Capitolo V

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In alto James Potter

Lettura consigliata con l'ascolto di "Last Friday Night" di Katy Perry

Ore 20:30,Ufficio del Direttore di Serpeverde
I passi lenti di una ragazza riecheggiavano nei sotterranei. Ella teneva stretta in mano la bacchetta,la quale emanava un po' di luce. In fondo al corridoio che stava percorrendo si ergeva una porta in legno di quercia.
La giovane,con un veloce movimento di bacchetta,la aprì.

Appena entrò venne investita di uno sgradevole odore di chiuso e di polvere. Quella stanza era piena di umidità e la puzza di rancido le arrivò dritta alle narici seguita da un conato di vomito. Le fragranze delle pozioni non le erano mai piaciute,c'era una raffica di odori misti e la maggior parte di essi era nauseabondo e rivoltante. Si chiese come il professor Lumacorno potesse passare tanto tempo lì dentro.

Si avvicinò furtivamente ad uno scaffale colmo di boccette e sperò con tutto il cuore di non fare rumore. Frugava tra tutte le pozioni e ne trovò alcune di cui ne ignorava l'identità.
Il suo piano era semplice,prendere ciò che le serviva e poi darsela a gambe fino alla stupida festa.

Le sue mani continuavano a muoversi finchè non afferrò ciò che stava cercando.

-Bingo- gongolò a bassa voce.
Proprio mentre stava per scappare,fece cadere almeno un terzo degli intrugli che si trovavano in quel maledetto ufficio.

-Miseriaccia- imprecò mentre ci accingeva a nascondersi sotto la scrivania. Bel nascondiglio di merda. Cercò di non fare troppo rumore anche mentre respirava.
Nello stomaco sentì le farfalle per l'agitazione e i palmi delle mani iniziarono a sudarle.

Con la coda dell'occhio vide Gazza seguito da Mss Purr e la sua ansia aumentò ancora di più.

-Brutti mocciosi,ve la farò pagare! Eccome se lo farò,non muoverò un dito per lavare questo disastro!- bonfochiò con voce impastata ed uscì dalla stanza,probabilmente andando ad incolpare e castigando ragazzi innocenti.

-È il tuo lavoro pulire,testa di pluffa- commentò acida la ragazza mentre si rialzava,visibilmente sollevata. Si spolverò i vestiti con cui doveva recarsi al festino e tra le mani strinse forte la piccola boccetta per paura di farla cadere.

Ce l'aveva fatta.
L'aveva presa.
Avrebbe dovuto sentirsi felice,soddisfatta e appagata in realtà si sentì maledettamente in colpa. Ciò che voleva fare non era giusto,ma d'altronde non si era mai soffermata a pensare prima di fare una cosa,la faceva e basta. E anche in quel caso,era andata dove l'aveva portata l'istinto.

Ormai ci era dentro,ormai ci era riuscita.
Aveva tra le mani un'arma potentissima.

Il Veritaserum.

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                                                               7 ore prima

Ore 13:30, Sala Grande

-Ragazzi lunedì ci sono le selezioni di Quidditch,ricordatevi di presentarvi e non accetto persone che non sanno stare su una dannata scopa!-
James Potter era in piedi sul tavolo del Grifondoro e ad alta voce avvertiva la sua squadra,di cui era capitano da ormai due anni.

-SIGNOR POTTER! POTREBBE EVITARE DI METTERE I SUOI PIEDI LERCI E PUZZOLENTI SUL TAVOLO SU CUI I TUOI COMPAGNI CONSUMANO I PASTI? GRAZIE PER L'ATTENZIONE- disse la McGranitt alterata.

-Ma dai Minnie non si scaldi per così poco! Stavo parlando del suo argomento preferito! Non vorrà mica avere delle pippe in una squadra di campioni-

Her favourite drugDove le storie prendono vita. Scoprilo ora