Capitolo ventuno: la festa

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"Sei bellissima Emily" mi dice Ginny non appena indosso il vestito per la festa di Oliver. Ho deciso di acquistarne uno rosso con i brillantini, aderente sopra e ampio sotto.

"Anche tu Ginny" le dico guardando il suo vestito verde acqua. Le sta davvero bene.

"E io no?!" dice Hermione nel suo vestito blu pervinca mentre esce dal bagno e noi le facciamo i complimenti. Ci stiamo tutte preparando, la festa inizierà tra un'ora circa.

"Ragazze mi aiutate ad allacciare la zip?!" chiede Lavanda nel suo vestito lilla.

"Faccio io" risponde Calì nel suo vestito viola prugna.

A noi si aggiunge anche Luna con il suo vestito rosa chiaro, ci sistemiamo i capelli e il trucco tutte insieme e poi scendiamo in sala comune, dove troviamo i nostri cavalieri che ci attendono. Ron e Neville si asciugano sui pantaloni le mani sudate e Harry, Seamus e Dean sono rimasti incantati dalla bellezza di Ginny, Calì e Lavanda. Solo Oliver ha fatto un passo avanti verso di me per prendermi la mano e lasciarmi baciare quel suo sorriso meraviglioso. È bellissimo, ha addosso un completo nero e una cravatta rossa.

"È come se fosse un ballo della scuola, sono invitati praticamente tutti" dice Ginny mentre ci incamminiamo verso il campo di Quidditch, dove ovviamente si svolgerà la festa.

"Sai che al capitano piace fare le cose in grande... Questo per lui è un giorno importante" rispondo prendendo la mano di Oliver.

Arriviamo al campo di Quidditch in anticipo, ci sono solo la famiglia di Oliver e i professori che stanno parlando tra di loro. Ha una famiglia meravigliosa che mi presenta subito.

"Mamma, papà, lei è la mia ragazza, Emily Ellis" dice presentandomi ai suoi genitori.

"Piacere di conoscerti cara" dice sua madre stringendomi la mano e rivolgendomi un gran sorriso.

"I tuoi genitori cosa fanno? Sono maghi spero" dice suo padre con tono abbastanza autoritario.

"Papà! Non sono domande da fare" dice Oliver, che conosce bene le origini della mia famiglia.

"Non preoccuparti Bas... Mia madre lavora al Ministero della Magia, Ufficio per la cooperazione magica internazionale" inizio a dire un po' timidamente.

"E tuo padre?" continua lui severamente.

"Mio padre è un babbano, lavora nel settore dell'informatica" rispondo a testa alta. Non ho mai avuto problemi a parlare dei miei genitori, sono fiera di essere così come sono, anche se so che in molti criticano le mie origini. Quando ero un po' più piccolina ho ricevuto insulti abbastanza pesanti dai purosangue o da chi si fingeva tale, ma non ho mai pensato di essere una strega di serie B o di non meritarmi di studiare ad Hogwarts come in molti mi hanno detto.

"Un babbano?" ripete il padre di Oliver.

"Si, un babbano" rispondo sempre a testa alta.

"C'è qualche problema papà?" dice Oliver con tono infastidito.

"No Oliver, nessun problema" dice mentre mi rivolge un sorriso forzato.

"Andiamo Elle" mi dice Oliver prendendomi la mano. "Lascialo perdere, ha troppi pregiudizi ma sono sicuro che appena ti conoscerà si renderà conto della ragazza magnifica e stupenda che sei" mi dice dandomi un bacio sulla fronte.

"E se non dovesse essere così?" gli chiedo timidamente.

"Non mi interessa... Io voglio te, voglio stare con te e solo con te, nessun'altra" mi dice guardandomi negli occhi. Sorrido come un'idiota mentre lui arrossisce.
"L'ho detto a voce alta vero?!" mi dice ridacchiando.

"Si Bas" rispondo con un sorriso. "Anche io voglio stare con te, non ho paura del giudizio di tuo padre, non rinunceremo a noi"

"Non ho intenzione di lasciarti andare Elle"

La ragazza del capitano || Oliver Baston Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora