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"Sono qui!" La voce assonnata di Nicolò ci avverte del suo arrivo. Ci siamo tutti riuniti nel nostro appartamento per decidere quando fare questa festa a tema con cui Riccardo e Andrea si sono fissati. "Aspettavamo proprio te!" Lo indica Andrea con la penna. Nico prende una sedia e si siede al mio fianco lasciandomi un bacio sulla guancia. "Che occhiaie! Non hai dormito?" Gli domanda Melissa che è sempre attenta a questi dettagli. "Rebecca mi ha tenuto sveglio tutta la notte con i suoi pianti." Ci spiega lui stropicciandosi gli occhi e sbadigliando. "Come sta?" Cerco di evitare l'argomento Federica perché so che finiremmo per litigare e non ne ho proprio voglia adesso. "Meglio, questa mattina la febbre si è abbassata ma le è rimasta un po' di tosse. Per questo sono qui, se fosse stata ancora male sarei rimasto." Prima che io possa rispondere esprimendo il mio disappunto sul rimanere troppo a lungo con la sua ex, ecco che interviene Riccardo. "Perfetto, perché qui stiamo programmando la festa dell'anno."

"Ma quale anno, sarà la festa del secolo." Lo corregge Andrea. Questi due non vedono proprio l'ora di realizzare questa loro idea. "Bene, ci sto." Nico batte il cinque a Josh e Andrea inizia a spiegare come si svolgerà il tutto. "Ci saranno luci di tutti i colori, alcool a volontà, palloncini gonfiati con l'elio, un sacco di gente"

"Quando si dovrebbe fare questa festa?" Domanda Tommaso che lentamente si sta lasciando trasportare dalla nostra amicizia. "Sta sera."

"Sta sera?"

"E' impossibile, come faremo a preparare tutto?" Domanda Josh. Riccardo e Andrea si scambiano uno sguardo complice, uno di quelli che Andrea ed io ci siamo scambiati per una vita e ora mi sembra di perderlo. "Abbiamo pensato a tutto noi." Una volta ero io quella che riusciva a capire Andrea con un semplice sguardo. Siamo cresciuti, e entrambi abbiamo trovato altre persone nelle nostre vite forse queste persone stanno prendendo il posto che occupava l'altro per noi. Non voglio nemmeno pensarci.
"Nico, tu potresti mettere a disposizione casa tua?" Gli domanda Riccardo. Nicolò, che sembra aver ritrovato l'energia grazie a questa festa, annuisce. "Non c'è nessun problema." Aggiunge. Andrea spunta la voce 'trovare un luogo' sulla lista. Solitamente sono io la persona sempre organizzata che crea liste per ogni singola cosa, ma a quanto pare Andrea sta imparando da me. "Catia e Tommaso faranno la spesa e porteranno quantità sproporzionate di gelato, patatine, alcool e bibite." La coppia, se così si può definire, accetta il compito. "Ovviamente non può mancare un dj sensazionale e data la tua conoscenza nell'ambito di festeggiamenti sfrenati, Melissa, questo compito è affidato a te e Josh." Loro due si battono il cinque ed esultano. "Ginny e Nico, a voi tocca l'allestimento della casa e l'acquisto di ogni decorazione necessaria." Continua Riccardo. "In più," Aggiunge Andrea, "dato che tu, Nico, hai molte conoscenze, potresti invitare i tuoi amici della nazionale, dell'Inter e qualsiasi altra persona ti passi per la testa."

"Voi due di cosa vi occuperete?" Domando io. "Noi dobbiamo pensare ai nostri costumi." Lo sapevo. Sono determinati nell'avere i vestiti più belli di tutta la serata, non avrebbero mai perso tempo nell'organizzazione vogliono solo distrarci dalla ricerca del costume perfetto. "Costumi?" Domanda Nicolò. Ecco che i due fidanzati si scambiano un altro sguardo complice. "C'è una sola regola per questa festa, a parte il divieto di ubriacarsi per Ginevra." Ammette il mio migliore amico. "Si tratta di una festa a tema. Dovremo vestirci in base all'iniziale dei nostri nomi. Ginevra per esempio potrebbe vestirsi, non so da giraffa, da gelato, da Ginny della serie tv Ginny and Georgia."

"Okay, se tutto è chiaro direi di metterci all'opera." Nei minuti successivi, Catia e Tommaso escono a fare la spesa, Catia e Josh iniziano il loro giro di telefonate alla ricerca di buona musica, Riccardo e Andrea si siedono sul divano cercando una buona idea per i loro costumi mentre Nicolò e io ci dirigiamo verso casa sua.
Tra di noi c'è un silenzio quasi imbarazzante ed entrambi sappiamo a cosa sia dovuto. "Potresti mandare un messaggio agli altri per avvertirli della festa?" Mi chiede Nicolò passandomi il suo cellulare. "Sì, certo." Non si fa problemi a dirmi il codice per sbloccarlo, forse vuole dimostrarmi che posso fidarmi di lui. Ma lo ripeto: di lui mi fido, persino di Federica, è del loro passato che ho paura. "Che devo fare?"

"Vai sul gruppo della nazionale e scrivi della festa, poi gira il messaggio anche sul gruppo dell'Inter. Se più tardi mi viene in mente qualcun altro, lo inviterò." Allora io inizio a digitare sui tasti: Sta sera festa imperdibile a casa mia. Andrea e Riccardo hanno organizzato tutto divertimento assicurato. Unica regola? Indossare un costume che rispecchi l'iniziale del proprio nome. Venite quando volete, basta che sia dopo le ventuno." E aggiungo qualche faccina festeggiante.

Dopo esserci fermati in un negozio per comprare luci e palloncini, ci mettiamo all'opera per rendere questa casa adatta ad una festa simile. "Non mi hai chiesto niente di Federica." Dice lui sottovoce mentre puliamo il piano terra. "Cosa avrei dovuto chiederti?" Non ho il coraggio di guardarlo, mi limito a passare lo straccio a terra. "So che sei arrabbiata perché sono rimasto a dormire da lei, ma avresti potuto dirlo."

"No, non potevo. Eri lì per tua figlia, non ho il diritto di allontanarti da loro e non voglio farlo." Ammetto. " Però c'è qualcosa che ti spaventa, lo capisco."

"Mi spaventa che passando del tempo insieme, voi due possiate avere nostalgia degli anni passati."

"Hai paura che io possa lasciarti per un po' di nostalgia?" Sentendo queste parole smetto di pulire e mi appoggio al manico dello strofinaccio, guardando il mio ragazzo. "Quindi ammetti di essere nostalgico" Lui mi toglie di mano l'attrezzatura per pulire e mi conduce sul divano, dove so che ci aspetterà una lunga chiacchierata sulla nostra relazione e su Federica. "Non posso dimenticare gli anni che ho passato con lei, non posso proprio farlo, ma questo non significa che io la ami ancora. Certo, provo amore per lei, ma ormai si tratta di un amore diverso rispetto a quello che provo per te." Mi sposta i capelli dietro l'orecchio mentre mi stringe una mano. "Io mi fido di te, ma non possiamo sapere se tra di voi rinascerà mai qualcosa oppure no. La vita è così imprevedibile."

"Ginny, perché dobbiamo rovinarci il presente pensando al futuro? Non è così che voglio godermi la nostra relazione."

"Io voglio stare con te." Le parole mi escono dalla bocca e io mi sento in capace di controllarle. "Anche io voglio stare con te, ti ho scelto e non permetterò che niente ci divida, che sia Federica, qualche evento o qualsiasi altra persona sulla faccia della terra. Se un giorno tra di noi non dovesse funzionare, ma sappiamo entrambi che questo giorno non arriverà, allora sarà per una nostra decisione e non per qualcosa di esterno a noi."

***

"Vedo che Josh e Melissa hanno fatto presto a trovare un dj." Un ragazzo dai capelli chiaramente ossigenati, ha bussato alla mia porta dicendo che Melissa lo aveva chiamato per una festa. Lo accompagno in casa aiutandolo a trasportare tutta l'attrezzatura per il suo lavoro. "Questo significa che anche loro stanno cercando i costumi. Faremo mai in tempo?" Domanda triste Ginevra. Io la raggiungo sul divano, circondato da palloncini gonfiati di elio e palloncini normali. "Non ti preoccupare, faremo invidia a tutti." Le dico dopo aver aspirato l'elio da un palloncino. Lei ride per la mia vocetta acuta dimenticando per un secondo i vestiti che ancora non abbiamo.

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Spazio autrice

Preparatevi perché nei capitoli che pubblicherò lunedì, assisterete a questa festa sensazionale e anche ad altro, ma tranquilli non ho intenzione di spoilerarvi niente.
Domani, essendo ferragosto, sarò fuori con degli amici quindi non aggiornerò ma vi prometto che l'attesa sarà ricompensata la prossima settimana.

Un bacio. <3

Still you want me~ Nicolò BarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora