Winny Coop Riddle. La figlia del male H.P.

Inarrivabili

‧͙⁺˚*･༓☾In un futuro prossimo☽༓･*˚⁺‧͙

Lucius Malfoy non mi aveva dato neanche il tempo di piangere, forse perché comprendeva che le mie motivazioni del pianto non erano per paura ma per mancanza, per ricordo, per carenza.

Il mio corpo era caduto stramazzato a terra una volta che quei due macisti mi lasciarono. I due sembravano sconvolti, visto che non ero stata capace di pronunciare neanche un lamento durante le botte, ma con un solo sguardo al biondo mi sentii come se mi volesse distruggere l'anima.

Come stava Draco? Credevo di avergli recato tanto dolore, di aver deluso anche lui, di aver fatto qualcosa di terribile!

Quell'uomo si avvicinava, ricordo ancora le sue scarpe lucide e ben ordinate, quel rumore di bastone di lusso nero  che batte sul pavimento non lo dimenticherò mai più! Si abbassò per prendendomi con due dita il mento. "Hai fatto un bel casino piccola Riddle....Hai fatto un bel casino!" Ammise sorridendo quasi malinconicamente. "Mi piacevi così tanto" Rispose abbattuto. 

Avevo provato a parlare. Lui sembrava incuriosita di conoscere cosa mai valeva la pana pronunciare allo stremo delle forze. "D..Draco?" Ricordo di aver chiesto in fil di voce.

Lui rideva fragorosamente, forse aspettandosi da me un altro tipo di domanda. "Ironico, non trovate che sia ironico?" Chiedeva guardandosi tutto intorno, allungandovi le mani e incitandovi volontariamente gli altri a ridere di me, o di quello che avevo chiesto, o di quello che avevo fatto ma non ricordavo.

L'ironia era che ricordavo solo Draco, non m'importava di altro, forse avrei dovuto ricordare dell'altro, forse dovevo sforzarmi con più fervore?

‧͙⁺˚*･༓☾Now☽༓･*˚⁺‧͙

"Sono belle!...Cioè sono belle le stelle, peccato troppo inarrivabili persino per noi!" Provavo a non spaventarlo, accostandomi alla sua figura davanti quella finestra forse troppo piccola per due.

Mi aspettavo una persona cattiva, con uno sguardo malevolo, il naso un po' in su dall'egoismo, invece ne vedevo solo un biondo in agonia e malinconia, svuotato, forse troppo ostinato a non pretendere l'affetto che si meritava di dare ma anche di ricevere da tutte quelle persone che l'avevano circondato o forse usato.

Lui mi guardava e mentre lo faceva sentivo il suo sguardo su di me, non era prepotente ma incuriosito. "Ti confido un segreto...."Iniziò avvicinandosi di poco al suo orecchio " Sono innocua!" Sbuffai grugnando un sorriso, forse per la suspense che avevo appositamente creato in confidenza di un qualcosa di vano. "Nulla è inarrivabile per me!" Espresse serio come a concedermi una grazia ma forse credendoci poco persino lui stesso.

Lo guardai scostando i nostri occhi, sapevamo entrambi la falsità e la copertura dentro le sue parole, il vuoto di entrambi era condiviso, lui era quello che aveva tradito, io ero la variante sbagliata nata dal male, eravamo la moneta sbagliata con la stessa figura su entrambi i due lati. Sospiravo pesantemente tirando su parecchia aria dal naso.

"Non ci devono essere parole inutili come queste tra di noi, Draco, pensi che per me sia facile, anch'io ho paura del cielo buio la notte! Echeggiai senza staccare gli occhi dal personaggio davanti a me, non volevo che mi sottovalutasse né che mi prendesse in giro, volevo solo che confermasse che anche lui poteva avere paura, proprio come me. 

Lui di volta in volta imitava il mio grosso respiro. "Non è mai stato facile per noi Winny!" In un batter d'occhio ci eravamo presentati senza farlo, solo per consolidare quel legame che entrambi provavamo anche senza conoscerci veramente.

Rimanemmo lì impalati per parecchio senza dire parola, le stelle e la luna illuminava le nostre figure silenziose, sapevo bene di aver conosciuto per davvero Draco proprio in quel momento, in quell'immenso silenzio che ci univa, avevamo sempre dovuto dimostrare, parlare, spiegare chi eravamo e cosa pensavamo a chiunque. Ma tra noi era facile, perché bastava un semplice sguardo per vedere il cuore dell'altro e persino possederlo se fosse stato abbastanza per stare bene.