l'uomo incappucciato

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Dopo esser tornate a casa, Hanya e Katy stavano ancora in cucina a chiacchierare fino a quando Kat, decise di andare a letto lasciando Hanya da sola che non riusciva a prendere sonno. Annoiata guardava un film, seduta sul divano con indosso ancora l'abito della serata. Pensierosa e delusa, guardava quel film senza capirci nulla. Ad un tratto bussarono alla porta, e il suono attirò l'attenzione di Hanya. Mettendo il passante, aprì ma non vide nessuno. Chiuse nuovamente la porta e prontamente aprì, togliendo il passante. Un uomo incappucciato la afferrò e le tenne la bocca chiusa per nn farla urlare. La trascinò dentro casa e cominciava a sferrare pugni usando le peggiori frasi. Quell'uomo era carico di odio e Hanya cercava di riconoscere in quegli occhi qualcuno di sua conoscenza. Hanya era impossibilitata ad urlare ma cercava di attirare l'attenzione di Katy che dormiva nella camera affianco. Kat si svegliò, ascoltando quegli strani rumori provenire dalla cucina. Si alzò e vide la scena. L'uomo non si accorse della presenza alle spalle di Katy che tornando indietro verso la stanza, cercava qualcosa con cui difendere Hanya. Non trovando la pistola  prese un enorme posacenere in vetro, spesso e pesante. Era un oggetto da arredamento, molto bello e davvero molto pensante. Lo afferrò e si avvicinò lentamente all'uomo. Tremante e timorosa di ferire l'amica, decisa, le diede un colpo in testa, stordendolo e facendolo cadere. Prese nuovamente il posacenere e lo colpì con forza in pieno volto, sfondandogli lo zigomo e sfregiandolo. Non poteva più fare nulla. Hanya lentamente si alzò, tenendosi il ventre e sputando sangue, si avvicinò all'uomo per toglierli il passamontagna. Non riconobbe in quell'uomo nessuna vecchia conoscenza. Katy vedendo che Hanya non aveva grandi forze, lo afferrò e le domando chi fosse e perché fosse lì. Strattonandolo perché non rispose, Chiese ad Hanya dove fosse l'arma.

H-'' è lì, nel terzo cassetto. "

Katy velocemente andò a prenderla per tornare dall'uomo.

K- "vediamo se con le buone maniere rispondi.. chi cazzo sei?"

X- "non è affar tuo, troia"

K- "ah no? vediamo se così comincia ad esserlo! (bang)

H- "ma sei impazzita?"

K- "oh cazzo, l'ho ucciso.. l'ho ucciso"

H- " non entrare nel panico, non accadrà nulla"

Lentamente si avvicinò alla finestra, prima da una parte poi dall'altra per accertarsi che non ci fosse nessuno in strada. Le luci delle case erano spente, se  l'erano scampata. Nessuno aveva sentito lo sparo. Dovevano fare qualcosa, ma prima controllarono i documenti, e il cellulare. Purtroppo il cellulare era retrò, non potevano avere informazioni. Era un uomo sulla quarantina, residente a New York da sempre.

H- "David De Santa.. non mi dice nulla. Prendiamo il corpo e portiamolo nel retro, prendiamo la macchina e lo portiamo da qualche parte"

K- "ma dove?"

H- "non lo so, da qualche parte"

Caricarono il cadavere pesante sul bagagliaio dell'auto, timorose potessero essere scoperte, andarono nella periferia di New York, in una zona malfamata nascosta tra vegetazione e sterpaglie, immondizia e puzza di fogna. Lo avrebbero scaricato lì, gettandoci sopra anche la moquette del porta baglio interno colmo di sangue. Li nessuno lo avrebbe visto o trovato se non dopo mesi. Tornarono a casa, entrando l'auto in garage, chiedendolo. Avrebbero poi lavato la macchina a varechina, ammoniaca e con dell'alcool. Conati di vomito avrebbero accompagnato le due donne per un ora.
Finito di pulire la macchina si tolsero i vestiti che avrebbero messo a lavare e asciugare successivamente. Finalmente potevano dormire. Hanya cercò di tranquillizzare Katy, ancora tesa e spaventata. Riuscirono ad addormentarsi fino alla mattina quando qualcuno bussava all'impazzata alla porta. Hanya si alzò, mise il passante ed aprì:

H- "si?"

DP- "dipartimento di polizia di New York signora, posso farle qualche domanda?''

H- "certo, dica pure" (aprendo il passante)

DP- "ieri notte alcune persone hanno sentito un colpo di arma da fuoco provenire da questa zona, lei ha sentito nulla?"

H- "sono andata a dormire tardissimo, avevo la TV accesa ad alto volume, non ho sentito nulla. Per lo meno, ho sentito un boato ma non era forte e ho creduto fosse dalla TV in quanto un film d'azione"

DP- "Mi può fare entrare in casa?"

H- "certo, venga pure" ..

Il poliziotto entrò in casa per accertarsi fosse tutto okay, e per prendere nominativi in quanto testimone indiretta. Era un poliziotto tranquillo, si scusò e andò Via. Hanya chiuse la porta appoggiandosi di spalle alla medesima tirando un sospiro di sollievo. Avrebbe dimenticato quel giorno. Era giunto per lei il momento di mettersi al PC in cerca di clienti, Katy dormiva ancora e Lei poteva stare tranquilla. La sera successiva avrebbe incontrato un cliente al Club famoso.

Hanya tra sesso e cattiveriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora