Quando finalmente si decise a fare la sua comparsa nella sala grande, tutti l'accolsero alzandosi in piedi, persino la preside aveva aperto le sue braccia in segno di affetto. Quello che aveva legato tutti intorno ad Harry era stata la guerra, il suo sprizzante potere e voglia di salvare tutti anche sacrificandosi.
Non c'era molto a tavola, ma ben presto con l'uso della magia le tavole vennero imbandite e la sala fu un via vai di persone che acclamavano Harry Potter. Tutti sapevano quello che aveva fatto, nonostante il ministero continuava a smentire la partecipazione di un ragazzino che in tutti i modi aveva cercato di salvarci e ci era anche riuscito, a differenza loro!
Cercavano di nascondere la corruzione dei propri dipendenti, la fama, la gloria, nessuno credeva più a quell'istituzione. Persino mio Zio una volta mi disse che la guerra era stata vinta grazie al coraggio di Harry e quello soltanto, non aveva menzionato il ministero o la giustizia. Quelli per lui erano solo immondizia. Nessuno avrebbe mai fermato Tom, così mi aveva detto, nessuno a parte una parte di lui, quella stessa parte che lui aveva cercato di nascondere così diligentemente. Harry era una sua parte, quasi una sua proprietà. Eppure parte di me credeva che era proprio quello che rendeva Harry così diverso, così estremamente ....diverso. Non c'era altro aggettivo per definirlo. Sarà lo stesso Harry? Senza Tom al suo interno, senza quella crudeltà e cattiveria, o ritornerà quel bambino che era prima della morte dei genitori.
Chi sei veramente Harry? Lo guardavo e mi sembrava sgonfiato di ogni cosa. Uno qualsiasi avrebbe gioito di quella gloria di quei muscoli, del potere e clamore, ma lui no. Lui era immobile con la mano sollevata trattenuta rigorosamente da un Ron sorridente. Cercava di ridere ma l'unica cosa che gli veniva bene era salutare in giro, nulla sembrava interessargli, era cordiale e affabile un ragazzo buono.
Draco per canto suo non lo guardava neanche se ne stava concentrato sul suo pasto, non scherzava con nessuno, non rideva, non applaudiva, nulla quella sera tutti gli occhi erano puntati su Harry e nessuno avrebbe concentrato il suo interessa altrove. Magari domani.
Non volevo dare nell'occhio ma ero più che certa che nessuno mi avrebbe notata. Draco se ne stava fermo immobile a guardare il fondo del piatto e non potevo sopportarlo. Andare da lui fu una scelta, nonostante il clamore per il ritorno di Harry e il fatto che per quella settimana ero anch'io dei grifondoro, ma nulla poteva farmi cambiare idea perché lui c'era sempre per me, non potevo essere di meno, dovevo prendermi cura di Draco. La mano di Hermione mi aveva afferrato il polso, non faceva male, era sempre molto delicata e la pelle era morbida. Che dolce creatura pensai. Certo migliore di me e dalla mia pelle così bianca e dai miei capelli castano scuro e non dorati come rame dorato come i suoi, io ero una campagnola e figlia del male, lei una vittima della guerra e migliore amica del salvatore.
"Che succede?" Mi aveva chiesto preoccupata.
"Nulla, volevo solo andare...." Dissi indicando Draco.
"Oh tesoro, non è il caso. In un momento come questo bisogna tenersi un po' in disparte dagli altri" Ammise gentilmente, nonostante le sue parole non mi piacevano, erano buone. Dagli altri...cioè Draco? O i serpeverde? O da chiunque non apparteneva ai grifondoro al momento.
"Intendi come altri Draco?" Chiesi perché non mi sarei data pace.
"Vedi la diatriba che separa le nostre casate, non ha smesso di esistere dopo la guerra, forse non siamo migliorati. Ma questo è un momento gioioso e dovremmo gioirne, potrebbe essere un modo adeguato per dimostrare che tu sei diversa, non sei cattiva. Forse l'arrivo di Harry può permetterti di integrarti" Mi guardava e in quei suoi occhi non vedevo cattiveria, nonostante di fatto stesse parlando di qualcosa per me inaccettabile. Non volevo sfruttare nessuna situazione, persino quella del ritorno del prediletto, non volevo che la mia accettazione ad Hogwarts dipendesse da lui. Volevo essere accettata e basta! Una normale. "Potresti presentarti ad Harry davanti a tutti sarebbe un bel gesto" Mi chiesi cosa sarebbe successo se non lo avessi fatto. Se non lo saluterei, dopo questa richiesta persino Hemione mi crederebbe cattiva. Non mi sarebbe rimasto che Draco o forse neanche lui con il passar del tempo l'avrebbe creduto. Forse sarei diventata la migliore amica di Mirtilla mal contenta e avrei fatto di quel bagno la mia tana. Gli spiriti non avevano pregiudizi per loro sei carne che si muove.
Non ero mai stata molto testarda, ma l'aiuto di Draco mi stavano facendo cambiare, le sue parole mi facevano sempre più comprendere quanto valevo, non ero brutta e sicuramente avrei fatto grandi cose, non valevo meno degli altri e in quel caso mi convinsi di non valere meno delle parole di Hermione dirigendomi verso Draco. Harry era tornato all'improvviso da chi sa dove, senza accogliermi ne presentarsi, da una buona mano e da quello che aveva mostrato di essere negli anni avrebbe dovuto farlo. Doveva venire lui da me, io non gli avevo fatto alcun torto.
"Ehi" Suonai calma. Draco sembrava abbattuto. Conoscevo i serpeverde, Draco mi aveva presentata a tutti e qualche sera mi aveva persino invitata a stare con loro, o a qualche festa illecita. Non li infastidivo anzi stavo simpatica a tutti. Loro mi sorridevano e io nei loro occhi non vedevo crudeltà, almeno se la vedevo condividevo il loro sdegno almeno non nascondevano nulla. Tutti mi salutarono e ricambiai. Accarezzavo i suoi capelli, non c'era malizia, solo cura.
"Lo sai di non essergli di meno" Lui mi guardava, speranzoso, cercava le giuste parole uscire dalle mie labbra; le avevo perché avrei detto tutto quello che voleva sentirsi dire. Anche l'impensabile, qualsiasi cosa. Ero devota a Draco? Si! Perché? Perché lui lo era stato con me! "Non vali meno di Harry" Cercai di convincerlo con lo sguardo affermativo, come quando si parla ad un cucciolo o ad un bambino, cerchi di spiegarti con calma e serenità. Lui sbuffava sonoramente, si prendeva gioco di me, l'avevo già convinto. Draco era il mio cucciolo.
"Ma guardalo! Forse per te ma per chiunque altro in questa stanza io valgo molto meno di lui" Sorrise guardando il suo amico alla sua destra. Questo sbuffava anche lui, ma poi si dimostrò complice.
"Amico per me vali di più" Ammise dopo avergli dato una gomitata sul fianco al biondo.
"Io.. e il tuo amico non ti bastiamo?" Chiesi quasi delusa. Volevo che si sentisse anche in minima parte in colpa per aver sminuito il nostro credere in lui. Lui colse al volo le mie parole, era così perspicace e astuto da lasciarmi sempre a bocca aperta. Un bacio un singolo bacio davanti a tutti, mi aveva afferrato le guance e la sua mano destra sfiorava le mie labbra poi aveva concluso il gesto premendo le sue labbra sulle mie. Era quello che volevo? Si.
Qualcuno sorrideva, altri parottolavano alle nostre spalle, avevamo gli occhi di tutti addosso. Solo la figlia di Signore oscuro che bacia il mezzo-traditore Draco avrebbe potuto dare scalpore come l'arrivo di Harry. Eravamo di nuovo al centro dell'attenzione, di nuovo sulla bocca di tutti. Avrei potuto far scattare il segnale antincendio, solo per farli scappare tutti e poter continuare a baciare Draco e le sue labbra così soffici. Perché mai uno come lui, così in parte disprezzato da tutti dovrebbe essere così soffice e liscio.
"Amico mi merito anch'io un bacino" Decantò l'amico sporgendosi verso di noi e facendo sorridere chiunque aveva al fianco.
"Hermione e qualsiasi altro individuo ci sta guardando, tranne Ron che parla con Harry che ci stava guardando, quindi alla fine e come se ci stesse guardando anche lui" Disse ironico Draco, guardando ognuno dalle mie spalle. " Che t'importa, lasciali invidiarci" Continuai per calmarlo e fingere che andava tutto bene.
Prima di lasciarmi entrare nella casata dei grifondoro a notte inoltrata, Draco mi confessò i suoi sentimenti, anche se ormai era alquanto scontato. E quando gli ricordai questo, lui sorrise e mi disse che voleva fare le cose per bene con me. Prima di lasciarmi mi baciò e io ricambiai, era carino quando improvvisava perché era timido e io sembravo coglierlo come un fiore. "Non sarà facile per te vivere con loro, mi dispiace sono stato frettoloso, avrei potuto aspettare non volevo metterti nei guai"
"Nessuno problema, io sarò una serpe, devo solo resistere" Lo lasciai.
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Winny Coop Riddle. La figlia del male H.P.
FanfictionTutto a tema Harry Potter. ⚯ 9¾ △⃒⃘ Winny era la figlia del male, lei aveva accettato di essere la figlia di Tom Riddle. Ma si sentiva sempre sola, conosceva il sapore amaro de...