"Wingardium leviosa!" sento Ron gridare dal giardino sotto la terrazza da cui è precipitato Oliver.
Ho paura di guardare, paura che Ron non sia arrivato in tempo a fare l'incantesimo, ha sempre sbagliato a pronunciare la formula. Non so se ha ha usato l'incantesimo giusto, forse ce n'erano di più adatti... Ho paura che l'incantesimo non sia riuscito, ho paura di perdere Oliver.
"EMILY!" sento Ron gridare e decido di sporgermi. Vedo Oliver a terra, sembra tutto intero, ma non si muove. Esco dalla vecchia aula e faccio le scale correndo, sperando che non cambino da un momento all'altro facendomi perdere tempo.
Dopo essere quasi caduta nel vuoto due volte per colpa delle scale, arrivo in giardino dove vedo Ron addosso a Oliver e Madama Chips che nel frattempo è venuta in soccorso. Una folla di studenti si avvicina per vedere cosa è successo mentre io inizio a piangere silenziosamente tra le braccia di Ron. Se Oliver è ancora vivo è solo grazie a lui.
Viene trasportato in infermeria dove Madama Chips inizia a dargli delle pozioni per curarlo. Dice che al momento è privo di sensi ma il cuore batte e il respiro è regolare.
Decido di restare accanto a lui per un po' mentre Fred e George gli portano un po' di cibo e dei vestiti puliti. I suoi erano sporchi del fango del terreno su cui è caduto.
Per l'ora di cena decido di andare in sala grande, l'aria dell'infermeria mi stava facendo soffocare e la vista di Oliver in quel letto non aiutava.
"Non si è ancora svegliato?" chiede Ron mentre mi passa il suo piatto già pieno di cibo. Questa si che è una dimostrazione di affetto.
Faccio cenno di no con la testa e prendo un pezzo di pane dal suo piatto. Non ho molta fame ma penso sia normale.
"Ron... Credo sia colpa mia" riesco a dire dopo aver bevuto un bicchiere d'acqua.
"Perché dovrebbe essere colpa tua?"
"Stavamo discutendo, gli ho detto che per colpa sua ero stata male, lui ha iniziato a sentirsi poco bene, gli girava la testa, ha iniziato a barcollare e poi... E poi è caduto sotto" dico mentre inizio a piangere. Analizzare quello che è successo mi fa sentire tremendamente in colpa.
"Ehi Ellis, non è colpa tua okay? Tu gli stavi confessando i tuoi sentimenti, lui forse si è sentito in colpa per quello che ha fatto e ha iniziato a sentirsi poco bene... Può essere anche che si sia sentito male per altro" azzarda Ron mentre mi mette un braccio attorno alle spalle. Bevo un bicchiere di succo di zucca e poi decido di tornare in infermeria. Ron ha deciso di accompagnarmi e di restare un po' con lui.
Nel corridoio sento delle voci provenire dall'infermeria, mi avvicino per sentire meglio e distinguo le voci di Oliver e dei gemelli. Faccio per entrare ma Ron mi blocca prendendomi il braccio. Vuole origliare.
"Non puoi lasciarla Oliver! È stata malissimo per te!" sento la voce di Fred che sovrasta le altre.
"Te ne sei andato senza dirle nulla, sei tornato perché ti mancava e adesso vuoi ignorarla solo perché non vuoi affezionarti a lei!" continua George.
"Non capite?! Sono già affezionato a lei! Non posso permettermelo! Ho rischiato la vita!" lo sento parlare a voce alta. Cerca di urlare ma è debole.
Decido di entrare, apro piano la porta mentre Ron mi prende la mano.
"Elle" dice semplicemente appena mi vede.
"No, niente Elle. D'ora in poi per te sarò Emily Ellis, non ti lascerò giocare con i miei sentimenti" dico con voce convinta anche se dentro sto soffrendo.
"Lei non è come le altre, non riuscirai a rimpiazzarla" dice Ron e subito dopo mi mette un braccio attorno alle spalle e mi porta fuori dall'infermeria, prima che io possa scoppiare a piangere davanti a Oliver.
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La ragazza del capitano || Oliver Baston
FanfictionEmily Ellis, ragazza di 15 anni che frequenta il quarto anno a Hogwarts. Innamorata di Oliver Baston da quando ne aveva 11, non ha mai avuto nessuna possibilità con lui, capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro. Cosa succederà quando il ca...