Capitolo tre: la partita di Quidditch

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*Salto temporale al quarto anno*

"Emily sbrigati, è solo una partita di quidditch!" sento Hermione chiamarmi dalla sala comune.

"Non è solo una partita Herm! Non se in questa partita gioca la tua migliore amica per la prima volta" dico scendendo in sala comune. Già, Ginny oggi giocherà per la prima volta come cacciatrice. Non vedo l'ora di vederla.

"Infatti è per la tua migliore amica che ti sei vestita in questo modo eh? Non per il capitano della nostra squadra? Non per un certo Oliver Baston per cui hai una cotta da quando hai messo piede in questa scuola?" mi risponde ridacchiando.

"Shhh Hermione! Qualcuno potrebbe sentirci!" le dico mentre corriamo nei corridoi verso il campo da Quidditch.

"OH. MIO. DIO. RON! CHI È IL PREFETTO GRIFONDORO PERFETTO CHE CI HA ACCOMPAGNATO IN SALA COMUNE?" sento la voce di Ron che imita la mia voce e mi fa rievocare il ricordo di una me 11enne con gli ormoni a palla per Oliver Baston, il prefetto grifondoro perfetto. Beh, effettivamente da quel momento la situazione non è cambiata molto, ma non posso ammetterlo davanti a Ron.

"Idiota" gli dico ridacchiando e lo spingo mentre arriviamo a sederci sugli spalti.

La partita sta per iniziare, sento la telecronaca poco parziale di Lee Jordan e i rimproveri da parte della McGrannitt seduta vicino a lui. Guardo verso il campo e faccio l'occhiolino a Harry e sorrido a Ginny. Subito dopo sposto i miei occhi su Baston vicino ai tre anelli, dove sono sicura che rimarranno per tutta la durata della partita.

"Magari prova anche a seguire la partita oltre che fissare ininterrottamente il portiere" mi sussurra Hermione mentre ridacchia.

"Farai anche tu la stessa cosa quando Ron deciderà di fare il provino come cacciatore... Cavolo! Questo non dovevo dirtelo! Ti prego Hermione, non dire a Ron che te l'ho detto! Voleva che fosse una sorpresa!" le dico implorandola. Fortunatamente Ron è tanto preso dalla partita che non ha sentito nulla. Hermione è rimasta talmente sconvolta che si limita ad annuire. So che non lo dirà a Ron, di lei mi fido.

La partita inizia e, come previsto, i miei occhi restano fissi sul capitano, Oliver Baston. Ron ha ragione, dal primo istante in cui l'ho visto mi sono presa una cotta per lui. A quei tempi era al quarto anno e frequentava una ragazza, Penelope Light. Poi si sono lasciati, delle voci dicevano che lui l'aveva tradita con la sua migliore amica. Dopo di lei non ha più avuto una relazione fissa, l'ho visto più volte baciare delle ragazze: Romilda Vane, Katie Bell, Alicia Spinnett, Susan Blake, Hannah Abbott e persino Pansy Parkinson.

So di non avere nessuna speranza con lui. Le uniche volte che gli ho rivolto la parola sono state per salutarlo o per chiedergli delle informazioni su cose varie... Informazioni che, diciamolo sinceramente, non mi interessavano affatto.

La partita termina dopo un'oretta circa con Harry che prende il boccino. Il vero eroe di questa partita però non è stato il carissimo Potter, bensì Baston. L'ultima parata che ha fatto, quando eravamo in parità, è stata fantastica. Ha percorso quasi mezzo campo da Quidditch per afferrare quella pluffa e appena ci è riuscito si sono levate urla di approvazione e di lode da parte dei Grifondoro e urla di rabbia e delusione da parte dei Tassorosso.

Dopo la partita vedo Ron ed Hermione che si allontanano per andare da Harry che nel frattempo è uscito dagli spogliatoi insieme al resto della squadra. Penso però che Ginny sia ancora lì dentro, non l'ho vista accanto ad Harry. Decido di andare a cercarla per congratularmi con lei. È stata davvero brava, ha segnato tre gol.

"Ginny! Dove sei?" dico entrando negli spogliatoi di Grifondoro. Strano, non ho visto nessuna separazione maschi-femmine.

"La tua amica non c'è" dice una voce alle mie spalle che conosco fin troppo bene. Lui. Mi giro e lo vedo con addosso soltanto un asciugamano annodato in vita, i capelli e il petto ancora bagnati dall'acqua della doccia. Cerco di stare calma davanti a quella visione e di spostare i miei occhi dal suo corpo.

"C'è invece, lasciala in pace Oliver" dice Ginny uscendo dal bagno dopo essersi lavata e vestita.

"Non sono io quello che sta fissando il suo corpo con gli occhi a cuoricino" risponde lui facendomi un occhiolino abbastanza provocante. Ginny lo spinge leggermente, poi mi prende un polso e mi trascina fuori dagli spogliatoi.

"Si può sapere che ti prende? Ti avevo detto di aspettarmi fuori dagli spogliatoi! Sapevo che sarebbe successa una cosa del genere, lui non aspettava altro!" mi rimprovera Ginny.

"Scusa ma non ti avevo vista uscire, sai volevo congratularmi con la mia migliore amica per la partita e... Aspetta, cosa significa che lui non aspettava altro?" le dico sgranando gli occhi.

"Oh cavolo! Dimentica quello che ho detto okay?" dice Ginny visibilmente imbarazzata.

"TU GLI HAI DETTO CHE HO UNA COTTA PER LUI?"

"Ma sei impazzita! Non lo farei mai e lo sai! Però Emily, tutti si sono accorti di come lo guardi, di come cerchi sempre una scusa per avvicinarti a lui e per parlargli anche della cosa più stupida! Tutti si sono accorti che hai una cotta per lui dalla prima volta che hai incrociato il suo sguardo! Anche lui se n'è accorto, ma non ti ha mai detto niente per non metterti in imbarazzo davanti a tutti! In realtà mi stupisco del fatto che lui non l'abbia fatto... Altre volte si è preso gioco delle ragazze che si sono innamorate di lui" dice con un tono di voce più basso per non farsi sentire dagli altri mentre torniamo in sala comune per festeggiare la vittoria.

"Beh l'ha appena fatto" riesco a rispondere soltanto.

"Non c'era nessuno negli spogliatoi adesso Emily. Aveva voglia di provocarti e ha aspettato il momento migliore per farlo, voi due da soli. Certo, c'ero anche io in bagno e lui lo sapeva, sapeva che davanti a lui in quello stato non saresti stata capace di dire una sola parola e ha voluto che ci fossi anche io pronta per salvarti dall'imbarazzo" dice Ginny e io non riesco a comprendere tutto perfettamente.

"Ma... Aspetta, questo te l'ha detto lui?"

"Certo che no Emily! Ti sembro la migliore amica del capitano?! Durante gli allenamenti però ho imparato a conoscerlo e ad avere un po' di confidenza con lui e ho capito che prima o poi avrebbe cercato di provocarti, ti guardava sempre quando venivi a vedere gli allenamenti, aveva capito che eri presa da lui, è un ragazzo intelligente e poi... Non ci vuole molto per capirlo, anche Ron l'ha capito subito" mi risponde e io mi limito ad annuire. Entriamo in sala comune e vediamo tutti festeggiare per la vittoria.

La mia testa però è piena di mille pensieri. Cosa significa tutto questo? Baston mi provocherà ancora? Mi rivolgerà la parola di sua spontanea volontà? HO UNA POSSIBILITÀ CON IL PREFETTO GRIFONDORO PERFETTO?

La ragazza del capitano || Oliver Baston Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora