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Casa di Tommaso è una villetta dipinta di giallo e ad un piano solo. Ha un grande giardino verde e pieno di piante e fiori, illuminato da delle lampade a luce fredda. Delle enormi casse Bluetooth poste sotto gli alberi fanno ballare le persone già qui. Se pensavamo che Tommaso fosse il tipico ragazzo solitario e senza amici, ci sbagliavamo di grosso. Qui è pieno di persone che non ho mai visto in vita mia, di persone che ballano e si ubriacano in stile 'classica festa da liceali americani'. Josh si troverà sicuramente a suo agio.
Ed eccolo qui Tommaso, che a petto nudo esce in giardino e urla: "Chi ha lasciato i pantaloni in piscina è pregato di venirli a ripescare."

"C'è una piscina?" Mi chiede Andrea mentre dalla macchina osserviamo il luogo della festa. Io gli rispondo con un'alzata di spalle. "Questa festa sembra fantastica. Credi che l'abbia organizzata lui?" Tommaso ci ha sorpresi, questo è poco ma sicuro. Non pensavamo potesse organizzare una cosa simile, eppure eccoci qui. "Quando si dice 'non giudicare un libro dalla copertina', eh?"
Andrea spegne il motore e in poco tempo ci raggiunge anche Nicolò che ha indossato un jeans scuro e una maglietta grigia. "Sei perfetta." Mi dice prendendomi tra le sue braccia e odorando il mio collo. Io sento il suo respiro sulla mia clavicola e chiudo gli occhi per immortalare il momento, come se la mia mente fosse una macchina fotografica. "Amo il tuo profumo."

"Ragazzi... per favore. Siamo in un luogo pubblico, prendetevi una stanza." Ci sgrida Andrea. "Sono d'accordo, se volete vi prenoto una stanza in qualche hotel qui vicino." Questa è la voce di Federico Chiesa che sta scendendo dalla sua macchina in compagnia di Benedetta. "Io li trovo adorabili." Ci asseconda lei. "Grazie mille." Le dice Nico per dimostrare a Federico e Andrea che l'amore non dovrebbe essere un problema. Benedetta viene ad abbracciarmi e mi domanda: "Com'è andata poi con tua madre?" Mi fa piacere che si preoccupi anche lei per me. Benedetta è davvero gentile ed è una brava ragazza, perfetta per Federico e mi dispiace che non sappia davvero la mia storia. Se la sapesse adesso non mi avrebbe chiesto nulla e avremmo evitato l'imbarazzo di questi attimi. "Scusami... non dovevo, è così?" Io inclino la testa e le sorrido. "Non preoccuparti. La cosa è complicata, magari un giorno te ne parlerò." Non mi piace ricordare i momenti difficili che ho passato, è vero, ma in questo periodo sto imparando ad aprirmi con tutte le persone che mi sono accanto. Ho capito che a loro non interessa giudicarmi per come sono stata in passato, vogliono solo starmi vicino e amarmi e se questa amicizia con Benedetta dovesse continuare, non vedo perché non dovrei renderla partecipe della mia vita. E' simpatica e anche se la conosco da poco, ho visto in lei quell'amica che avrei potuto avere al liceo. "Le tue coinquiline non ci sono ancora?" Mi chiede Federico. "In verità non lo so. C'è talmente tanta gente che non riesco a capire se loro ci siano oppure no."

"A proposito. Fede, non mi avevi detto che non ci sarebbe stato quasi nessuno?"

"E' quello che mi ha detto Nicolò."

"E' quello che abbiamo pensato tutti." Spiega loro Andrea sistemandosi il colletto della camicia gialla. "Tommaso, il ragazzo che l'ha organizzata, lavora nella gelateria in centro. Magari vi ha servito, qualche volta." Aggiungo io. "Non ci credo. Andiamo sempre lì." Anche Benedetta è sorpresa. "Quel ragazzo passa le giornate dietro il bancone a giocare ai videogames e voi mi state dicendo che è lui ad aver organizzato questa festa?"

                                                                              ***

L'interno della casa è più affollato del giardino. Ci sono dei ragazzini che si divertono a giocare con qualche videogioco di guerra con il volume al massimo. Alcune ragazze sono salite sul tavolo della cucina con una bottiglia di spumante in mano e ballano come se fossero su un palco. "Ei Fede." Gli dice Andrea. "Ora che siamo entrati in confidenza sai, frequentiamo le stesse persone, usciamo insieme. Siamo amici, insomma. Posso chiederti a cosa è dovuta la tua passione per le t-shirt completamente bianche?" Federico lo guarda con il suo solito sguardo assente. "E' vero." Confermo io. Dopo la vittoria degli europei, Federico è andato spesso in un locale di cui non ricordo il nome, per festeggiare, e in ogni video, ogni sera, portava una maglietta completamente bianca. Lui non risponde, completamente assorto dai suoi pensieri e dal suo mondo fantastico in cui sembra vivere. "Probabilmente è perché è dello scorpione." Dico ad Andrea imitando i discorsi di Federico. "Chi è che è scorpione?" Usare i segni zodiacali è sempre un ottimo modo per far sì che Chiesa torni tra noi. "Nessuno." Dico facendo finta di niente. "Ma che fregno è quel ragazzo laggiù? Parliamone." Esclama Andrea strappandoci un sorriso. "Mh" Federico storce il naso. "Quello è un pesci, ti conviene evitarlo." Andrea si gira a guardarlo. "Perché? Non c'è affinità tra ariete e pesci?"

Still you want me~ Nicolò BarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora