Capitolo VI

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In alto Roxanne Weasley

Lettura consigliata con l'ascolto di "Just give me a reason " di Pink ft. Nate Ruess

Ore 21:20, Stanza delle Necessità

-Ma voi non siete emozionate? Io non sto più nella pelle. Devo cantare, capite ragazze? Cantare e lo farò in pubblico. Davanti a tutti, sono troppo eccitata-
Emily saltellava da quando aveva lasciato il dormitorio e molte volte le ragazze le avevano intimato di fare silenzio per non attirare Gazza.

Emily era sempre stata una ragazza molto timida, sulle sue. Non parlava molto con chi non conosceva bene. E soprattutto era diffidente: non si fidava di nessuno se prima non esaminava a fondo una persona . Era un aspetto positivo, questo. Non aveva mai ricevuto molte delusioni, nè d'amore nè d'amicizia. Era semplicemente il suo carattere. E le sue amiche la ammiravano.

-Emily calmati- ridacchiò Dominique -andrà benissimo, devi solo non avere una crisi isterica-
-Difficile a farsi se già ora è così ansiosa- esclamò Roxanne con lo sguardo basso.
- Ma lo credo bene che è ansiosa, Rox. Non tutti manteniamo la calma come te- rispose Lily guardandola con uno sguardo di rimprovero.

Roxanne a volte era più schietta di Rose, non aveva peli sulla lingua. Se pensava una cosa la diceva senza farsi il minimo problema. Aveva le palle di rischiare, di giocare e di perdere tutto. Aveva le palle di mettersi contro la persona più forte del mondo. Aveva le palle di fare ogni cosa che le passasse nel cervello.

- Solo perché a me frega poco e niente dell'opinione che gli altri hanno su di me- rispose la figlia di George. Aveva preso tanto la suo padre, forse aveva preso tutto.

- E anche perché l'opinione che gli altri hanno su di te non la metterai mai a confronto di quella che hai tu su te stessa. Non ti metti freni, Rox, ma sei molto critica-
Dominique pronunciò queste parole con leggerezza, la bionda sapeva che Roxanne condividesse le sue idee. Semplicemente perché era così. Dominique sapeva immedesimarsi, sapeva comprendere, sapeva dare consigli perché lei ne aveva passate tante.

La ragazza dalla pelle mulatta pensò solo che Dominique ancora una volta si era mostrata una buona osservatrice. Coglieva gesti che gli occhi degli altri parevano normali o insignificanti. E al momento giusto te li faceva notare, ti sbatteva in faccia la realtà mantenendo i suoi toni morbidi e dolci.

Roxanne sospirò e incrociò gli occhi della mezza Veela che la guardavano come gli occhi di una persona che sa già tutto di te e in un certo senso era vero. Soprattutto Roxanne e Lily erano un libro aperto per Dominique. Ma Rose era la sua migliore amica perché la bionda riusciva sempre a trovare qualcosa di nuovo nel carattere della rossa che la lasciava sorpresa, che la faceva ricredere, che le piaceva sempre di più. Rose era imprevedibile e affianco a lei ci entrava solo Dominique, con la sua sicurezza e la sua dolcezza. Erano inseparabili, ci sarebbero state sempre l'una per l'altra ed era ciò che contava di più per loro.

- Io sono critica perché le circostanze mi richiedono di esserlo, Dominique- rispose Roxanne scocciata, a volte non sopportava proprio la cugina. Soprattutto durante queste improvvise rivelazione ma sapeva che aveva ragione e lei non poteva contraddirla, altrimenti si sarebbe trovata nel torto. E se c'è una cosa che Roxanne odiava era stare nel torto.

- Ah quindi è Dominique che ti chiami, bellissima-
Una voce che Roxanne già detestava le arrivò dritta alle orecchie. Si girò con una tale lentezza che avrebbe spaventato chiunque mentre Dominique guardava il ragazzo tra il confuso e l'ammirato. Sicuramente la bionda avrà pensato che fosse un bel ragazzo ed era impossibile non pensarlo o affermare il contrario.

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