Part 22

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 Sono ferma, al centro della stanza. Chris, Momo, Hyunjin. Questi nomi continuano a vorticare velocemente nella mia mente. È difficile ignorare il magone che mi si è formato all'altezza del petto, mentre tutti rimangono fermi in attesa di una mia reazione.

Credevo fosse chiaro a tutti il mio interesse per Hyunjin... perché ora sono tutti così preoccupati?

Ma soprattutto... perché sento il cuore farsi sempre più pesante?

È proprio l'assistente a rompere la magia. Sembra evitare il mio sguardo, mentre borbotta "Stanno entrando degli studenti, la lezione sta per cominciare. È meglio andare.

Ma non posso lasciarlo andare via così. Le immagini del professore che gli si avvicina, gridandogli contro, il modo in cui mi ha difeso... il modo in cui lo ha sempre fatto.

Non posso lasciarlo andare via così.

Ma non appena muovo un passo nella sua direzione, Momo si frappone fra me e lui, afferrandolo possessivamente per un braccio.

Lo sguardo che ricevo è di un'intensità da capogiro.

-Andiamo, Channie. Abbiamo molto di cui parlare.

Un'occhiata, di poco più di una manciata di secondi. È questo ciò che mi dedica Chris prima di incamminarsi con la ragazza.

Una coppia modello, non posso far a meno di pensare. Sembra così giusto, guardarli andare via insieme. I sorrisi che le dedica, il modo in cui si guardano. Nessun fraintendimento, nessun Hyunjin.

Non so perché, ma una parte di me (piccola, si, ma molto rumorosa) continua a ripetermi che sia giusto così. Che è così che dovrebbero sempre andare le relazioni, di qualunque tipo... anche quelle amichevoli.

Il mio tutor lascia andare un lunghissimo sospiro.

-Quando è arrivata? – borbotta lugubre.

-Non avevo neanche idea che fosse qui, onestamente... -Felix sembra assorto negli stessi pensieri miei, avvolto in una trance densa – ma adesso capisco perché Han ha organizzato la cena, stasera.

-Cosa? Devo sopportarla in casa? Io ceno fuori oggi.

-Non ti azzardare. Lo sai quanto impegno ci ha messo Noona a preparare tutto.

Hyunjin alza gli occhi al cielo, incamminandosi verso l'uscita.

-Sana non è mia madre. Non decide lei quando rimango in casa e quando no.

Ma Felix lo raggiunge, strattonandolo leggermente – Sai quanto significa per Chan-Hyung.

-Ah, tu si che sai come far venire la voglia ad un ragazzo. – borbotta, ma si esibisce subito dopo in un sorrisetto storto che non capisco. Le guance di Felix vanno in fiamme, mentre, per riprendersi dall'imbarazzo, si volta verso di me. Ma, stranamente, non è a me che si rivolge.

-E se venisse anche Meryl?

-Cosa? – rispondo subito io- Non ci vengo ad una cena con quella, grazie.

-Ecco vedi? – sorride il mio tutor, vittorioso – di addio al tuo ultimo asso nella manica. Posso andare ora? Ho una lezione che non posso perdere.

Ma, poco prima di uscire dall'aula, Felix mi dedica tutta la sua attenzione, mostrandomi i denti dritti in una smorfia di soddisfazione.

-Meryl, non volevi parlare disperatamente con Chan-Hyung? Avreste la possibilità di chiarire, una volta soli.

Ok, lo ammetto.

Adesso ha tutta la mia attenzione.

-Felix – comincio – lo sai anche tu che quella lì non lo lascerà solo un attimo. È una battaglia persa...

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