Capitolo quattro: al lago nero

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"Okay Emily, torna in te stessa. Non risponderai alle provocazioni di Baston, non sarai 'una delle tante'. Tu sei una ragazza che merita molto di più di questo" dico guardandomi allo specchio con tono convinto. Sto cercando di convincermi delle mie stesse parole e, forse, dico forse, ci sto riuscendo. Non voglio essere una delle tante ragazze che Oliver Baston ha baciato, una di quelle che Fred e George definirebbero 'un'altra con gli ormoni a mille per il capitano, che farebbe di tutto pur di essere vista in corridoio con lui'. Ho una dignità, non voglio essere questo. E poi, non credo che a Oliver Baston importi realmente di me. Ho solo 15 anni, lui quasi 18...

"EMILYYYYYYY TI STO ASPETTANDOOOO" sento la voce di Ron urlare dalle scale del nostro dormitorio. Non lo sopporto. Mi ha chiesto di passare del tempo con lui perché si sentiva solo, Harry e Ginny dopo l'allenamento di Quidditch hanno deciso di andare a Hogsmeade a fare una passeggiata mentre Hermione è andata dalla sua famiglia per un weekend.

"Ricordami perché sei il mio migliore amico" gli chiedo mentre lo raggiungo in sala comune.

"Perché sono carino e adorabile?!" mi risponde facendo gli occhi dolci.

"Si Ron, convinto tu" gli rispondo ridacchiando.

"Quindiiiii? Che si fa oggi?" mi chiede prendendomi la mano.

"Ron, mi hai chiesto tu di vederci, pensavo avessi organizzato qualcosa! Non ho neanche potuto guardare l'allenamento di Quidditch dei Grifondoro per prepararmi per uscire con te".

"Invece lo sapevi che non avrei organizzato niente e ti avrei semplicemente costretta a stare con me" mi risponde mentre usciamo in giardino. Camminiamo per un po' parlando del più e del meno fino ad arrivare al lago nero dove ci sediamo per ammirare il panorama.

"C'è davvero un bel panorama" dice Ron mentre si sdraia sul terreno umido.

"Si Ron, proprio un bel panorama" gli rispondo ridacchiando mentre mi sdraio accanto a lui. Sento qualcuno camminare dietro di noi, apro gli occhi e mi giro per vedere chi sia e vedo proprio Oliver Baston.

"Un bellissimo panorama eh Emily?!" mi sussurra Ron all'orecchio ridendo.

"Zitto idiota"

"Ellis!" sento Oliver chiamarmi mentre viene verso di noi.

"Che vuoi Baston?" prende la parola Ron con tono abbastanza pesante. È sempre stato geloso di lui, delle sue capacità nel Quidditch e delle mille ragazze che ha sempre attorno.

"Parlare con Emily" risponde Oliver con tono più tranquillo.

"È impegnata" risponde Ron mentre Oliver si siede prepotentemente accanto a me.

"Posso parlare benissimo da sola Ron, ma grazie" gli dico e lui si offende. Sa che ho una cotta per Oliver, potrebbe lasciarmi parlare con lui ma so che lo fa solo perché ha paura di quello che potrebbe farmi. Guardo il mio migliore amico negli occhi e lui capisce che voglio che mi dia la possibilità di parlare con Oliver.

"Chiamami per qualunque cosa okay?" mi dice alzandosi e dandomi un bacio sulla testa. Mi accorgo che mentre cammina verso il castello si gira a fissare Oliver per controllarlo, fino a quando non lo vedo più. Penso perché è andato troppo lontano, o forse sta semplicemente spiando e origliando da qualche parte. Ecco, questa opzione penso sia la più probabile.

"Allora Baston, di cosa vuoi parlarmi?" gli chiedo mentre strofino le mie mani sudate sui jeans.

"Oggi non sei venuta all'allenamento" mi dice tenendo lo sguardo fisso sul lago nero. Cosa ha appena detto?

"Cosa?" riesco a dire semplicemente.

"Non sei venuta all'allenamento" ripete. "Non te ne sei mai persa uno da quando hai messo piede a Hogwarts".

"Ti... Ti importa che io ci sia?" gli chiedo. Che stupida! Come puoi pensare che a Oliver Baston importi se tu sei lì sugli spalti a guardarlo! Beh è stato lui ad iniziare la conversazione... È vero che non mi sono mai persa un allenamento di Quidditch, era l'unica occasione che avevo per vederlo nella sua forma migliore.

"Cosa?" mi dice spostando lo sguardo su di me.

"Niente... Lascia stare" gli rispondo distogliendo lo sguardo.

"S-si, m-mi importa" lo sento dire dopo qualche secondo a bassa voce balbettando. Sorrido timidamente continuando a guardare il lago.

"Domani, campo di Quidditch, ore 18:00, vieni".

La ragazza del capitano || Oliver Baston Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora