CHAPTER 1

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«Hai preso tutto?» mi chiese mia madre.

Vi starete chiedendo: dove stai andando? Ebbene, dopo aver scoperto di essere stata presa per partecipare a questo progetto, sono subito tornata a casa e l'ho detto ai miei. Inutile dire che erano molto entusiasti, ma potevo intravedere un misto di ansia e preoccupazione nei loro sguardi. Ho acceso Twitter e il post della BIGHIT annunciava che l'ultima persona veniva dall'Italia, cioè ero io. Negli ultimi giorni di permanenza in Italia ne approfittai per ripassare qualche frase in particolare in coreano, a tranquillizzare i miei e a scegliere cosa indossare e cosa portare. Nella lettera che avevo ricevuto c'era scritto che entro il 07/03/2021 dovevo trovarmi a Seoul, precisamente nell'albergo scelto da loro, così che poi avrebbero subito iniziato a mettere in atto il progetto.

Avevo preso il biglietto: il 03/03/2021 alle 6:00 di mattina, partenza da Roma e arrivo alle 19:30 a Seoul. Insomma, dovevo farmi più di dodici ore di volo, ma almeno ne sarebbe valsa la pena. Arrivato il primo Marzo, andai sulla pagina Twitter della società, e notai il tanto atteso post:

"Comunichiamo i nomi e le nazionalità delle persone vincitrici:

Francia: Nirmin Dubois

America: Kate Jones

Filippine: Dalisay Mura

Corea del sud: Hye-jin Chung

Italia: Miriam Astro

Vi alleghiamo anche i loro profili social, in modo da seguirle poiché, vi anticipiamo, più avanti vi servirà sapere chi sono e altre informazioni che ritenete importanti per partecipare ad un mini-progetto in corso, che adesso non sveleremo. Complimenti alle vincitrici e grazie a tutti quelli che hanno partecipato. Seguiranno aggiornamenti."

E da quando postarono del messaggio sentii l'ansia crescermi dentro, ma di una cosa ero certa: avrei fatto tantissime figure di mer*a. In ogni caso, il fatidico giorno è arrivato, e mi sto seriamente preoccupando!

Soprattutto perché i miei genitori ci stavano mettendo due secoli a salutarmi ea farmi salire.

«Mi raccomando, non prendere freddo, non parlare con persone che non conos-»

«Mamma, non conosco nemmeno le persone con cui dividerò la stanza o lo staff, pretendi che non parli con nessuno? » dissi ridendo, abbracciandola.

«Tranquilla. Appena mi sarà possibile vi invierò un messaggio e faremo di tanto in tano qualche chiamata».

Mio padre all'apparenza sembrava tranquillo, ma sapevo che faceva così solo per non farmi preoccupare o scoppiare a piangere. Mi staccai dall'abbraccio di mia madre e, guardandolo, gli dissi: «Papi, per qualsiasi cosa vi chiamerò, per cui non preoccupatevi. E poi forse chissà, mi vedrete in tv con i miei idoli!» ridacchiai, riuscendo a strappargli un sorriso.

«Non dimenticatevi di me eh!» gli urlai mentre mi allontanavo per imbarcarmi sul volo. Da lì a poche ore mi sarei trovata su un suolo diverso da quello che conoscevo, circondata da persone che non conoscevo, ma con la quale non mi sarebbe dispiaciuto entrarci in confidenza. Ancora pochi passi ed ecco, sono sull'aereo, con accanto l'hostess che mi fa vedere il mio posto augurandomi buon viaggio. Prima volta che salgo su questo coso, prima volta che non penso mi addormenterò durante il tragitto: troppo impegnata a guardare e fotografare il paesaggio che si presentava fuori dal finestrino.

«Speriamo che vada bene...» dissi a me stessa, mettendomi comoda per affrontare le quasi tredici ore più lunghe della mia vita.

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Scusate se pubblico ad orari impossibili ma cerco di ritagliare del tempo tra scuola e hobby! I nomi sono inventati, tranne uno che è quello di una mia amica che taggo qui sotto👇🏻😜

Nirmin= nxttae

I PURPLE YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora