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*Toc toc*

Mi spavento sentendo la porta bussare.
Bussano un paio di volte e mi appoggio hai lati della vasca alzandomi sulle ginocchia

Io:"Chi è?"

Domandò io uscendo e allacciandomi l'accappatoio con la cinta in tessuto uscendo i capelli dal cappuccio.

"Sono io...."

La voce di Thomas arriva alle mie orecchie e mi blocco di colpo sperando che non ha sentito quello che stavo facendo.
Apro uno specchio della porta uscendo solo mezzo viso da dietro essa.
Noto il viso di Thomas con del sangue che esce dal suo naso e cade sulle labbra spaccate, il tutto contornato dal suo zigomo poco viola, sicuramente da qualche pugno.
Spalancò di colpo la porta prendendo uno spavento incredibile vedendo il sangue.

Io:"Thomas....mio dio"

Mi giro verso il mobiletto sotto il lavandino e prendo il kit d'emergenza ed esco dal bagno prendendolo dal dal polso e gli faccio scendere le scale.
Lo sedio sul divano e corro a prendere  il ghiaccio dal congelatore e torno indietro.

Mi nascondo un attimo dietro l'angolo osservandolo da poco lontano, lo vedo sospirare e appoggiare la testa sullo schienale del divano e facendo un lungo respiro.
Cammino piano verso di lui sedendomi affianco a lui.
Lo osservo dal profilo e gli vedo abbassare la testa mentre respira con aria ridotta.
Gli giro il viso incrociando i suoi occhi, che sembrano spenti e tristi.
Prendo la pezza bagnata dal kit d'emergenza e la passo pochino sul suo viso.

Fa delle smorfie di dolore e io gli sorrido piano facendogli capire di non preoccuparsi
Mi siedo sulle sue gambe per comodità e appoggio le mani ai lati del suo viso.
Con una mano gli tengo la mascella e con l'altra mano medico il livido che si era creata sopra lo zigomo..

Nessuno di noi parla.
Non ci sono parole per descrivere questa cosa...
I suoi occhi scuri e attenti mi scrutano il viso mentre anch'io guardo i suoi..
Poi prendo coraggio

Io:"cos'è successo?...."

Lui mette le mani sui miei fianchi stringendoli poco anche se non risponde

Io:"...se non vuoi dirmelo...non fa niente"

Dico io, accarezzando la sua guancia e prendendo un'altro pezzo di cotone e posando lo poco sotto il suo naso era uscito un po' di sangue
Gli rivolgo un dolce sorriso e lui per la prima volta ricambia.
Con i suoi occhi scuri scruta tutti i miei movimenti.
Sta in silenzio mentre mi guarda e io passo un dito sulle sue labbra poco screpolate.....

Finisco di medicarlo e gli accarezzo le spalle
E mi alzo, facendo alzare anche lui

Io:"vieni...ti cucino da mangiare..."

Inizio a camminare ma il mio polso viene fermato dalla sua mano forte che blocca il mio, tirandomi a al suo petto..
Prende la mia guancia con l'altra mano e....

Tu mi appartieni | Tom Holland°Mafia Story°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora