Cresci Elisabeth

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La mia vita era come una trottola, girava ma continuavo a sentirmi sempre in pericolo o sempre pronta alla fuga. Il parto era stato davvero estenuante, le mie urla erano forti, forse si erano sentite persino fino ad Hogwarts. Avevo perso del sangue, ma non ero stata colta alla sprovvista avevo letto parecchio prima di dare alla luce la bambina più bella che io abbia mai visto Elisabeth Coop Riddle. Aveva delle belle guancette rosa e un corpicino paffuto. La guaritrice e ostetrica mi avevano detto di stare a riposo, ma non era possibile perdere altro tempo, ero stata male per tutto il nono mese, tra contrazioni e dolorini sparsi non riuscivo ero riuscita a reggermi in piedi, perciò, non avevo avuto il tempo per mettere in azione il mio piano. Dovevo farcela.

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Caro Harry, ti scrivo per dirti che sto bene, ho dato alla luce una splendida bambina. Elisabeth, pesa 3 chili, ha delle belle guance rosa e sorride in continuazione, i suoi capelli sono biondo scuro sembra così piena di vita che a guardarla mi viene da piangere. 

Ti chiedo scusa in anticipo per la fretta con cui ti scrivo e per la mancanza di dettagli dopo tutto questo tempo. Ho bisogno del tuo aiuto. C'è un problema imminente da risolvere per il bene di tutti. Solo tu puoi aiutarmi, mia zia mi ha confessato dell'esistenza di 100 sorelle nate da mio padre, lui non si è fermato dopo di me, io ho 100 sorelle, non so cosa dirti non conosco altro. Mia zia mi crede capace di eliminarle, ma non voglio che Elisabeth cresca in mezzo a questo...buio.

Ti ricordi Harry, ti ricordi l'ultima cosa che mi hai detto quell'ultima volta. Se la ricordi scrivila così che io possa assicurarmi che sia veramente tu e che questa lettera sia arrivata al giusto destinatario. Tra l'latro fammi sapere come sta Alis.

Con affetto la tua Riddle.

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Avevo pensato parecchio su cosa scrivere alla fine, ma sembrava la frase più consona al momento, era uscita con così tanta naturalezza che sarebbe stato scorretto non metterla. Io ero la sua Riddle, non il suo nemico, ma la sua qualcosa che non riuscivo a denominare. Non c'era tempo. 

Sorrisi nello scrivere quella piccola lettera, sarebbe arrivata ad una persona che mi mancava e ne ero felice. Mi ero ripromessa di non capeggiare sulla vita degli altri. Ma solo Harry sapeva la verità, lui era mio alleato contro il male.

Sapevo che Lilith aveva istituito uno scudo per non far uscire lettere dall'istituto senza il suo consenso, ma avevo persino letto di quello e del contro incantesimo, mi sarebbe bastata una sola ora e Gilbs sarebbe stato libero di volare fino ad Hogwarts, fin da Harry. Gli sussurrai dove andare, mandarlo al luogo nascosto vicino il laghetto, quello della nostra ultima volta sembrava la scelta più appropriata.

Mi sarebbe bastata una notte, una sola. Poi avrei rubato la mappa, preso mia figlia, fuggito via, incontrato Harry lasciato la piccola nelle sue mani e ucciso quelle 100 ragazze a costo della mia vita. Harry era la persona più affidabile che avevo conosciuto. Di lui mi sarei potuta fidare, avrebbe saputo come far crescere mia figlia con un sorriso.

La sua risposta non tardò ad arrivare, era stato svelto, nessuno l'aveva notato. Lilith mi pensava inferma dopo il parto, la tata non si occupava di me, le regole obbligavano il sonno le notti. Nessun sorvegliante, non ne avevano bisogno.

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Cara piccola mia Riddle.

Non c'è nulla che non farei per te. Sono contento che tu stia bene, sono quasi euforico, voglio conoscere la piccola.

Winny. Winny . Winny. Quelle parole erano come se le sentissi uscire dalle sue labbra. Come poteva farmi provare del desiderio nei suoi confronti solo con della carta e una penna?! 

Come potrei dimenticare! Quella stella sta ancora aspettando noi. Mi sei mancata così tanto che adesso potrei davvero portartici. 

Vediamoci venerdì a casa mia a Godric's Hollow, ti aspetterò per tutto il fine settimana e anche oltre sé servisse. Ricordami cosa potremmo fare sopra quella stella così da costatare che sei realmente tu! Io ci sono Winny. Tuo Potter. Alis sta' bene.

