi restare a stomaco vuoto dopo una notte in bianco dove hai combattuto -mi passa delle barrette di cereali e un paio di succhi di frutta per poi rimettersi in cammino mentre mio fratello mi fissa sospettoso per poi tirarmi leggermente per il braccio facendo andare avanti gli altri

Percy: stai omettendo qualcosa -stabilisce

Io: che sono stata io a chiedere al Labirinto di farmi incontrare un mostro forte? -chiedo alzando un sopracciglio e lui, dopo avermi scoccato un'occhiataccia, scuote la testa

Percy: c'è qualcos'altro

Sospiro ma quando sto per replicare l'umore di Annabeth mi distrae, è di nuovo agitata: in effetti i vecchi tunnel di pietra hanno ceduto il passo a gallerie di terra battuta e travi di legno, come in una miniera d'oro o roba del genere

A: questo non va bene, dovrebbe esserci ancora la pietra

Giungiamo a una grotta con delle lunghe stalattiti che pendono dal soffitto. Al centro del pavimento sterrato c'è una fossa rettangolare, come una tomba, che fa rabbrividire Grover

Grover: qui c'è puzza di Inferi

Poi vedo qualcosa che luccica sul bordo della fossa: un pezzo di carta stagnola. Percy punta la torcia e vedo un cheeseburger mezzo smangiucchiato che galleggia in una poltiglia gassata marrone

Io sono la figlia prediletta {Libro 2}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora