Capitolo 19 - Quella Ragazza

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12 Marzo 2014

Momo


Io e Dahyun eravamo completamente nude sul letto avvinghiate l'una all'altra e la vista dei nostri genitori e dell'omino strano dell'elicottero, fecero si che mi sbrigassi a tirare su le coperte, per riuscire a coprire di un minimo la figuraccia che avevamo appena fatto.

«Fammi capire bene una cosa...» La madre di Dahyun si avvicinò pericolosamente a noi tenendo il dito puntato verso sua figlia. «Sono otto giorni che io e la famiglia di questa ragazza vi cerchiamo e voi avete fatto tutto questo solo per un po' di sesso di nascosto?»

«No mamma, non è come pensi»

«A no? Perchè vedervi nude a letto mi fa pensare solo a quello»

«Ma-» Dahyun non poteva parlare, che sua madre la interruppe subito.

«Niente ma Dahyun, sai quanti viaggi d'affari abbiamo perso io e tuo padre? Per cosa poi? Cosa volevi fare?»

«Magari c'è una spiegazione a tutto ciò, non prendiamo conclusioni affrettate» Si intromise mia madre.

La signora Kim sembrava particolarmente agitata e, mentre mia madre cercava di calmarla, io provai ad afferrare la mano di Dahyun per rassicurarla, ma evidentemente non voleva essere toccata, perché mi scansò la mano e rimase a testa bassa per gran parte della discussione.


Dahyun


Lo sguardo deluso dei miei genitori era la cosa peggiore che potessi vedere in vita mia. Mi ero sempre comportata come la figlia perfetta dopo la morte di mio fratello; A scuola ero una delle migliori, avevo il ragazzo perfetto, le amiche perfette e non mi ero mai messa nei casini, tutto questo solo per non vedere i volti delusi dei miei genitori... D'altronde mio fratello era perfetto e non dovevo essere da meno, purtroppo però mi sono lasciata andare troppo con Momo ed era una cosa inconcepibile. Mi piaceva, certo, ma non potevo andare contro le due persone che mi avevano messa al mondo. Loro avevano un'immagine da proteggere e non potevo permettermi di fare ulteriori casini.

«ADESSO BASTA» Urlai. La stanza si riempì di silenzio e ringraziai il cielo per questo. «Uscite dalla stanza, così ci rivestiamo»

«Ma Dahyun...»

«No Mamma, ci rivestiamo e torniamo a casa, io e Momo ci siamo semplicemente perse nella foresta e ci avete ritrovato su una baita abbandonata, questo è quello che è successo, punto» Cercai di farle capire che questa sarebbe stata la versione che avremmo raccontato e che non si doveva preoccupare di nient'altro. «Ora uscite, così ci rivestiamo»

Uscirono tutti per lasciarci un po' di privacy ed io e Momo ci rivestimmo senza dire una parola, aveva capito che non era il caso, non sarei riuscita a dirle che non ci saremmo più potute vedere... Perlomeno non in questo modo, e non ero pronta a farlo.


Momo


Eravamo rimaste in silenzio per tutto il tempo. Le avrei voluto chiedere come si sentiva, se voleva che facessi qualcosa e anche cosa sarebbe successo tra di noi, ma non volevo disturbarla, era avvolta dai suoi pensieri ed era anche arrabbiata, molto arrabbiata. «Dahyun...» Mi grattai il collo con la mano, ero davvero in imbarazzo. Dahyun era girata di spalle e smise di fare quello che stava facendo quando iniziai a parlare. «Io...»

Si girò di scatto e mi lanciò un'occhiata mortale, mi spaventai aspettandomi uno schiaffo o un urlo verso di me, ma quello che non immaginavo era sentire come le braccia di Dahyun avvolgessero il mio collo per avvicinarmi a se. Catturò le mie labbra mentre chiudeva gli occhi ed iniziò a baciarmi disperatamente.

Il mio cuore batteva all'impazzata ma questo non mi impedì di mettere le mani sulla sua vita e di premere il mio corpo contro il suo.

