Part 11

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-E quindi è scappato via? Così? Neanche un limone?

Scarlett ha le gambe incrociate sotto di se, seduta sul tavolo su cui sto cercando di sistemare gli appunti appena presi dell'ultima lezione della settimana. Fortunatamente oggi è venerdì e questo non significa solo weekend alle porte ma anche giornata libera in caffetteria. Una vera goduria.

-Si, Scarlett. Niente baci, niente abbracci, e se per questo neanche niente accompagnatore per tornare a casa. È un miracolo che non mi sia ammalata - borbotto, scoccando un'occhiata alla prima fila completamente vuota, subito prima della cattedra.

Sono passati più di quattro giorni da quando abbiamo litigato e non si è più presentato in facoltà da quel giorno. Felix dice che sta bene, e che è solo un po' giù ma non ho mai visto Hyunjin saltare una lezione. O almeno, è quello che mi ha detto Scarlett: io le ho saltate praticamente tutte, non posso saperlo. E se avesse la febbre? O qualcosa di ancora più grave?

-Puoi smetterla di sospirare? - mi riprende la mia migliore amica - Ti ho già detto che non sta male. Lo hai sentito Felix, no? È solo un po' giù.

-Si possono saltare lezioni universitarie perché si è giù di morale?

-Puoi fare il cazzo che ti pare, se non ti fosse chiaro. Sei all'università, non al liceo, e queste lezioni non hanno obbligo di frequenza. Ti senti giù? Non ci vieni. Sei troppo contento e non vuoi sprecare le tue energie in una classe? Non ci vieni. Hai un bel tipo che ti approccia proprio fuori dalla facoltà e che ti propone di fuggire con lui a Cuba? Certo, un po' difficile dare gli esami, ma potresti comunque non venirci... nella speranza di venire in altri sensi.

Ridacchio, continuando ad appuntare le ultime frasi, collegate da freccette, come mi ha insegnato lui... sembra una banalità, ma inizio davvero a sentirmi in colpa. Ora che sembravamo aver iniziato ad andare un po' più d'accordo. Avremmo potuto provarci, ad essere amici...

-Non è un comportamento da Hwang Hyunjin.

-Possiamo dimenticarti di lui per cinque minuti? Stasera sei mia prigioniera lo sai, vero? E non sarà ammesso pronunciare il suo nome, neanche per sbaglio. Sei sempre in quella caffetteria, almeno il venerdì devi concedermelo.

-Ma Scarlett, io devo stu...-

-No - mi blocca, mettendo la sua mano paffuta sulle mie labbra - assolutamente no, non ti azzardare a dirlo. Passo a prenderti alle nove e mezza, ho già avvisato Susan ed è dei nostri. Se provi a tirarti indietro ti vengo a prendere di forza.

In quell'esatto istante la professoressa di Storia della geografia fa il suo ingresso in aula, richiamando l'ordine.

-Perfetto, possiamo cominciare!

***

Il pullman è appena arrivato in un paesino poco distante dal nostro. A colpo d'occhio, il mio primo commento è una smorfia schifata, che tanto mi ricorda quelle del mio tutor, dopo battute scontate.

-Scusa ma perché non potevamo rimanere in zona? - si lamenta Susan, seduta accanto a lei. Io invece, sui sedili subito accanto, da sola, continuo a sbirciare il profilo Instagram di Hyunjin, nella speranza di trovare qualche storia o notizia riguardante la sua persona. Dove diavolo è finito?

-Te l'ho già detto, no? Stasera si esibisce mio cugino in questo piccolo locale. È un contest, ci saranno tantissimi cantanti della zona, e il pub è carinissimo. Tu, là, con quel muso lungo, che stai facendo?

Susan si volta di scatto indirizzandomi un'occhiata triste.

-Stai di nuovo controllando il suo profilo non è vero? - chiede a bassa voce.

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