Part 15

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Felix si appende al mio braccio, mettendo su un piccolo broncio.

-Potevate chiamarmi, ieri, per fare la simulazione! – piagnucola, mentre ci dirigiamo tutti insieme verso l'ingresso della facoltà. Hyunjin cammina con lo sguardo in avanti, senza avermi dedicato neanche il più piccolo accenno da quando è venuto a prendermi – Va bene, non sono più il tuo tutor ma avrei partecipato anch'io!

Subito i flashback della serata di ieri mi riempiono la mente. Probabilmente anche il mio tutor deve aver avuto lo stesso pensiero, perché si gira verso di me in uno scatto ma senza mutare minimamente la sua espressione.

-Meglio di no, sai... - inizio, le guance in fiamme nel ricordo del suo viso vicino il mio, il suo fiato sulle mie guance, le sue mani sulla mia pelle – Non abbiamo fatto molto alla fine. Ci hanno raggiunto le mie coinquiline, sai...

Man mano che ci avviciniamo all'aula sento l'ansia montare su tutta in una volta, bloccandomi la gola e mozzandomi il respiro. Se non dovessi passarlo ora? Se non dovessi passarlo affatto? Felix sembra leggermi nel pensiero semplicemente guardandomi in faccia.

-Perché lo hai provato subito? Potevi venire al prossimo appello, sei ancora in tempo per fuggire – mi da' una piccola pacca sulla spalla, sparendo poi oltre la porta, andandosi a sedere. Sbuffo voltandomi indietro e guardando il corridoio gremito, quando una mano mi trattiene dalla manica del maglioncino.

Hyunjin mi sta fissando.

-Non ascoltarlo, ci siamo preparati bene.

-Quando, ieri? – domando sarcastica, facendolo sbuffare in un piccolo sorrisetto furbo che però sparisce subito, lasciando il posto alla sua solita espressione indifferente.

-Andrà bene, vedrai – sussurra, prima di superarmi e sfilare davanti l'intera classe, catalizzando come al solito l'attenzione di tutti. Sfioro le mie guance con un dito: sarò mica arrossita?

Ma non ho tempo di verificarlo, perché un'ennesima presenza è dietro di me.

-Permesso, signorina Evans.

Il tono è serio, ma leggermente ironico. Una sfumatura che possiamo cogliere solo noi due. Mi volto per incontrare gli occhi piccoli di Chris, che con una valigetta tra le mani mi indica col mento il passaggio che sto ostruendo col mio corpo.

-Oh, si, scusami! – farfuglio in imbarazzo.

Ma si blocca, voltandosi lento verso di me.

-Qui in università devi darmi del lei – afferma serio, prima di fare il suo ingresso in aula, superando le gradinate e arrivando al centro, presso la cattedra. Questi ragazzi mi faranno impazzire.

Mi dirigo rapida verso il primo banco vuoto, purtroppo fin troppo avanti per i miei gusti: Scarlett, in ultima fila mi fa segno di raggiungerla.

-Perché sei in ritardo? Ti avevo detto di venire prima, non ho potuto tenerti il posto... sono come le cavallette, oggi.

-Non ti preoccupare, non sono così avanti – le sorrido – e poi affianco a me c'è Felix. Magari riesce a passarmi qualcosa.

La figura alta e imponente del professore fa il suo ingresso, mettendo tutti a tacere. Mancano giusto cinque minuti prima dell'inizio ufficiale dell'esame scritto, e sento nella pancia ogni ingrediente della mia colazione. Hyunjin, in prima fila, non si gira neanche una volta, restando col capo dritto di fronte a se e le spalle tese. Deve essere importante per lui prendere un buon voto e segnare un altro punto nella sua guerra contro Chris. Non riesco a togliermi dalla testa lo sguardo di ieri sera. "Dipende tutto da voi... Comportati bene spugnetta"... cosa intendeva? Se dovesse utilizzare quelle foto, non me lo perdonerei... ho promesso a Chris che avrei protetto il suo segreto.

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