I PURPLE YOU

CHAPTER 11

Il resto della mattinata avremmo dovuto trascorrerla assieme ai ragazzi in giro per la città, ma dopo l'accaduto Bang PD ha ritenuto opportuno farci tornare nelle nostre stanze e vedersela personalmente con il ragazzo sfacciato di prima.

Ma ovviamente, non tutti erano felici della sua scelta: «Grazie mille Italiana, i fatti tuoi non potevi farteli vero?» mi accusò "l'americana" una volta rientrate.

«Scusa? Jones, scommetto che se anche tu avessi sentito quello che aveva da dire sui ragazzi-»

«Mi sarei fatta gli affari mei» mi interrompe questa, che maleducata!

«Non li avresti difesi?» la sfidò Nirmin mettendosi davanti a lei; ma lei si limitò solo ad osservarmi con sguardo di superiorità.

«Sai, se volevi solo farti una vacanza in Corea o semplicemente approfittare di questa... come dire, opportunità per starci a contatto, beh avresti fatto meglio a lasciare a qualcun altro il posto, perché non te lo meriti» concluse la mia compagna di stanza, voltandosi e facendo cenno a me e Daly di seguirla su in camera.

«Tze, ti farò abbassare la cresta in poco tempo cara» la sentiamo, ma la ignoriamo e preferiamo andarcene.

Una volta aver messo piede in camera, Nirmin si butta sul letto e inzia a dimenarsi per scaricare la frustrazione dovuta a prima, e la capisco. Certo, attaccarla così non è stato bello, però sappiamo che è la verità dopotutto, e si vedeva anche dallo sguardo.

«Meglio se stiamo alla larga da quelle o finirò per saltarci addosso e-»

«Abbiamo capito, ma ora calmati. Siamo d'accordo con quello che hai detto, ma sta attenta alle sue provocazioni. Potrebbe approfittarne» disse Daly, prima che Nirmin potesse esplodere.

«Va bene. Io vado a darmi una rinfrescata, torno tra poco» e sparì dietro la porta del bagno.

«Ordiniamo qualcosa e ce la facciamo portare qui? Non ho molta fame sinceramente»

«Stavo per proporre la stessa cosa effettivamente» così io e l'altra ragazza decidiamo cosa farci portare, scegliendo anche per Nirmin che ancora non usciva dall'altra stanza.

«Nirmin tutto bene?» urlai per farmi sentire, ottenendo come risposta l'apertura della porta interessata: «Si eccomi, che succede?»

«Volevamo farti sapere che abbiamo ordinato qualcosa e ce lo porteranno in camera poichè nessuna aveva fame. Ti dispiace?» afferrò Dalisay, sedendosi sul mio letto.

«No, avete fatto benissimo. Comunque, ci scambiamo i numeri? Non lo abbiamo ancora fatto»

«Oh giusto, buona idea Nix!» rispose Dalisay, tirando fuori il dispositivo.

«Nix?»domandò confusa la diretta interessata.

«Si, non ti piace?»

«Nono tranquilla, va bene» la rassicurò «Cosa facciamo dopo?»

«Beh i ragazzi avevano detto che avremmo passato il pomeriggio con loro, quindi-» non faccio in tempo a finire di parlare che mi squilla il telefono.

«Chi è?»

«Non lo so, non è un numero salvato»

-Pronto?-

-Miriam?- disse una voce maschile dall'altra parte.

-Si...con chi parlo?-

-Sono Namjoon- OMMIODIO.

-Oh, Namjoon-ssi, dimmi tutto-

-Volevamo dire a te e alle ragazze che verso le due e mezza vi passeremo a prendere tutte e cinque, per passare il pomeriggio alla BIGHIT-

-Va benissimo, nessun problema-

-CIAOOO- sento urlare qualcuno.

-Taehyung, guarda che ti sente!- lo rimprovera il leader, facendomi ridere.

-Scusalo. Ad ogni modo, ci vediamo più tardi, a dopo-

-Si certo, a dopo!- e chiudo la chiamata.

«Ragazze, era Namjoon!» urlo dalla felicità.

«AAAAAA» esclamano tutte e due, chiedendomi come mai avesse chiamato proprio me.

«Non lo so, forse Bang PD ha preso il primo che capitava e ha chiesto a Nam di chiamare» ipotizzo, sentendo qualcuno bussare alla porta.

«Ragazze è arrivato il cibo, mangiamo e prepariamoci!» dico, facendo entrare il vassoio e facendo attenzione a non rovesciare nulla.

«Bene, buon appetito!» e iniziamo a degustare quelle pietanze dall'aria decisamente squisita.

***

Eccomi. sono tornata! Scusate l'assenza ma 1 avevo il blocco dello scrittore, e 2 ho iniziato le lezioni per prendere la patente. mi tocca studiare ancora, si... ma almeno ne vale la pena! Restate qui che aggiornerò ancora tra poco!