In questo capitolo sono presenti scene sessuali esplicite, contrassegnate all'inizio e alla fine da una riga in grassetto con questo simbolo ☆
Se siete sensibili e non volete leggere tali tematiche, scorrete avanti.Buona lettura!
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Se essere il servitore del principe Artù Pendragon fosse un onore e un privilegio, per Merlino, invece, significava solo pericolo e guai in qualsiasi evenienza. Proprio come quella mattina che stavano correndo a perdifiato nella foresta senza una precisa meta per scappare da una banda di mercenari armati alle loro spalle. Durante la fuga i due cercarono di nascondersi, sfruttando la fitta vegetazione a loro vantaggio, ma quando si convinsero che i nemici non li inseguivano più, ecco che questi ricomparvero.
Ripresero la corsa e Artù indicò il percorso da prendere al servo. Merlino si fermò di colpo, quando vide la zona dove si stavano addentrando. Un cattivo presagio lo mantenne bloccato al suolo, quel luogo emanava magia e maledizioni. Esitò in un primo momento, ma la vicinanza degli uomini lo costrinse a seguire il principe.
《Che posto è questo?》trovò il coraggio di chiedere, mentre camminavano.
《La Valle dei Re Caduti》illustrò Artù.
Il mago aveva già sentito nominare tale posto e non in modo positivo.
《È maledetta?》domandò.
《No, se non sei superstizioso》rispose il biondo.
《Quindi lo è》appurò Merlino.
《È solo un mito. Non avranno il coraggio di seguirci qui dentro》ribatté il principe, ma al contrario di ciò che lui pensava, i loro inseguitori erano proprio dietro l'angolo, per nulla intimoriti.
Una freccia colpì Artù alla schiena, il quale rovistò al suolo. Il servo si inginocchiò per avvolgere il braccio del padrone intorno al suo collo e trascinarlo via, ma era troppo pesante e, come se non bastasse, era anche svenuto. Fortunatamente Merlino riuscì a trovare un nascondiglio per far perdere le loro tracce ai nemici. Una volta accurato di essere entrambi al sicuro, provò a pronunciare un paio di incantesimi di guarigione, i quali fallirono perché Artù, pallido e sudato in viso, non diede il minimo segno di vita.
I minuti passarono e il mago iniziò a perdere la speranza di poter uscire da quel bosco. Non aveva la minima idea di come curare il principe che stava iniziando a perdere sangue, tutti gli incantesimi che conosceva si erano rivelati inutili e i banditi si aggiravano ancora nei paraggi. Tornare a Camelot in quella situazione era impossibile.
《Dimmi, perché sei triste?》una voce spezzò il silenzio e il servo sollevò lo sguardo.
Un uomo era davanti a lui che lo fissava. Come aveva fatto a comparire dal nulla? Come era riuscito a sfuggire ai mercenari? Sembrava avere una certa età, a giudicare dai capelli e dalla barba bianchi.
《Il mio amico sta morendo e non posso aiutarlo》farfugliò.
《Ti assicuro che il suo tempo di morire non è arrivato》riferì lo sconosciuto enigmaticamente.
《Non avere paura, il mio nome è Taliesin》si presentò, mentre si avvicinava al principe.
《Io sono...》iniziò a dire il giovane, ma l'anziano gli impedì di finire la frase.
《So chi sei tu. Il nostro incontro è stato scritto molti, molti anni fa. Tu sei Merlino》.
Pronunciò un incantesimo sconosciuto a Merlino, il quale lo osservò in disparte. Subito la pelle di Artù riprese il suo solito colorito e il principe mugolò e si mosse nel sonno.

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Come l'oscurità e la luce
FanfictionFANFICTION SU MERLIN TRAMA: Merlino sembra apparentemente un ragazzo normale, ma in realtà nasconde un grande segreto: possiede la magia. Lascia il suo villaggio natale per trasferirsi a Camelot in cerca di uno scopo ai suoi enormi doni. Qui incon...