Ben presto il test di gravidanza avrebbe confermato le mie idee.
Ero incinta. Sapevo di essere totalmente inesperta o incapace nel fare la madre. Lilith per un motivo o un altro a via di spiarmi aveva compreso l'accaduto. Il suo essere contrariata mi irritava. Voleva che eliminassi quel piccolo problema. O almeno così rispose una di quelle sere. Non volevo. Io avrei tenuto quella creatura ad ogni costo. Non puoi ti aspettano grandi avventure aveva rintonato sicura.
D'improvviso tutto divenne più veloce, non importava altro che quel pensiero.
Dirlo a Draco era quasi impossibile. Lui non sopportava i bambini, cioè li voleva, ma per un futuro molto lontano dal prossimo. Ma io ne aspettavo uno suo in quel preciso momento. Ogni qual volta provassi ad aprire il discorso, lui bighellonava come uno stupido mentre i suoi genitori escludevano categoricamente la possibilità di tenerlo nel caso succedesse in quel periodo, era troppo presto dicevano. Draco ascoltava ogni loro parere e annuiva quando contrariati l'idea di avere un nipote li rabbrividiva. Non potevo dirglielo. Mi avrebbero sicuramente convinta a farlo, ma non volevo.
Sentirmi sola non era mai stato un problema fin a quel momento. Così scelsi la via più semplice. Non digli nulla, sarei scomparsa nel nulla, dissolta. Preferivo perdere ogni cosa pur di non perdere quel bambino. Avrei fatto di tutto. Fu allora che compresi di sentirmi già mamma ancor prima di darlo alla luce. Parte di me lo sentiva, nonostante era ancora un piccolo bocciolo dentro di me.
Provai persino a parlare con la preside, accennandole la situazione, ma anche lei non aveva dei giusti rimedi. La verità era che parte di me sapeva già bene cosa fare. Prima che il pancione sarebbe cresciuto dovevo esser ben lontana da Hogwarts. L'idea di tornare da mio zio e mia madre Diana con un figlio in grembo mi dava la nausea, perché nonostante erano delle brave persone il loro ragionamento sulla questione era all'antica e avrebbero costretto Draco a sposarmi. Non sarebbe mai stato accettato come me, non volevo che quel piccolo bambino avesse la mia stessa sorte e non volevo che crescesse lontano da me. Era mia responsabilità, dovevo prendermene cura ad ogni costo.
Harry mi veniva sempre dietro chiedendomi cosa mi stesse accadendo, destava molto sospetto perché non si nascondeva più. Voleva sentirselo dire, voleva che gli dicessi la verità in faccia. Persino Draco era dubbioso e continuava a stressarmi sul motivo dell'opprimente presenza di Harry nella mia vita. Lui era buono e avrebbe capito, così avevo chiesto a Floris che ormai sapeva tutto di darci qualche ora libera. Io e Harry. Convinsi Harry a portarmi in quel luogo segreto.
"Ancora te lo ricordi?" Chiese arricciando il naso. Dovevo dirglielo.
"Non potevo dimenticare" Risposi veritiera. Gli avrei detto ogni verità perché ben presto non l'avrei più rivisto. Ero convinta persino mentre lo pensavo.
"Allora ti piace?" Chiese euforico una volta arrivati al posto. Non era un posto fuori dal comune, era semplice ma proprio per questo meraviglioso. C'era di tutto, un ruscello con qualche pesce dentro, acqua cristallina, da lontano si vedeva la pianura, il verde ci sommergeva tanto da farmi dimenticare di qualsiasi cosa.
"Qui puoi urlare se vuoi, o puoi piangere se preferisci. Quelle notti in cui esco vengo qui, quando sono inquieto e non riesco a dormire questo posto è l'unico modo per farmi rilassare e calmare" Ammise guardando in lontananza l'orizzonte.
"E' molto bello" Risposi guardando lui perché di orizzonti ne avrei potuti vedere altri migliaia in tutta la mia vita, ma di momenti così mi sarei dovuta accontentare di quell'unico e solo.
"Allora?" Chiese lasciandomi intuire a cosa alludeva. "Che ti sta capitando?"
"Sono incinta Harry"
Il suo respiro era diventato pesante. Fece solo una singola smorfia con le labbra. Aveva già capito tutto come immaginavo.
"Draco?" Chiese senza mai guardarmi, come a volermi tranquillizzare che quel discorso sarebbe rimasto lì in quel posto senza alcun legame a suggellarlo. Un segreto raccolto dall'aria, dalle nuvole, dalla terra fertile e da tutte quelle cose che ci circondavano, ma non da noi direttamente.
Annui. Lui fece un'altra smorfia. "Vuoi che ti aiuti per qualsiasi cosa tu abbia scelto di fare?" Chiese gentilmente. La delusione era palese sul suo viso.
"No!"
"Hai già scelto?" Chiese consapevole. Come se riuscisse a leggermi nell'animo. "Sei sicura?" Ripetete guardandomi quella volta.
"Si sono sicura!" Avrei voluto urlargli di fare qualcosa perché quella sarebbe stata l'ultima.
"Posso metterti a disposizione la casa dei miei se ...mai tu avessi bisogno" Continuò quasi al dissuadermi dal commettere l'atto che sicuramente stava prevedendo io commettessi. Mi conosceva così bene in così poco tempo da stupirmi giorno dopo giorno. Negai solo con il capo.
Un silenzio glaciale rabbrividì entrambi. La sua pelle era arricciata dal leggero freddo o dalle sensazioni dentro di lui. "Vuoi davvero lasciare tutto? Come farai?" Confermò che aveva capito con precisione come pensassi.
Annui ancora. Si buttò all'indietro sull'erba sospirando pesantemente.
"Non ci provare Harry, non farlo. Ho i miei metodi" Cercai di fermare le sue parole di dissenso. Anch'io avevo imparato a conoscerlo.
"Ormai hai deciso. Sarebbe inutile" Espresse guardando dritto a sé, verso un sole ormai assente. Alzai gli occhi qualche stellina brillava. Mi convinsi che sarebbe stata l'ultima e mi sarei potuta permettere di peccare solo per quell'ultima volta.
Sedermi vicino al suo corpo fu come un'urgenza impellente era il momento di liberarmi di ogni peso.
"Mi era piaciuto baciarti e l'avrei fatto ancora e ancora" Non importava cosa avrebbe pensato di me.
"Non dirmi addio in questo modo Riddle" Pronunciò arrabbiato puntandomi un dito contro. "Non puoi, non te lo permetto" Rispose incisivo.
"Come allora?" Chiesi come una babbea stringendo le gambe al petto. Ero allo stremo delle forze, vomitavo tanto e le nausee erano forti, ma la sera tutto era calmo.
Le sue mani circondarono il mio volto e lentamente le sue labbra poggiarono sulle mie. Tutto così naturale. Questa volta era diverso, era vero, era condiviso, bastò poco che il tutto si tramutò in passione pura. Quello era il nostro addio o almeno era quello che credevo.
"Dimmi cosa desideri più di ogni altra cosa?" Chiesi una volta che su quell'erba, nascosti da tutti ogni nostra fantasia era stata compiuta. "Dimmi la verità!" Pronunciai ancora scossa, ma senza alcun rimorso. Gli avevo detto addio soddisfacendolo e facendomi soddisfare a mia volta. Avrei fatto qualsiasi cosa per Draco, ma quella volta era solo per me. Lo volevo più di quanto aveva creduto in precedenza, me ne resi conto durante l'atto, mentre mi sfiorava o parte di lui diventava anche parte di me.
"Vorrei portarti su una stella, dove sei solo Winny e io solo l'Harry un po' impacciato, da lì salutare i noi di qui, ormai lasciati indietro e con una moina sul viso baciarti"
Quella fu l'ultima volta che vidi Harry Potter, o almeno l'ultima prima della mia sparizione.
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Winny Coop Riddle. La figlia del male H.P.
FanfictionTutto a tema Harry Potter. ⚯ 9¾ △⃒⃘ Winny era la figlia del male, lei aveva accettato di essere la figlia di Tom Riddle. Ma si sentiva sempre sola, conosceva il sapore amaro de...