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Riccardo ha appena visto come è ridotta la cucina, ci sono vetri ovunque e anche qualche goccia di sangue scivolata dalla mano d Ginevra, ma ciò che prevale sul pavimento sono le nostre lacrime. "Se ne è andata!" Dice Catia tornando dentro casa seguita da Andrea. "Ha preso un taxi." Aggiunge. Io mi siedo davanti al caminetto e mi porto le mani sul viso. "Nicolò, che è successo?" Mi domanda Federico Chiesa mentre tutti gli sguardi dei miei compagni di squadra si posano su di me. "E' uscito un articolo." Ammetto guardando Locatelli, l'unico a saperne qualcosa in più. "Avevi detto che eri sicuro non ci fosse nessuno." Mi dice lui. "Le telecamere della casa di fronte."

"Nicolò, te lo avevo detto che avresti dovuto dirle tutto. Io ancora non capisco come tu abbia potuto farle una cosa del genere." Manuel è mio amico e posso capire di aver avuto un comportamento sbagliato, ma mi aspettavo che lui fosse dalla mia parte, invece non è così. "Nicolò che hai fatto?" Andrea si avvicina a me e ha tutta l'aria di volermi colpire. Non sa di cosa stiamo parlando ma a lui basta sapere che ho ferito Ginevra non posso biasimarlo se volesse colpirmi davvero. "Ha baciato Federica." Risponde Locatelli al posto mio. Il modo in cui gli invitati mi guardano è cambiato radicalmente, non mi credevano capace di una cosa simile. Sono tutti dalla parte di Ginevra, sono solo adesso. "Nicolò Barella, mi fai schifo." Dice Catia afferrando le sue cose andandosene via, molto probabilmente nella speranza di raggiungere Ginevra o di trovarla a casa, al sicuro da tutto e specialmente al sicuro da me. "Okay, magari è meglio finire qui questa festa." Riccardo invita tutti quanti a lasciare la sua abitazione, tutti tranne me. Anche Andrea rimane con noi perchè in quanto migliore amico di Ginevra ha il compito di proteggerla da qualsiasi cosa possa farla stare male e questo qualcosacosa, ora, sono io. "Perchè lo hai fatto?" Mi chiede. "Non puoi immaginare come mi senta, Andre ti giuro che non volevo farle del male. Ferirla era l'ultima cosa che volevo perchè io la amo."

"E a come si sente lei non ci pensi?" Urla. Riccardo rimane in silenzio al mio fianco. "A come mi sento io non ci pensi?" Dice. Non capisco Andrea cosa c'entri con me e Ginevra, capisco che sia il suo migliore amico e anche l'unico fino a poco tempo fa, ma non può venirmi a dire che sto facendo soffrire anche lui. "Ginevra si è fidata di me. Sono stato io a convincerla seguire il suo cuore, a fidarsi di te e guarda cosa ci ho guadagnato!" E' adesso che Riccardo prende in mano la situazione cercando di aiutarmi. "Nico, devi fare chiarezza nel tuo cuore." Mi dice. "Andrea ed io sappiamo per certo che sei innamorato di Ginevra, ma a quanto pare provi anche qualcosa per Federica." Parla come se non lo sapessi. "Ginevra mi ha dato un ultimatum, devo scegliere."

"Avresti dovuto scegliere a prescindere."

"Andrea, mi dispiace davvero tanto. Ma prova a metterti nei miei panni, ho una famiglia a cui pensare. Non lasciarmi anche tu, resta al mio fianco e aiutami a capirci qualcosa." Lui sospira e si siede sul divano in pelle davanti a me sfilandosi la parrucca bianca dalla testa. "Non posso aiutarti, non posso farlo perchè sono di parte. Ti direi di scegliere Ginevra, sempre e comunque, perchè per me è come una sorella e non vorrei mai vederla soffrire, ma devi essere tu a scegliere." Si alza di nuovo in piedi senza staccare gli occhi da me. "Ora scusatemi, ma devo vedere se Ginny sta bene." Si avvia verso la porta dimenticando persino Riccardo che in questa situazione è passato in secondo piano. "Aspetta!" Lo fermo io. "Hai perso la tua stima per me?" In questo momento mi sento solo, talmente solo che ho bisogno di sentirmi dire che c'è ancora qualcuno qui con me ad appoggiarmi; voglio che Andrea sia questa garanzia. "No, Nicolò io e te ormai siamo amici e la nostra amicizia non deve essere influenzata dalle tue relazioni personali. Però hai spezzato il cuore di Ginny e questo non posso perdonartelo." Annuisco una volta sola mentre Andrea mi ha già voltato le spalle per uscire.

***

Casa mia è sottosopra. Catia si è sorpresa quando tornando qui ha visto tutto questo disordine. Io solitamente sono abbastanza ordinata, ma questo disordine rappresenta un po' il caos che ho dentro di me, mi sento a mio agio qui in mezzo.
"Cos'è successo qui?" La voce di Andrea è inconfondibile. In corridoio viene accolto da una serie di valigie ancora aperte e da alcune chiuse male. I miei vestiti sono sparsi per tutto l'appartamento insieme ai miei ricordi felici con Nicolò. "Ginny, perchè tutte queste valigie?" Il mio migliore amico entra in camera mia dove io riempio borse di vestiti e Catia provvede a buttarli a terra. "Me ne vado, Andre." Gli dico ancora piangendo. A quest'ora pensavo di aver finito le lacrime e invece no, potrei andare avanti per giorni. "Ma che stai dicendo? Dove te ne vuoi andare che nella tua vita hai solo noi." Le sue parole non mi feriscono perchè so che sono vere. Non ho altro all'infuori di Catia ed Andrea, mi rimangono solo loro due. "Me ne vado in America."

"Aspetta, stai dicendo davvero?" Smetto di riempire valigie che Catia svuota come se nulla fosse e mi siedo sul bordo del letto, tra i miei due amici. "Venendo qui ho chiamato mia madre." Ammetto. Questa è una cosa che in un altro momento mi avrebbe fatta stare male, non mi sarei riabbassata a chiamare la donna che mi ha abbandonato se non ne avessi avuto il disperato bisogno. "Con le sue conoscenze è riuscita a fare un giro di telefonate e a sbloccare la mia borsa di studio." Spiego piangendo. Questo momento me lo aspettavo diverso. Quando avrei annunciato che sarei partita per studiare in America sarebbe andata diversamente, avremmo fatto una grande festa felice e io avrei versato solo lacrime di gioia. Adesso sto piangendo, è vero, ma non riesco ad essere felice. Sto realizzando il mio sogno e non mi sento orgogliosa di me. "Ginny, non dire stupidaggini. E' troppo tardi per prendere una stanza al dormitorio del college ormai, dove andrai a vivere?" Mi chiede Catia asciugandosi le lacrime. "Ho già chiamato Melissa, lei e Josh saranno felici di ospitarmi almeno per i primi tempi."

"E l'ultimatum che hai dato a Nicolò? Lo lasci così, senza dirgli niente?" Sorrido al pensiero che Andrea crede ancora in noi due, nonostante tutto ciò che è successo questa sera. E' un inguaribile romantico e spero che possa vivere l'amore che desidera con Riccardo. "Nicolò può ancora scegliermi, ma io so che non lo farà."

"Non è vero, è stato a parlare di te fino ad ora. Prima che io venissi qui si è seduto a piangere a ripetere che non voleva farti stare male, che ti ama."

"Se mi ama allora verrà da me, e io sarò felice di dargli una seconda opportunità perchè non la negherei a nessuno"

"L'hai negata ai tuoi genitori." S'intromette Catia non credendo alle mie parole. "Loro ne hanno avute troppe di seconde possibilità, e non sono mai stato in grado di coglierle." Andrea si alza e si piazza davanti a me. "Se Nicolò venisse qui per riaverti con sé cosa faresti con l'università?" Mi domanda. "Partirei ugualmente, perchè sono stanca di rinunciare ai miei sogni per altre persone. Partirei sperando di mantenere un rapporto a distanza." Catia mi butta le braccia al collo stringendomi in un abbraccio in aspettato date le circostanze e data Catia soprattutto che non è mai stata un tipo che dimostra apertamente i suoi sentimenti. "Non c'è modo di farti cambiare idea?" Sta piangendo e con le sue lacrime bagna la felpa di Nico che ho ancora indosso. "No, mi dispiace. Domani salirò su quell'aereo pronta ad iniziare una nuova vita, pronta a vivere il mio sogno."

"Allora lascia almeno che ti aiutiamo a preparare le tue cose." Andrea comincia a raccogliere i miei vestiti e a riempire una valigia. Questo è il mio migliore amico. Mi ha sempre appoggiata e lo sta facendo anche adesso, nonostante sappia che andrò via da lui.

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Spazio autrice

Che posso dirvi? Sto piangendo anche io. Mancano pochissimi capitoli e questo significa che tra oggi e domani tutto finirà.
Nel pomeriggio spero di fare le guide di cui vi parlavo ieri, ma se non dovessi riuscirci continuerò a scrivere.

Ci vediamo. <3

Still you want me~ Nicolò BarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora