Una serata strana

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.. Hanya aveva da poco acquistato un auto, una semplice auto economica e finalmente poteva sentirsi libera di muoversi e andare dove voleva. Dopo tanto tempo le venne voglia di tornare al pub, il tanto amava dove aveva passato alcune serate con Katy. La mancanza si sentiva ogni giorno ma Hanya, doveva riprendere a vivere. Quella sera decise di far ritorno in quel luogo e avrebbe raccontato tutto a Simon se fosse stato possibile ma prima, voleva distrarsi. Mise il suo vestito migliore e andò, pronta a tornare alla vita. Si diresse al locale con tutta tranquillità ma anche con un leggero senso di malinconia. Sembrava avvertisse Katy accanto a lei ma, era solo un illusione. Una volta arrivata scese dalla macchina e tante persone la guardarono chiedendosi chi fosse, e altre che la riconobbero subito salutandola con entusiasmo. Hanya si avviò all'entrata, era così strano, quasi non ricordava gli interni così caldi e avvolgenti. La vide Simon che subito gli andò incontro chiedendole di seguirlo al bancone che gli avrebbe offerto lui da bere. Hanya si era accomodata su uno sgabello alto, guardandosi attorno e assicurandosi fosse tutto tranquillo. Avvertiva un senso di ansia, forse dovuto al luogo in cui stava. Simon, dopo aver servito alcuni clienti al bancone, disse:

S-"tieni, offre la casa.. ho saputo, mi dispiace tanto"

H-"non sono riuscita a proteggerla, sono stata troppo stupida. forse doveva andare così.. mi manca terribilmente"

S-"girano brutte voci Hany, troppo preoccupanti sul tuo conto. dovresti andare via da qui"

H-"andare via da New York? non se ne parla. io a Philadelphia non ci torno, quella città mi ha strappato il cuore tanto tempo fa. Qua è la mia vita e so che qui, da qualche parte c'è mio figlio e io lo devo trovare a qualunque costo"

Simon la guardava e sospirò, chiedendole di fare attenzione. Hanya si alzò da quel bancone e andò a sedersi a tavolino, nel suo punto preferito. Si avvicinarono alcune persone di sua conoscenza che iniziarono a sbeffeggiarla dicendole frasi offensive e insinuando di essere l'assassina di Katy. Hanya cominciava ad innervosirsi chiedendo loro di lasciarla in pace. Queste continuavano Fino a quando una di loro le si avvicinò al viso e con aria beffarda esclamò:

"perché vuoi dirci che non sei stata tu? sei un assassina.. un assassina da quattro soldi" .

In quel momento Hanya non ci vide più dalla rabbia, si alzò e le lanciò il bicchiere, colpendola in pieno viso e afferrandola ai capelli, avvicinando la faccia alla sua, le disse:

H-"se continui, giuro che sarò realmente l'assassina. la tua assassina. e adesso ti conviene andare allontanarti se non vuoi davvero trascorrere le tue ultime ore tra dolori e sofferenza.. non ho niente da perdere"

Hanya lasciò la presa e la donna si allontanò insieme alle altre, tutte tranne una che guardò Hanya e disse:

"non farci caso, è ubriaca.. conoscevo Katy, e conosco anche te. mi chiamo Megan, piacere.. beh, anche se nn dai la mano posso capire..

Hanya rimase in silenzio, osservandola.

M-"senti, qua girano voci orrende su di te, sei pedinata a quanto so, c'è chi sa che sei qui e chi sei e ti vuole morta. Si dice siano persone legate alla mafia americana, non puoi rischiare"

H-"chi ti ha dato tali informazioni?"

M-"nessuno, gira soltanto questa voce"

In quel momento Hanya ricevette un SMS con scritto: "allontanati da lì" . Hanya cominciava a credere alle parole sentite da Megan e da Simon e cominciava ad avere ansia. Hanya si rivolse a Megan chiedendole se avesse macchina per tornare a casa.

M-"no, chiamerò un taxi"

H-"ti porto io, vieni con me"

Uscirono dal locale in fretta, e Hanya passando davanti al bancone dove c'era Simon le diede cinquanta dollari senza nemmeno attendere il resto e uscì dirigendosi insieme a Megan alla macchina. Una volta dentro e avviato il motore si avviarono verso una meta ancora sconosciuta, Hanya nn sapeva che fare ma andò in preda all'ansia nonostante Megan cercava di tranquillizzarla. Ad un tratto Hanya si accorse che qualcuno la stesse seguendo e schiacciò il piede nel gas. Niente da fare, quell'auto era sempre più vicino fin quando non venne brutalmente colpita . L'auto sbandò ma Hanya era riuscita a non uscire di strada. Quell'auto la colpiva ancora fino a quando superando Hanya frenò di botto affinché anche Hanya doveva fermarsi. Da quell'auto uscì un uomo vestito elegante e con in mano un taglierino. Si avvicinò all'auto di Hanya e con tono minaccioso esclamò:

"devi andare via da questa città. non costringermi a ripeterlo un altra volta altrimenti sarò costretto a farti del male.. ti è chiaro?"

Tornò in auto senza nemmeno dare il tempo ad Hanya di rispondere. Megan però prese il numero di targa e subito chiamò la polizia che le dissero di recarsi alla stazione il giorno seguente. Hanya chiese il numero di targa, ci avrebbe pensato poi lei. Superato lo spavento, chiede a Megan di indicarle la strada per accompagnarla a casa. Nel tragitto parlarono tantissimo e una volta arrivati a casa di Megan, una zona comunque trafficata, quest'ultima disse ad Hanya di accomodarsi e se volesse poteva stare lì. Hanya accettò con tranquillità, stare lontano da casa sua quella sera sarebbe stato l'ideale. Avrebbe poi contattato Michael e le avrebbe raccontato tutto.

Hanya tra sesso e cattiveriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora