QUANDO LA PAURA TI DISTRUGGE"

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Di colpo la stanza si riempie, la dottoressa Rossi corre nella stanza trovando Francesco ancora intento ad urlare.

"Sbrigatevi vi prego! Aiutatelo dovete-dovete aiutarlo."

"Francesco esci subito!" Tuona la Rossi.

"Ditemi che diavolo gli sta succedendo vi prego."

"Sta avendo un arresto cardiaco e tu adesso devi uscire e lasciarci lavorare, ti prego non voglio che tu assista!" Butta fuori lei con rabbia ricordandosi di tutte le volte in cui Tommy ha nominato il maggiore sperando di non vederlo soffrire, poi si rivolge all'infermiera perché per quanto gli dispiaccia vedere Francesco annientarsi ora la sua priorità è la vita di Tommaso. "Non c'è battito dobbiamo iniziare immediatamente il massaggio cardiaco."

"No io non vado da nessuna parte non lo lascio di nuovo. Lasciatemi stare vi prego." Urla Francesco quando delle infermiere lo trattengono affinché non intralci i medici. In quel momento il maggiore è come impazzito sa solo che non può lasciarlo solo con degli estranei, vorrebbe aiutarlo e soprattutto non abbandonarlo. Ed quando vede un altro infermiere entrare con il defibrillatore che realizza veramente che può perderlo e che deve lasciarli agire tempestivamente. "Salvatelo vi supplico salvatelo!

Un incubo questo è un maledetto incubo. Francesco è ancora in bilico accanto alla porta e può vedere i medici armeggiare sul corpo di Tommy mentre l'ennesima scarica delle piastre tenta di smuoverlo. È il terzo arresto cardiaco in poco tempo e Francesco non è stupido è più che consapevole che potrebbe perderlo davvero stavolta, vorrebbe scappare e non guardarlo morire ma non ci riesce il suo corpo non gli risponde nemmeno più, tanto che gli sembra che stiano defibrillando anche il suo di cuore, poi due mani salde lo tirano indietro facendolo cadere in ginocchio sul pavimento e solo poco dopo riconosce il viso di Lazzaro che è corso li con gli altri, Lazzaro che ha sempre saputo e che è stato in silenzio esattamente come tutti gli altri.

"Non mi toccare! Dovevi proteggerlo cazzo! È anche colpa tua se sta mordendo." Urla Francesco.

E Lazzaro lo sa che non lo pensa davvero anche se ne avrebbe tutte le ragioni però lo molla per reazione ed è in quel momento che Francesco si alza andando a sbattere anche accanto ad una delle sedie ma impassibile si allontana velocemente e a niente servono le domande di Armanda, Elisabetta o Stefania che lo chiamano pregandolo di calmarsi per capire cosa diavolo sta succedendo. Franci non ci riusciva non sentiva più nulla solo la paura vera e cruda quella di dover rivivere di nuovo tutto quel maledettissimo dolore. E se questa è la fine allora lui non rimarrà li, non aspetterà che degli sconosciuti lo prendano nuovamente da parte dicendogli che hanno fatto il possibile ma che la situazione era troppo grave e che Tommy è morto. Che il suo amato Tommy ha lottato ma che non è bastato. Così corre come un pazzo perché fondamentalmente gli è rimasto solo questo. Corre per le rampe di scale fino a catapultarsi fuori e non importa se sua madre sta urlando il suo nome o se Andrea cerca di fermalo, sa solo che deve scappare lontano da qui, lontano da un mondo in cui Tommy non c'è più. Francesco si butta nel primo taxi che trova rimanendo completamente in silenzio, non una parola solo il dolore. Sale le scale di casa come un soldato, apre il frigo ed inizia a bere una birra e poi un'altra ancora perché anche se l'alcool non è la soluzione lo aiuterà a non pensare almeno per un po'. Un modo come un altro per spegnere l'emozioni. Francesco si lascia cadere esausto sul pavimento e ad un tratto le sue mani toccano il tappeto su cui era sdraiato Tommy quando tentavano di salvargli la vita perché non respirava, quello stesso tappeto che hanno scelto insieme e che l'istante dopo sta tagliuzzando in pezzetti minuscoli, lo odia quel tappeto e si odia per non aver capito la situazione per non averlo protetto per aver creduto che lo lasciasse perché non lo amava abbastanza e ad un tratto la sua mente torna indietro nel tempo a quando dopo aver lasciato la casa aveva assistito impotente alla confessione di Tommy e al dolore che lui gli stava causando consapevole in realtà che avrebbe solamente desiderato rimanere con lui.

5 dicembre 2020

"Cosa ti nego ormai. Si sono innamorato o meglio innamorato è un parolone però mi piace Francesco inutile negare." Ammette Tommaso parlando con Cristiano.

Lo avrà rivisto dieci volte Francesco e ogni volta è un colpo al cuore perché una cosa è pensarlo, un'altra è sentirselo dire per di più in tv con Alba che siede a tavola accanto a te e prontamente sputa tutta l'acqua appena ingerita mentre guarda la tua reazione domandandosi se per te fosse una sorpresa o se lo sentissi. E infondo che importanza può avere quando Tommy, Il piccolo Tommy si era appena spogliato di ogni paura rivelando che ormai il suo cuore apparteneva a Francesco. Lui che ora stava chiuso in una casa con il peso di quelle parole tanto più grandi di lui e la verità è che Fra desiderava solamente abbracciarlo.

"Io sono esterrefatta Francesco. Cioè che lui si fosse invaghito di te era ormai certezza ma dirlo così in TV mettendoti alle strette non è per nulla corretto perché qualsiasi cosa tu dirai ora risulterai lo stronzo della situazione perché è ovvio che tu non possa ricambia-"

"Non è riuscito a trattenersi mamma! Non siamo tutti bravi a gestire le cose come fai tu. E mi dispiace per te ma io provo esattamente la stessa cosa che prova lui." Lo ha detto così di getto Francesco e se solo ci pensa gli viene il panico, avrebbe davvero dovuto preparare Alba psicologicamente ma infondo non c'è modo di dire a tua madre che sentì dentro qualcosa che tu stesso non avresti mai creduto di sentire.

"Tu cosa? Oddio Francesco tu-tu lo ami? Io-io lo sentivo per questo ti avevo detto di andare via perché pensavo che tu ti stessi solamente facendo condizionare da tutto quell'ambiente e invece tu sei, tu cosa sei esattamente Francesco?

"Ha davvero importanza per te mamma? Ha importanza per te definirmi oggi? Vuoi che ti dica che sono bisessuale? La verità è che non so nemmeno io con che nome mi possa definire il punto è che aveva ragione Giuseppe noi non siamo le persone con cui stiamo non importa chi amiamo ma importa amare e farlo davvero con tutta l'anima e io quel piccolo brontolone lo amo con tutta l'anima. Mi sveglio al mattino e il mio primo pensiero è quello di cercare la sua mano e quando la sera vado a letto è il suo bacio della buona notte che cerco. Probabilmente non sono bisex ma Tommy sessuale e mi dispiace se per te è una delusione." Conclude Francesco con tutta quanta la passione e la forza che possiede l'amore non è mai una vergogna.

"Non dire cavolate Francesco! Io mi sono sempre battuta per i diritti e continuerò a farlo però non me lo aspettavo credo sia normale. Ho sempre voluto per te una vita facile e direi che hai già sofferto abbastanza e lo sai anche tu che questa sarà una strada tutta in salita per cui ti chiedo soltanto di darti del tempo per capire. Giuseppe era meraviglioso e non mi sorprende che avesse messo già le mani avanti era proprio da lui capire qualcosa che stava in profondità e Franci sappi che non importa chi ami ma ti prego non fare il mio errore non buttare via ciò che ti rende felice perché un giorno quando questo amore se ne andrà in cielo potresti rimpiangerlo consapevole che è ormai troppo tardi." Ed è in quel momento che Alba lo stringe a se perché non ha importanza cosa succederà lei desidera solo vedere Francesco finalmente felice.

*

Francesco trova la forza di alzarsi e di arrivare al terrazzo senza barcollare, si alza avvicinandosi sempre di più alla ringhiera e per un attimo un pensiero dentro di lui sembra prendere il sopravvento una voce dentro di se gli ripete "Un momento soltanto e tutto questo dolore finirà." L'ennesimo passo avanti e poi un altro ancora e tutto sembra riportarlo a quella stessa sera in cui si trovava sul terrazzo dell'ospedale dove solo un ora prima Luana era stata dichiarata morta e oggi come allora quella forza gli manca perché non importa quanto stai male la vita è troppo preziosa per sprecarla e allora la forza lo spinge a lottare ancora una volta anche se la paura lo paralizza e lo costringe a terra ancora una volta e non è vero che il dolore ti fortifica il dolore è solo dolore e fa semplicemente schifo.

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