Capitolo diciotto: cuore e Quidditch

2.5K 103 5
                                    

"Posso entrare?" dico bussando alla porta della camera di Oliver.

"So che sei lì dentro, me l'ha detto Fred" gli dico e subito dopo sento dei passi e la porta aprirsi subito dopo. Entro nella sua camera e noto che il suo letto è disordinato, esattamente come quelli di Fred e George. Non c'è più la coperta dei Falcons, né le foto e i poster alle pareti. Non sembra neanche la sua stanza.

"Perché sei qui?" mi chiede sedendosi sul letto. Ha ancora il pigiama, da due o tre giorni ormai e i suoi capelli sono sporchi.

"Non esci da questa camera da una settimana Bas. Vai a farti una doccia e metti questi" gli dico passandogli una felpa e un paio di pantaloni della tuta. Lui obbedisce senza dire nulla, forse si è reso conto anche lui che è arrivato il momento di darsi una sistemata.

Nel frattempo che lui si fa la doccia, cambio le lenzuola e gli sistemo il letto, mettendo di nuovo la coperta dei Falcons. Poi mi siedo sul letto sistemato e aspetto che lui ritorni.

"Nessuno mi parla più Elle" dice appena ritorna in camera. Si siede sul letto e appoggia la testa sulla mia spalla. "Posso chiamarti Elle, vero?" mi chiede guardandomi negli occhi, ricordando la discussione che abbiamo avuto in infermeria. Annuisco.

"Non posso giocare a Quidditch per un mese, Harry ha preso il mio posto come capitano e Ron come portiere, Angelina invece è tornata come cacciatrice" inizia a dire.

"Fred e George cercano sempre di tirarmi su il morale con le loro assurde invenzioni, non mi hanno lasciato da solo e neanche Lee. Ogni tanto anche Percy viene a chiedermi come sto".

"Lo so Bas, ho chiesto di te a loro" gli rispondo mentre gli accarezzo i capelli ancora bagnati. Profumano di talco e felce.

"Tutte le persone che dicevano di volermi bene, che mi stavano vicino, sono sparite. Non mi rivolgono più la parola, adesso che non posso più giocare a Quidditch e che ho perso la mia popolarità"

"Non hai perso la tua popolarità, hai bisogno di una pausa dal Quidditch. Il tuo corpo ne ha bisogno, la tua mente ne ha bisogno"

"Non ho bisogno di una pausa dal Quidditch! Il Quidditch è l'unica cosa che mi fa stare bene, che mi fa sentire vivo! Il Quidditch è l'unica cosa in cui valgo qualcosa!" mi dice mentre le lacrime iniziano a rigargli il volto.

"No Bas, non dire così" gli dico abbracciandolo. "Sei molto di più del capitano di Quidditch di Grifondoro"

"Non lo so Elle..."

"Per me lo sei. Okay? Sei molto di più di questo" gli dico mettendogli due dita sotto il mento e facendo incontrare i suoi occhi con i miei.

"Mi basta sapere di esserlo per te. Degli altri non mi importa" mi dice in un sussurro. Mi avvicino a lui e gli lascio un leggero bacio sulle labbra.

"Avevi detto che non volevi più tutto questo, che non volevi più stare con me"

"Non ho detto questo Bas. Ho detto che non ti avrei più lasciato giocare con i miei sentimenti"

"Non ho mai giocato con i tuoi sentimenti"

"L'ho capito... E anche se fosse così, ho capito che non sarei in grado di impedirti di giocare... Perché non voglio farlo. Io voglio te, Oliver Baston"

La ragazza del capitano || Oliver Baston Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora