"Ottima festa capitano" dice un ragazzo di Grifondoro stringendo la mano a Oliver. La festa sta per finire e man mano se ne stanno andando tutti. È stata davvero bellissima, lui era bellissimo. Abbiamo ballato quasi tutto il tempo, ha spento le candeline, ha aperto i regali (compresi i miei cento bigliettini) e appena li ha visti si è commosso.
"Piaciuto il regalo?!" gli chiedo dopo che vanno via un po' di persone.
"È stupendo" mi dice guardando il bracciale che gli ho regalato. Ci sono tutti i simboli del Quidditch: la scopa, la pluffa, il boccino, i bolidi, le mazze e i tre anelli.
"Ma tu di più" continua a dirmi e poi mi bacia.
"Tu non puoi stare con lei!" urla il padre di Oliver mentre viene verso di noi e spinge suo figlio lontano da me.
"Io voglio stare con lei e non sarai di certo tu ad impedirmelo!" ribatte Oliver spingendo indietro suo padre.
"Perché è così importante per te? Perché proprio lei?" chiede suo padre, sempre con tono di voce alto. Le poche persone che sono rimaste nel campo ci stanno fissando.
"PERCHÉ IO LA AMO! E non so perché proprio lei, è successo e basta!" urla Oliver guardando prima suo padre e poi me.
"Si Elle, ti amo. Non te l'ho mai detto ma ti amo. Il mio cuore lo sapeva già da tempo ma la mia testa se n'è resa conto solo poco fa... Quando ti ho visto con quel vestito rosso e con quel sorriso che ti ha sempre contraddistinto... Sei tu Elle, sei sempre stata tu" mi dice con voce dolce mentre viene verso di me e prende le mie mani tra le sue.
"Bas..." sussurro, incapace di pensare a qualsiasi cosa.
"Anch'io ti amo" rispondo e subito dopo le nostre labbra si avvicinano fino a scontrarsi in un bacio passionale. Provo le stesse sensazioni del nostro primo bacio, nella vasca del bagno dei prefetti, con il suo profumo addosso e le sue parole d'amore nel mio cuore.
"La ami davvero?" dice suo padre, avvicinandosi a noi non appena ci stacchiamo. Oliver annuisce e si asciuga in fretta una lacrima dal volto.
"Come hai fatto a farti amare da mio figlio in così poco tempo? Io ci provo da una vita e non ci sono mai riuscito" dice suo padre, con tono serio e triste, lasciandoci senza parole.
"Che dici papà? Senza di te non sarei quello che sono adesso, un ragazzo con dei sogni e degli obiettivi, consapevole di avere una famiglia che mi vuole bene e una ragazza a cui regalerei la luna se potessi" risponde Oliver mentre sul viso di suo padre spunta un leggero sorriso.
"Ti ci porterò a vederla, la luna, un giorno" mi sussurra all'orecchio Oliver, dopo aver abbracciato suo padre.
"Comunque benvenuta in famiglia Emily, non avevo mai visto mio figlio così felice" dice poi con un sorriso, che capisco essere sincero.
"Grazie signor Baston" rispondo semplicemente ricambiando il sorriso.
Adesso sono davvero felice.
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La ragazza del capitano || Oliver Baston
FanfictionEmily Ellis, ragazza di 15 anni che frequenta il quarto anno a Hogwarts. Innamorata di Oliver Baston da quando ne aveva 11, non ha mai avuto nessuna possibilità con lui, capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro. Cosa succederà quando il ca...