Tu mi appartieni | Tom Holland°Mafia Story°

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Entro nella sala trovando il biondino sveglio, che si tocca il punto dove lo hanno sparato

Io:"ehi Biondino....ti sei svegliato"

Sorride guardandomi mentre mi squadra è poi si morde il labbro inferiore

X:" wow....puoi farmi fare un trattamento speciale, dottoressa??"

Mi dice con un aria maliziosa guardandomi, cerco di rispondere ma la porta si apre e la figura di Thomas senza giacca che si fa i risvoltini della camicia fino al gomito, con i primi bottoni dal colletto della camicia bianca sbottonati, praticamente L'uomo più sexy in questo Ospedale..

Thomas:" Harrison, puoi smetterla di Importunare anche le infermiere?
- si avvicina a me mettendo le mani in tasca - oppure dovrei dire... dottoressa vero?"

Io e Thomas ci guardiamo intensamente ma poi spezzo quel contatto visivo che è troppo per me.
Non riesco a tenere il suo sguardo, quindi mi giro verso il ragazzo biondo che pare chiamarsi Harrison.

Io:"Harrison...scommetto che sei la 'spalla' di Thomas, vero?"

Mi avvicino al suo letto prendendo la sua cartella medica

Harrison:" hahaha lo hai fatto apposta? Ha dire che sono la sua spalla?"

Dice indicando la sua spalla con una banda bianca.
Thomas ride.
La sua risata è così cristallina...ma anche roca e bassa.

Io:"hahaha dico, sei il suo-"

Harrison:" Compagno di Affari..."

Io:"...Harrison so chi siete...allora...due mafiosi nel mio ospedale..."

Harrison è Thomas si guardano è poi guardano me, non rispondendomi.
Sbarrò gli occhi ma ricordo quello che ha detto Thomas prima è decido di lasciar riposare Harrison per riprendersi

"Ok Thomas...esci di qui..forza"

Apro la porta a Thomas ed Usciamo dalla stanza in cui Harrison doveva riposare.
Thomas mi prende il braccio tirandomi a se, facendomi sedere alla sedia affianco alla sua, nel grande corridoio bianco in cui ci siamo solo noi.
Ci scrutiamo il viso.

Thomas:" Come hai fatto a mettere KO quello lì?"

Mi chiede guardando i miei occhi
Mentre parla in modo calmo e fisso

Io:" perché vuoi sapere così tanto? sono fatti miei no?"

Dico rispondendo non proprio alla sua domanda ma alla mia domanda, retorica.
Mi fa un sorriso malizioso poi fa un risolino facendomi venire le farfalle nello stomaco.

Thomas:"Anche le dottoresse hanno segreti??"

Si mette dritto sulla sedia fissando il muro bianco mentre io continuo a guardarlo sempre

Io:"Tu non hai segreti?"

Dico io ho appoggiando il gomito sul bracciolo della sedia chiudendo la mano in un pugno e appoggiando il mento sopra esso.
Mi guarda sorpreso, e sicuramente acidato da questa domanda si gira verso di me con il viso a pochi cm dal mio

Thomas:"Ehi..ragazza..- mi punta il dito -....non giocare con il fuoco, che sia chiaro...comando l'America ormai..se voglio ucciderti lo faccio..non mi faccio problemi a sporcarmi le mani di sangue di nuovo"

Seguo il suo discorso ma un ricciolo ricaduto sulla sua fronte attira la mia attenzione, porto il mio sguardo sulla sua fronte e sposto le mie dita, aggiustando quel ricciolo, toccando anche i capelli marroni aggiustandoli.
Sono così morbidi è soffici

Thomas:"Ehi!"

Mi sposta la mano con ferocia, prendendo la mia Mano nella sua, ma poi tutto si ferma quando i miei occhi incontrano i suoi, e mi ci perdo dentro.

Poi...