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Le sue parole erano così dolci da farmi sentire qualcosa, finalmente qualcosa dopo tutto quel grigiume! Come se il mio cuore esalasse finalmente un altro battito dopo l'arresto immediato per un lungo tempo, come una rinascita. Harry era l'unica ancora di salvezza, solo lui sapeva la verità, l'ultima volta gli avevo persino detto di Lilith, lui aveva ascoltato tutto con interesse e preoccupazione, non si fidava di nessuno, la cosa mi faceva sorridere perché mi ricordava le nostre liti iniziali. Non si era fidato non si fidava proprio di nessuno, sapevo facesse bene, ma io dovevo fidarmi di qualcuno e lui era l'unico piano a disposizione. Nonostante lo sforzo un'idea continuava a balenarmi per la mente. E se non fossi riuscita a scappare? Se per un motivo o un altro venissi scoperta? Se morissi?

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Caro Harry. Questa lettera sarà più lunga, un incubo continua a balenarmi per la mente. Se morissi, promettimi di prendere mia figlia, di curarti di lei e solo quando Draco avrà un lavoro e una casa dirgli la verità. Se io morissi vorrei che tu cresca mia figlia, so di starti dando un grande peso, non volevo affibbiarti una così grande responsabilità, ma solo tu puoi regalargli tanti sorrisi, non voglio diventi cattiva o malvagia, voglio solo il bene per lei. Dì a mio zio Ford che l'ho amato immensamente e gli perdono tutte le cose non dette. Dì a mia madre Diana che nonostante le discordie io le ho voluto bene, ringraziala per avermi fatto amare la campagna e i fiori. Dì a Draco che l'ho amato come un marito, lui era la mia stabilità e la mia luce, perché quando sono arrivata non avevo nessuno e lui è stato l'unico, perché il suo cuore è buono, chiedigli di perdonarmi e perdonarsi, lui non ha colpe. 

Solo dopo dirgli che nonostante tutto sono contenta di aver avuto una bambina con lui. Dì a Luna che è stato bello perdermi con lei e ringraziala per avermi dato una possibilità, ringrazia anche Hermione per i rimproveri che mi hanno dato solo da imparare, se puoi ringrazia anche Ron che ti ama immensamente e tutti gli scontri erano sono per proteggere te. Invidio la vostra amicizia.

Voglio che Elisabeth sappia la persona che sono stata se non ci sarò più, voglio che tu gli dica che ho fatto ciò che ho fatto perché credevo sarebbe stato più giusto per lei. Scusati con lei se non sono stata capace di crescerla e di stare al suo fianco.

Per quanto riguarda te Harry...anzi Potter. Io ti ho amato, a modo mio ti ho amato, sei stato fuoco e forse l'unica persona normale che io abbia mai incontrato. Nonostante tu di normale non abbia proprio nulla, mi hai per la prima volta donato un dialogo semplice. Ho adorato litigare con te, l'odio che provavo nei tuoi confronti lentamente è diventato desiderio. Forse ti ho desiderato dal primo momento che ti ho visto. Stavi scendendo l'auto dirottata del tuo amico, era notte, ti muovevi con calma ma i tuoi occhi sembravano spaesati. I tuoi lineamenti cadevano leggeri dentro i miei occhi. Da lì ti ho voluto Harry. E non perché avevo letto tanto sul tuo conto, ma perché quello che vedevo da una piccola finestra, di notte, sotto le stelle, era solo un ragazzo senza troppi fronzoli, un semplice e normale ragazzo. Dopo che ho abbandonato Hogwarts ho sperato che tu fossi solo un fuoco, un desiderio, ho cercato di compararti con Draco, ho cercato di esaltare il mio rapporto con lui sminuendo quello che avevamo avuto. Ma devo riconoscere di averlo fatto solo per non farmi mancare la tua presenza, ma tu mi mancavi nonostante tutto, mi mancavi ogni istante, anche se non somigli neanche vagamente alla persona che avrei pensato poter mai amare. Tu sei nella mia mente Harry ogni momento, ogni istante, ogni attimo, tu sei il mio fuoco! Un giorno spero veramente di poterti baciare sopra quella stella.

Spero che queste ultime parole tu possa tenerle per te nel caso io dipartissi. Nel caso contrario Potter, sarò da te venerdì. 

La tua piccola Riddle.  

(Fine prima parte)

Winny Coop Riddle. La figlia del male H.P.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora