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"Una valigia?" Nicolò è letteralmente impazzito. Siamo appena arrivati a casa mia e suppone che ci sia una valigia già pronta nella mia camera. "Sì, una valigia. Perché?" Mi aspetta sulla porta convinto di questa storia. Io ovviamente so che non c'è nessuna valigia pronta in casa, almeno non che appartenga a me. Quella di Josh non conta dato che non abita nemmeno qui. "Se non ci credi vai a vedere, ti dico che c'è." Insiste. Resto sorpresa quando in effetti apro la porta della mia stanza e trovo un trolley di quelli piccoli affianco al mio letto. "Okay che stregoneria è questa?" Gli chiedo tornando da lui con la valigia in mano. "Un mago non rivela mai i suoi trucchi." Prende il trolley e scende le scale. "Dove andiamo con la mia valigia?"

"Tu hai questo brutto vizio di dover sapere tutto, per forza."

"Sì, e sinceramente ne vado fiera. Mi stai rapendo per caso?"

Scendiamo le scale insieme mentre io cerco di strappargli qualche informazione. "Seppure io abbia una voglia matta di passare ogni singolo istante della mia vita in tua compagnia, no, non ti sto rapendo."

"E' quello che direbbe una persona che sta per rapirti."

"In macchina c'è anche una mia valigia, quindi ho la prova concreta che non ti sto rapendo e poi tu mi stai seguendo di tua spontanea volontà."

Quando apre il portabagagli la sua valigia è lì e al suo fianco viene posizionata anche la mia. "Non mi dirai niente, vero?" Gli chiedo salendo in macchina. "Stai imparando a conoscermi." Risponde lui sporgendosi nella mia direzione e allacciandomi la cintura facendo sfiorare le nostre labbra. "Si parte." Durante il viaggio mi permetto di accendere la radio e inizio a cambiare stazione senza sosta nella speranza di trovare una canzone da cantare. "Rovinerai lo stereo facendo così." Mi rimprovera ma non ho il tempo di rispondergli perché Nico riceve una telefonata e il nome del contatto compare sullo schermo in auto. "Fede dimmi." Risponde. "Dove siete?" Domanda Chiesa. "Stiamo arrivando, non preoccuparti. Voi siete già lì?"

"Sì, siamo arrivati poco fa."

"C'è qualcosa che devi dirmi? Ti sento strano"

"C'è anche Manuel, non ammazzarmi."

"Non ho voglia di discuterne adesso, ne parliamo quando saremo lì." ù

"Ci sarà anche la nazionale, ovunque stiamo andando?" Gli chiedo dopo che ha riattaccato con Federico Chiesa e nel frattempo spalanco il finestrino. "No, non tutta." Mi spiega. "In realtà dovevamo essere solo noi due e Fede con Benedetta, ma a quanto pare saremo un po' di più." La curiosità mi sta divorando. Odio quando mi viene nascosto qualcosa, ma a rasserenarmi è il fatto che Nicolò abbia organizzato tutto, quindi sono sicura che si tratterà di una bella sorpresa. "Il viaggio ha tutta l'aria di essere lungo." Cerco di rompere il silenzio. "Solo qualche ora, non preoccuparti." Qualche ora? Dove state andando? "Io mi riferivo alle valigie." Nico mi guarda. "Ripartiremo domani nel tardo pomeriggio, però ora basta domande, fidati di me." Io voglio fidarmi di lui, ma se continua a farmi sorprese di cui non posso sapere niente è normale che io mi insospettisca. "Dovrei avvertire Andrea di essere fuori città, almeno se tra ventiquattro ore non fossi tornata casa, potrà avvertire la polizia e venirmi a cercare." Prendo il cellulare dalla borsa e inizio a scrivergli un messaggio. "Non ce n'è bisogno."

"Dici?"

"Fidati! Te lo ripeto per l'ultima volta." Allora cancello il messaggio e rimetto il cellulare nella borsa.

***

"Ginny, svegliati. Siamo arrivati." La scuoto delicatamente per farla svegliare. Lei apre lentamente gli occhi e mi guarda assonnata. "Siamo arrivati." Ripete. Io vado ad aprirle la portiera e la faccio scendere. "Nico ma che cosa hai fatto?" Mi chiede dopo aver visto dove siamo. A meno di un chilometro da noi c'è la spiaggia e mi meraviglio del tempismo con cui siamo arrivati. Sono le otto e il sole sta tramontando su quella distesa di acqua cristallina. "Andiamo ora, gli altri ci aspettano." Federico ha prenotato in un hotel poco costoso seppure con uno stile affascinante che sono sicuro colpirà Ginevra. "In hotel, davvero?" Mi dice lei mentre entriamo. "Preferivi dormire fuori?" Proprio mentre lo dico realizzo che come idea non sarebbe stata male, e infondo possiamo ancora farlo. "Mi sarebbe piaciuto."

Still you want me~ Nicolò BarellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora