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Abbasso lo sguardo verso le mie mani vedendole piene di sangue..
Il mio sangue...
Ogni volta che racconto la mia storia, tutti credono che è facile superare una cosa così...
Mio Papà picchiava mia madre perché veniva ubriaco la sera e io passavo la notte a piangere...certe volte cercavo di fermare mio papà ma non ci riuscivo...

I miei occhi rossi li intravedo al buio da attraverso lo specchio, così che appena accendo una luce soffusa, mi spavento da sola, indietreggiando piano vedendo molto sangue scorrere dall'interno del mio gomito, percorrendo tutta la metà braccio fino al polso e cola dalle dita.

Spengo la luce e percorro il territorio fino alla mia camera chiudendola mettendomi a dormire, con ancora la ferita sulle braccia aperta piena di sangue.

Vedi?? L'ho fatto di nuovo... già...

*Il mattino seguente*

"CAZZO"
apro gli occhi di scatto sentendo un urlo da affianco a me.
Mi alzo sui gomiti, ma mi ricordo che ieri mi sono tagliata.
Alzo lo sguardo verso Harrison che mi guarda spaventato con le mani sulla bocca per coprire le stupore.
Guardo le coperte, vedendo che ho creato una grandissima di sangue, bel corso della notte.

Mi stendo sul letto, chiudendo gli occhi mentre sento che mi manca fortemente il respiro.
Poco dopo sento dei passi correre verso qui..

"Harrison! Stai bene? Cos'è succ-...."
Credo che si blocca affianco ad Harrison appena mi vede.
Sento due mani prendermi, una dietro la schiena e una sotto le ginocchia
Poi buio...

Harrison pov's

"Porca Troia!"
Il suo sangue continua a scorrere sulle sue braccia finendo sulle mie dita, mentre la prendo in bracci e la porto al piano di sotto stendendola sul divano e mettendole un cuscino dietro la testa

Io:"Thomas ma che cazzo!!"

Urlo io andando in bagno, accendi la luce bloccandomi sul colpo..
C'è del sangue anche qui...
Poco dopo arriva Thomas alle mie spalle ed entra in bagno prendendo la lametta con cui si è tagliata..

Io:"Thomas cosa cazzo le hai detto??"

Dico io piegandomi sulle ginocchia con una pezza bagnata e pulendo piccole macchie di sangue, mentre Thomas scaqqua il lavandino

Thomas:"l-lei mi ha confessato il suo passato, ma l'ho fatto solo per scoprire tutto su di lei..."

Alzo lo sguardo verso di lui, esterrefatto

Io:"EH?!"

Thomas:"io non sapevo che reagiva così!!!......uufffhhh.....io devo andare a sbrigare delle faccende...tu resta qui con lei..."

Esce dal bagno seguito da me, vedo che la ignora totalmente ed esce..
Sbuffo e prendo il kit medico sedendomi affianco a lei e accarezzandole la guancia, mente le tampono il braccio con la garza.
Dopo un po' gira poco il viso, poi aprendo gli occhi.

Io:"buongiorno, dottoressa...oggi a quanto pare la sto curando io..."

Dico sorridendo e lei accenna un sorriso
A

desso i suoi occhi sono incollati hai miei.
La prendo in braccio facendole allacciare le sue gambe alla mia vita, mentre mentre le mani dietro al collo, e la testa la nasconde nell'incavo.

La siedo sul tavolo prendendo la garza e e girandola un paio di volte attorno alle ferite.
Poi la abbraccio

Élena pov's

Harrison:"non farlo mai più.."

Sussurra nell'incavo del mio collo dopo che mi ha curata dolcemente.
Lo abbraccio appoggiando la testa sulla su spalla

Io:"non lo farò..."

Mi sorride e mi lascia un dolce bacio sulla guancia,poi se ne và, uscendo dalla porta salutandomi con il cenno della mano.

Solo dopo mi accorgo che... Thomas non c'è...
Non si è preoccupato minimamente di me...credo..
Ma è un mafioso....che pretendo?
Tutto il contrario di Harrison...lui si che è un ragazzo d'oro...
E gentile,bravo,carino,super simpatico, invece Thomas e bello ma anche dannato...può essere che la sua bellezza,il suo accento inglese, il suo corpo,e quando ti provoca...alla fine sotto sotto e sempre e sempre lo stesso...

Mi metto una maglia di Thomas lunga fino a sotto il sedere.
Entro nella stanza di Thomas guardandola...ha un letto matrimoniale gigante e molto morbido,con un armadio..per prendere la maglietta lo apro e rimando di stucco...
Tutti i suoi preziosi vestiti sono davanti i miei occhi e li sposto con delicatezza
Poi vedo una scatola...

Tu mi appartieni | Tom Holland°Mafia Story°Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora