5

54 10 0
                                    

I giorni erano passati veloci lasciando dietro di se il triste ricordo di quella perdita così importante per Taehyung, che si era rifiutato di andare di uscire da quella casa.

Non voleva vedere nessuno, ne sentire le persone fargli le condoglianze per ricordargli che la donna della sua vita fosse passata a miglior vita. No, non ce la faceva e sentiva quelle pareti come l'unico scudo che potesse proteggerlo da sguardi indiscreti e parole taglienti

<Taee, forza svegliati>il suo orecchio venne vezzeggiando da un leggero sussurro mentre delle confortanti braccia lo stringeva in un caldo abbraccio
<Che vuoi kookie? È domenica>gli rispose infastidito lui, risultando anche un po' troppo freddo, cosa che gli fece pentire subito di aver osato pronunciare quelle parole

Al contrario il minore non si arrese e non si fece bloccare da quelle parole dette con freddezza e continuò volendo raggiungere l'obbiettivo che si era prefissato di raggiungere: svegliare Taehyung e farlo uscire di casa

Più facile a dirsi che a farsi in quanto il soggetto in questione non era d'accordo volendo solamente rimanere abbracciato a quelle coperte calde per poi lasciarsi avvolgere da quel delicato e meraviglioso suono che solo il silenzio sapeva dare
<Suu taetae oggi abbiamo un sacco di cose da fare e finché tu non uscirai da questo letto io non smetterò di darti noia>continuò Jungkook sistemandosi a cavalcioni sul suo hyung
<Kook, daai>si lamentò l' altro girandosi a pancia in su per poi portare il suo braccio sinistro a coprire gli occhi

<Dai tu, forza. Muovi il culto e scendi da questo letto, oggi si va in gita>continuò Jungkook dandogli uno schiaffetto sulla coscia che però non suscitò nessuna reazione nell'altro
<hyung..non sei morto vero?>chiese poi abbassandosi leggermente sul volto dell'altro
<Per sfortuna no>sussurrò Taehyung
<Bene, allora alzati>continuò Jungkook continuando a smuovere l'altro per ottenere qualche reazione da lui attraverso il sollettico e alcuni schiaffetti dati qua e là per il suo corpo

Contrariato a quella fastidiosa tortura Taehyung strinse i fianchi di Jungkook e lo trascinò di fianco a sé tenendolo stretto
Quell'improvvisa vicinanza fece arrosire Jungkook ma decise di riprendersi subito, cercando di nascondere agli occhi dell'altro, anche se ancora chiusi, quel rossore vivido sulle sue guance
<Taetae>
<kook>gli rispose Taehyung con fare assonato mentre lo stringeva di più a sé, stringendolo come se fosse un morbido peluche

<voglio portarti in un posto speciale. Quindi: al.za.ti>scandì Jungkook cercando di ridurre quella forte presa che stringeva i suoi fianchi fallendo miserabilmente, incontrando poi gli occhi socchiusi dell'altro
<Un posto speciale?>chiese leggermente incuriosito
<si, è stupendo. Non ci sono edifici, solo qualche piccola giostra abbandonata, non è un posto frequentato e->
<perché non me lo hai detto prima? Dammi qualche minuto che mi do una sciacquata e andiamo>disse scattando giù dal letto per poi posare un delicato bacio fra i capelli morbidi di Jungkook, che abbassò il volto imbarazzato mentre cercava di regolare il suo battito, divenuto stranamente irregolare

Perché il mio cuore batte così veloce? Perché sembra che voglia uscire dal mio petto?

Un'ora dopo..

<quanto manca ancora?>chiese per l'ennesima volta Taehyung, stanco di dover camminare ancora a lungo
<Manca poco Tae, abbi un po' di pazienza>gli rispose Jungkook avvicinandosi ad un cancello di legno per dargli qualche colpo ed aprirlo

<vieni>gli sorrise inoltrandosi all'interno e, dopo un sonoro sbuffo, Taehyung lo seguì all'interno facendo attenzione ai passi che compieva pur di evitare di farsi del male fino a raggiungere Jungkook, il quale si trovava comodamente seduto su una piccola torretta di legno con un'apertura verso l'esterno, dove forse prima uno scivolo prendeva posto

<Vieni, guarda che spettacolo>lo invitò ad accomodarsi di fianco a se mentre ammirava con i suoi occhioni curiosi lo spettacolo che gli si presentava davanti
<Woow>fu questa l'esclamazione che uscì dalle labbra di Taehyung quando vide quella distesa colorata di fiori porsi davanti ai suoi occhi

Gialli, viola, rossi

Avevano mille sfumature, così vive, cosi brillanti che era impossibile non rimanerne incantato
<come hai scoperto questo posto?>chiese Taehyung curioso senza mai staccare gli occhi da quel dipinto meraviglioso creato dalla natura
<Girovagavo da queste parti in giro e poi mi sono imbattuto in quel cancelletto. Forse essere curiosi non fa così male come dicono>gli rispose Jungkook mentre un sorriso fiero si accese sul suo candido volto

<Già..ma troppa porta solo alla morte>

Angolo autrice

Salve meraviglie,
Vi chiedo infinitamente scusa, non so come farmi perdonare per questa discontinuità nell'aggiornamento di questa storia.

Spero veramente che questo capitolo e prometto che mi farò viva più spesso qui.

Detto ciò noi ci vediamo in un prossimo aggiornamento
Love you all💜

life goes onDove le storie prendono vita. Scoprilo ora