Le nostre labbra si mossero a ritmo mentre premevo le mani sulla schiena di Dahyun, la quale si avvicinò ancora di più, se possibile, approfondendo il bacio, facendo scontrare le nostre lingue. Emise un piccolo gemito sulle mie labbra e sentii che stavo per impazzire. Portai le mani al viso di Dahyun ed iniziai a tracciare dolci cerchi sulle sue guance con i pollici. Volevo essere dolce, ma lei sembrava più affamata.

Da un momento all'altro finimmo per appoggiarci al muro, e a differenza degli altri baci, quella che aveva il controllo era proprio lei, che sembrava giocare con le mie labbra, mordicchiandole di tanto in tanto, per poi passare la lingua sul labbro inferiore prima di baciarmi di nuovo...

Dahyun si staccò tirandomi il labbro inferiore e rilasciandolo prima di parlare. «Mi dispiace» Disse tra le lacrime prima di lasciare la stanza.

Non sapevo cosa fosse successo di preciso, ora capivo meno di prima l'intera situazione e rimasi semplicemente a fissare la porta dalla quale Dahyun era appena uscita... Che devo fare ora?

«Momo, andiamo?» Mia madre mi chiamò da lei, afferrai lo zaino con le mie cose e la raggiunsi.

Il viaggio fu molto silenzioso, magari volevano aspettare di tornare a casa per parlarne, e fui molto contenta di questo, avevo bisogno di schiarirmi le idee durante il viaggio, ne avevo molto bisogno.


Dahyun


«Domani abbiamo l'intervista» Mia madre avviò una conversazione, d'altronde il viaggio verso casa iniziava ad essere troppo silenzioso per i suoi gusti.

«Per cosa?»

«Il giornale più famoso di Seoul vuole intervistare la figlia di Kim Jungkook e sapere della sua esperienza» Sbuffai rumorosamente. Non avevo intenzione di fare una cosa del genere, perché se una persona ha un padre famoso, allora deve per forza rilasciare interviste? Per di più, so' già che l'avrei dovuta ridurre in un dramma, al contrario di quello che era davvero. «E non sbuffare, tu farai quell'intervista!»

«Ho forse detto che non l'avrei fatta?» Risposi scorbutica.

«Non fare così Dahyun, sai quanto eravamo preoccupati io e tuo padre?»

«Lo so, e mi dispiace, ma non è andata come pensate voi»

«Vederti a letto con quella... Che ti dice la testa?»

«Non sono affari tuoi, è successo quello che è successo perché mi piace quella ragazza»

«Finché vivi sotto al mio tetto, saranno sempre affari miei, in più sei la ragazza di un Minatozaki, ricordatelo questo»

«E se non volessi essere più la sua ragazza?»

«Ah no mia cara, ho fatto di tutto per farti partecipare a quella festa, quando vi siete conosciuti e non ti separerai da lui»

«Ma mamma, è uno stronzo e mi tratta come un oggetto»

«Non dire sciocchezze»

Mio padre frenò bruscamente. «Allora, io sono stato in silenzio fino ad ora, ma mi sono rotto le scatole delle vostre urla!» Sembrava davvero furioso.

«Finitela di discutere per cose inutili e Dahyun, lascia perdere quel coglione e trovati un altro ragazzo, va bene anche una ragazza se preferisci, ma non voglio vederti mai più con quella li, è chiaro?» Si voltò per guardarmi e potevo vedere il fuoco ardente negli occhi. «Sai bene a cosa mi riferisco...»

«Si papà» Gli risposi abbassando la testa.

«Benissimo» Rimise in moto l'auto e partì. Il resto del viaggio fu in completo silenzio.

Non sopporto le persone che ti giudicano solo perché ti piace qualcuno che secondo loro è sbagliato ed avere questo tipo di gente in famiglia, era una cosa che mi disgustava davvero molto. Ma avevano sofferto così tanto per mio fratello che non riuscivo a contraddirli, non lo avrei mai fatto.






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ANGOLETTO:

Più avanti si scoprirà perchè i genitori di Dahyun non vogliono che frequenti Momo, questo ve lo posso anticipare 😆

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