3

578 18 0
                                    

Poi, prima di cena, noi tre fratelli andiamo nell'arena della scherma

Quintus è felice di avere compagnia ma, anche dopo le mie richieste incessanti riguardo le casse e qualche domanda di Percy, continua a rifiutarsi di dire cosa ci sia dentro. In compenso ci insegna qualche mossa nuova, lui proprio come me combatte infilando una mossa dietro l'altra senza farti capire il disegno fino all'ultimo colpo, quello con cui lui vince e tu ti ritrovi con la spada alla gola

Quintus: non male -commenta a mio fratello -però tieni la guardia troppo bassa

Percy: e sempre stato uno spadaccino? -domanda bloccando un suo fendente e venendo parato in un fendente alto

Quintus: sono stato molte cose -tenta una stoccata ma Percy la schiva

Percy: che cos'ha sul collo? -chiede guardando la bretella dell'armatura calata sulla spalla e Quintus perde il ritmo, Percy colpisce l'elsa della sua spada e lo disarma, lui si strofina le dita e poi sposta l'armatura in modo da nascondere il segno

Quintus: un promemoria -raccoglie la spada e si sforza di sorridere -certo che tu e tua sorella siete identici, anche lei mi ha fatto la stessa domanda la prima volta che ci siamo allenati insieme. Riprendiamo?

Io: due contro uno? -intervengo con un sorriso -dovresti riuscirci con i tuoi 50 anni, oppure no?

Quintus: fatti avanti, forza -mi sorride con sfida e ci incalza senza tregua, senza lasciare il tempo a Percy di porre altre domande

Mentre noi combattiamo, Tyson gioca con la signora O'Leary, che chiama "il cagnolino". Si divertono un mondo contendendosi lo scudo di bronzo e giocando a Prendi il Greco. Al tramonto Quintus non ha sudato neanche una goccia mentre io, Percy e Tyson invece siamo fradici e accaldati, perciò facciamo un salto alle docce e poi ci prepariamo per la cena

A cena, come sempre, tutti i ragazzi si mettono in fila per case ed entrano nel padiglione ignorando lo squarcio sigillato nel pavimento di marmo dell'ingresso -una cicatrice irregolare lunga più di sei metri che l'estate prima non c'era- ma mio fratello si riguarda bene dal calpestarla visto il modo in cui è stata fatta

Tyson: grossa crepa -osserva quando siamo al nostro tavolo -terremoto?

Io: no, non è stato un terremoto

Percy: Nico Di Angelo -spiega abbassando la voce -un ragazzino mezzosangue che abbiamo portato al campo quest'inverno. Lui, ehm... mi aveva chiesto di badare a sua sorella durante l'impresa, ma io non ce l'ho fatta e lei è morta. E adesso dà la colpa a me

Tyson: così ha fatto una crepa sul pavimento? -chiede accigliandosi

Io: li hanno attaccati degli scheletri, sono intervenuta anch'io vedendoli e Nico gli ha intimato di andarsene, la terra si è spaccata e li ha inghiottiti. Nico... -mi accerto che non ci ascolti nessuno -Nico è figlio di Ade

Tyson: il dio dei morti -annuisce serio

Percy: già

Tyson: così questo Nico adesso non c'è più?

Percy: io... credo. Ho provato a cercarlo questa primavera e anche Annabeth. Ma niente. Tyson, mi raccomando: è un segreto, okay? Se qualcuno scopre che è figlio di Ade, sarà in pericolo. Non lo puoi dire neanche a Chirone

Tyson: la brutta profezia, già. I Titani potrebbero usarlo

Percy: esatto -conferma -perciò...

Tyson: bocca chiusa -promette -come la crepa sul pavimento

La sera rimango distesa nel letto ad ascoltare le onde sulla spiaggia, i gufi e i mostri nel bosco senza riuscire ad addormentarmi e così anche mio fratello di cui posso avvertire le emozioni -quando uno dorme le emozioni diventano più lievi rispetto al normale ma al momento le sento chiare -così a mezzanotte sono ancora sveglia, con lo sguardo fisso sul materasso del letto sopra il mio, fino quando mi accorgo di uno strano bagliore nella stanza

Io sono la figlia prediletta {Libro 2}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora