In alto Frank Paciock
Lettura consigliata con l'ascolto di "O Children" di Nick Cave & The Bad Seeds
Ore 7.58, Sala d'Ingresso
Essere convocati d'urgenza nella Sala d'Ingresso alle otto del mattino, senza neppur avere la possibilità di trangugiare la colazione, non era il risveglio con i fiocchi che Rose Weasley sperava di avere. Era sabato e ciò significava niente lezioni e niente sveglia presto, ma la professoressa McGranitt e il professor Smith non sembravano dello stesso avviso. Avevano richiamato tutti gli studenti del quinto anno, consigliando loro di preparare uno zaino con lo stretto necessario per due giorni. La Weasley, quando aveva udito la trombetta (sicuramente incantata da Cezar), era caduta giù dal letto e ci aveva impiegato qualche minuto buono per convincersi che la scuola non stesse andando a fuoco.
Il clima si faceva ogni giorno più rigido, dal momento che era ormai giunto Dicembre, e Rose, stretta nel suo maglione di natale e in un paio di jeans neri, sfregava le mani contro le braccia nella speranza di percepire un po' di calore. I suoi piani per la mattina erano totalmente diversi: prevedeva di svegliarsi non prima delle undici, bere una grande tazza di cioccolata calda, terminare la lettura di un volume bobbano che aveva intrapreso e, infine, recarsi in biblioteca per scrivere un saggio di Erbologia. Poteva ritenersi piuttosto soddisfatta del suo programma di studi, poiché aveva diligentemente diviso gli argomenti da ripassare giorno per giorno. Aveva perfino stregato il proprio diario, in modo tale che squillasse se non avesse rispettato i tempi. Così facendo, non avrebbe avuto problemi a giugno.
-Vi starete chiedendo perché vi abbiamo radunati qui- iniziò il professor Smith, il cui sorriso non si spegneva neanche sotto il peso dell'enorme zaino da campeggio che portava sulle spalle.
-No, prof. Ci piace rimanere qui a gelare, stia tranquillo- rispose ironicamente Roxanne, scatenando l'ilarità dei Grifondoro.
-Un po' più di educazione, signorina Weasley- si intromise, ormai rassegnata, la McGranitt -io e il professor Smith ne abbiamo discusso e crediamo che voi dobbiate essere preparati a tutti, non bastano le lezioni teoriche a cui siete abituati. Quest'anno dovrete affrontare i G.U.F.O e chissà cos'altro una volta terminati gli studi. Per questo motivo trascorrerete in weekend nella Foresta Proibita e farete una sfida a squadre-
Se la notizia non fosse stata comunicata dalla Preside con una tale serietà, Rose non lo avrebbe mai creduto possibile. Una sfida a squadre? Nella Foresta Proibita? Era un luogo popolato da tremende creature come i lupi mannari e i due insegnanti volevano spedirvi una trentina di alunni, i quali non riuscivano neppure ad evocare l'Incanto Patronus? La rossa credette che la vecchiaia avesse ormai compromesso il giudizio di Minerva McGranitt. Non era l'unica a pensarla così a giudicare dagli sguardi terrorizzati dei suoi compagni.
Alice aveva preso a mordicchiarsi nervosamente le unghie ed Emily sembrava sul punto di svenire. Solo Roxanne e un paio di Grifondoro erano elettrizzati, tanto che avevano inventato una ridicola canzoncina che intonavano abbracciati.
-Finalmente qualcosa di potenzialmente mortale, Minnie- esclamò la riccia con un gran sorriso, come se non stessero per fare un'escursione letale. Era certa che se ci fossero stati anche James e Fred, avrebbero fatto i salti di gioia.
-Ma l'ingresso alla Foresta Proibita è vietato a noi studenti- si intromise Rose, ricordando alla perfezione le parole della Preside ogni primo settembre. Talvolta, durante le punizioni, spediva lì qualche alunno con Hagrid per sbrigare alcune faccende, ma non aveva mai programmato una gita di due giorni. Aveva letto da qualche parte che gli alberi fossero così grandi da impedire alla luce di penetrarvi. Un luogo da brividi.
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Her favourite drug
Fanfiction"Che cosa hai combinato, Rose Weasley? Sono bastati davvero dei capelli biondo ossigenato, degli occhi grigi e un carattere freddo e misterioso per mettere tutto in discussione, Rose Weasley? Sei veramente così debole, Rose Weasley? Dicevi di odi...