CHAPTER 43

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Il mattino seguente ci svegliammo tutte a malavoglia, ancora stanche dopo la serata precedente. Ma la cosa più importante era che, finalmente, Kate Jones era fuori dalla squadra. Erano appena le dieci del mattino quando notai due notifiche, una di Weverse e l'altra di Twitter, che citavano lo stesso testo:

«A Causa di problemi relativi alla sicurezza delle partecipanti e degli artisti, la HYBE ha ritenuto opportuno eliminare Kate Jones dal progetto di Bang PD. Verranno intraprese azioni legali, nella speranza che non si presentino più problemi che possano attentare all'incolumità dei soggetti precedentemente elencati. Vi ringraziamo per il supporto che state dando a questo progetto, ci impegneremo affinché l'intrattenimento sia soddisfacente per tutti voi. Grazie per l'attenzione, HYBE Ent.»

«Wow, l'ha fatta grossa la signorina» commentò Nirmin ridendo, ancora nel letto.

«Beh, se l'è cercata» ammetto, iniziando a rifare il letto.

«Piuttosto...» Nix aveva uno sguardo omicida, o meglio, di chi voleva sapere qualcosa

Sapevo perfettamente che il suo intento era farmi sputare il rospo, ma non avrei ceduto così facilmente: dopotutto, era una cosa tra me e il gattino, e avrei voluto tenermelo per me.

«Non è successo nulla, mi ha solo ringraziato e mi ha detto che devo prestare più attenzione a me stessa» mi sento di rispondere, il che è anche vero.

«Speravo in qualcos'altro...»

«Concordo» esclamò Daly, sorprendendomi.

«Comunque, il programma di oggi?» domando, cambiando discorso.

Ci guardiamo scuotendo la testa, non sapendo minimamente cosa dover fare: il tempo non era nemmeno dei migliori, c'entrano centinaia di nuvole in cielo, ma per fortuna non vi era alcun segno di pioggia.

«Volendo possiamo-oh, pronto? Yoongi, ciao!» che imbarazzo, proprio adesso doveva chiamarmi?!

«N-no non ho nulla da fare al momento...» le ragazze, nel mentre, se la ridevano.

«Va bene. Si, d'accordo. A dopo» chiudo la chiamata e le guardo.

«Parla, forza»

«Era Yoongi...»

«E questo lo avevamo capito. Cosa voleva??»

«Mi...mi ha chiesto se potevamo incontrarci...» ero letteralmente nel panico in quel momento.

«Aw che tenero! E dove? Bar? Parco?» domandò Daly, anche troppo innocentemente.

Scuoto la testa, ridendo nervosamente: «N-nel suo appartamento...»

«CHE COSA?!» urlano tutte e due, non capisco se di stupore o paura. «E vuoi andarci...vestita così??» eh? Non mi aspettavo questa reazione, pensavo più un "ma cosa fa, è un pervertito", e invece.

«Cosa mi metto? Aiuto. Gonna? Vestito? Tuta? Pantalone?» stavo delirando, si.

«Secondo me qualcosa che si può togliere facilmente» esclama Nix, facendomi diventare rossa come un peperone.

«M-ma cosa ti passa per la testa?!»

Tutte e tre iniziamo a frugare nell'armadio, non avevo la più pallida idea di cosa sarebbe stato consono indossare.

«Questo?» Daly indicò un vestito estremamente corto, nero senza spalline.

«Ehm, sinceramente non mi sentirei a mio agio»

«Quest'altro?» disse Nix. Ammetto che non era niente male, ma non mi convinceva.

 Ammetto che non era niente male, ma non mi convinceva

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