+La notte di Natale+

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C'erano otto persone, le persone più strette che Hanya e Katy conoscevano, quelle più importanti che stavano li, oltre che per festeggiare il Natale, anche per il ritorno alla Vita di Hanya. Katy aveva mantenuto la promessa, non era ubriaca la sera ma era comunque assente e per le sue. fingeva tranquillità e mostrava sorrisi falsi. Non era proprio in vena di festeggiare ma, lo doveva ad Hanya che invece rideva e brindava con tutti. Ogni uno di loro aveva portato del cibo, chi del buon vino, chi dei pasticcini e dei Piccoli regali. Una bella serata Tranquilla tra amici stretti. Sembrava andare tutto bene, tranne che per Katy, in disparte seduta al tavolo e parlava poco. Tra una chiacchiera e l'altra si cenava, si alzarono calici e si brindava a nuova vita e in anticipo al nuovo anno che stava per arrivare. Un po' di musica natalizia in sottofondo e tante risate. Il profumo dell'arrosto misto allo zucchero velato e alle cere delle candele adagiate sul tavolo che lentamente si consumavano. Era tutto così bello, magico, in parte emozionante ma non per Katy che non riusciva a divertirsi, e ogni Tanto una lacrima le segnava il viso. Subito la asciugava per non farsi notare sorseggiando un po' di vino. Giunse il momento di scambiarsi i regali, pecchi e pacchetti passavano di mano in mano, anche per Katy c'è n'era uno, una penna antica in argento decorata da motivi floreali, a lei piacevano questo genere di oggetti. Ricevette anche una cornice e un bracciale in oro pesante. Hanya, un biglietto aereo per Los Angeles, con alloggio pagato e spa inclusa, un collier pesante ma molto semplice, e un anello con un grosso medaglione in madreperla. Era felice, felicissima. Katy si alzò e disse:

K- "vado a prendere i miei per voi, ne ho altri in camera da letto"..

Andò verso la camera e si voltò a guardare i presenti, felici e festanti tra risate e battute. Un bel quadretto. Katy piangeva, sapeva che nn sarebbe mai stata così felice come i suoi amici e quelli di Hanya. Mentre gli altri festeggiavano, lei arrivò in camera, davanti una grande specchiera. Si tolse gli anelli, i bracciali, collane e orecchini e adagio tutto sul ripiano del comò. Aprì il cassetto e afferrò le forbici e, sollevando alcune ciocche, le tagliò. Continuava a farlo fin quando non sarebbe riuscita più ad afferrarne. Posò le forbici, e si guardò allo specchio. La disperazione era tanta ma soffriva in silenzio, non volle disturbare più nessuno e così, mentre tutti si divertivano e nn facevano caso alla sua assenza, afferrò la pistola presa dal cassetto sinistro del mobile e si sparò un colpo alla tempia, cadendo a terra. Hanya e gli altri presenti accorsero in camera da letto trovando Katy a terra in un lago di sangue con ancora la pistola fumante e ciocche di capelli sparsi tra il comò e alcune per terra. Hanya cominciò a gridare, inginocchiata accanto a lei tenendole la mano che ancora aveva degli spasmi. Era disperata e urlava di chiamare il 911, numero di emergenza americana ma purtroppo per Katy, non c'era più niente da fare. Per l'ennesima volta, Hanya aveva attraversato l'inferno. Era in shock, non poteva crederci e non seppe, non ancora il perché di questo gesto, ma presto lo avrebbe scoperto. Adesso bisognava attendere tutte le procedure del caso, il trasporto della salma a Philadelphia, gli accertamenti, le indagini. Hanya nuovamente sola, ma avrebbe affrontato il tutto ancora una volta, e avrebbe fatto giustizia alla sua amica che, per chissà quale motivo sconosciuto per il momento, avesse fatto un gesto così estremo. 

Hanya tra sesso e cattiveriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora