Lei vede tutto

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La notte era serena, avevamo fatto l'amore come tutte le sere e altre volte. Io l'amavo, ma la mia notte era anche piena di pensieri oltraggiosi. Non volevo quello che sognavo, non volevo Harry, ma sognavo quel bacio.

Sudata, grondavo acqua dalla fronte. Non era un incubo ma la mia testa rispondeva in un modo e il corpo in un altro. Respiravo, il vento batteva. Lilith. Sto arrivando la voce in me sussurrava. Non volevo alzarmi, non volevo vederla. Cosa avrei detto per giustificarmi del bacio, avevo caldo respirando pesantemente. Mi scossi un attimo perdendo un battito. Lei era lì all'angolo del letto con il suo mantello. "Vieni e basta!" Rispose con urgenza aveva quello strano potere della telepatia che m'irritava . Scomparve. Non volevo oppormi, quasi mi sentivo impossibilitata nel poterlo fare. Lentamente cercai di scivolare fuori dal letto senza fare un solo rumore, se solo Draco si fosse svegliato mi avrebbe chiesto milioni di domande. Domande a cui io non avrei saputo rispondere.

"Che cosa stai combinando?" Chiese alla vista lei.

"Io..Io, non sto facendo nulla!" Feci spallucce, sapevo a cosa si riferiva ma cercavo di minimizzare.

"Harry. Ho visto tutto!" Sputò riluttante e disgustata.

"Lui mi ha baciata!" Cercai di discolparmi.

"Dimentichi che io posso vedere tutto?" Chiese facendosi più vicina. Era spaventosa, indietreggiai pesando ogni passo, non volevo che si arrabbiasse, non l'avevo mai vista in quel modo.

Forse aveva visto anche i nostri sguardi. Non può sapere cosa penso però! Ricordo di aver cercato rincuoro in questa frase. Non può sapere cosa sogno, non può sapere il desiderio che nutro nei confronti di Harry.

"Io non ti devo alcuna giustificazione, non voglio che mi perseguiti. Ho una vita mia. Non voglio intromissioni soprattutto nella mia vita sentimentale." Mi imposi come un bodyguard che gonfia il petto per non farti entrare nel locale più in voga del paese o dell'intero continente. Era vero tutto quello che gli avevo detto lo credevo. Indietreggiava ma parte di me si sentiva in colpa, mi aveva parlato in quel modo per preoccupazione e io come una stupida l'avevo aggredita. Non avevo mai parlato di lei con nessuno. Cosa provavo? Non avevo mai avuto problemi di cuore fin a quel momento, certo parlarne con mio zio non era sarebbe stato abbastanza soddisfacente e mia madre babbana avevo deciso di non parlarle mai di certi argomenti, si agitava inutilmente, sbraitava e vaneggiava.

Con Draco era stato tutto così facile da non pensarci o struggermi più di tanto, ma con Harry era come gettare un piccolo granello di sale grosso in un campo di granate nascoste sotto terra; la reazione a catena avrebbe potuto causare un caos ma avrebbe anche potuto non farlo. Era così complicato? O forse era stato solo un piccolo fraintendimento? Magari Harry non voleva baciarmi ma solo...solo provare ...qualcosa che non sapevo spiegarmi.

"Sembri nervosa piccola grande serpe" Disse lei calmandosi e sfiorandomi una guancia. Era carina, il suo sguardo era gentile come una madre, volevo bene a Diana ma la distinzione tra me e lei era colossale, non sapeva gestirmi perché non mi capiva e io non sapevo gestirmi già da sola, eravamo riusciti a cavarcela solo con l'aiuto di mio zio, lui mi capiva, ma con l'arrivo ad Hagwarts lui non c'era e io non sapevo come reagire.

"A me non piace Harry Potter" Cercai di convincere lei ma soprattutto me. l'importante era che ci credeva lei in primis.

"Lo capisco, forse parte di te è attratta da lui. Non è anormale, solo strano. Può capitare però." Rispose guardandomi sorridente. Forse lei poteva darmi dei giusti consigli.

"Lo so bene che Draco è la persona più giusta per me" Annui lei, sottolineando il consenso con il capo. "Ma .. Harry, perché mai mi ha baciata? Solo un pazzo lo farebbe, baciare il suo nemico ... è ...strano!" La guardai sperando nel suo sguardo complice, volevo che mi diceva di aver ragione, volevo confermare che Harry era in torto era Harry nonostante io come una stupida continuavo a pensare a lui e le sue labbra.

"Lui non è in sé, senza mio frate..." Tossì "Tom. Lui non sa che strada prendere. Ma tu questo l'hai capito bene. Sei troppo intelligente per non comprendere quanto ti voglia prendere in giro quel ragazzo. Ti sta facendo del male, scommetto che è il suo modo per...umiliarti. Winny, mia cara, piccola grande serpe, lui non ti merita, Draco si, ma lui no! È tuo nemico e nessuno accetterebbe un vostro "legame" Virgolettò. "Non ti illudere, lui non vale il tempo che gli stai sprecando. Ha ucciso tuo padre, spero che tu non voglia disonorare il cognome Riddle provando qualcosa per il suo assassino. Cosa penserebbe Ford? Cosa penserebbe Minerva? E chiunque altro venga a sapere di quello che è successo fra di voi" Sembrava saggia e matura. " Non siete Giulietta e Romeo, lui non prova nulla nei tuoi confronti voleva solo baciarti per sottometterti, per insinuarsi nella tua mente e fare in modo che ti struggessi per lui. Vuoi davvero farlo vincere Winny?"

"No ..io, non voglio!" Confermai sicura, non volevo che mi usava, non volevo neanche essere umiliata. Era solo un manipolatore proprio come mi aveva detto Lilith. Lei si che sapeva come convincermi, diceva cose giuste.

"Bene allora esci fuori gli artigli e non dargliela vinta" Strinse un pugno in segno di forza bruta.

"Come?" Guardai come un burattino con il suo burattinaio.

"Troverai un modo proprio come i serpenti, tu c'è l'hai nel sangue" Marcò. "Lui è solo una brutta imitazione in confronto"

Winny Coop Riddle. La figlia del male H.P.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora