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Bussai con insistenza alla porta di legno mentre stringevo fra le mie dite la busta di plastica che conteneva le solite schifezze che avrebbero accompagnato quella semplice serata

<Heey kook>il sorriso di Jimin fu l'accoglienza che ricevetti nel momento in cui la porta venne spalancata
<ciao hyung, spero di non essere in ritardo>dissi elevando la busta per far si che la sua attenzione si posasse su essa
<no, tranquillo. Solo che stasera avremmo un ospite speciale a farci compagnia>

Il piccolo zampettare fra le piastrelle fredde del piccolo appartamento di Jimin si fecero presenti, rivelando la figura della piccola Jein

<Zioo kookie>appena i suoi occhi si posero sulla mia figura si lanciò addosso a me, dove trovò subito appoggio fra le mie braccia,sollevandola per stringermela addosso e riempirla di baci
<ciao amore, non sapevo ci fossi anche tu a casa di zio Jimin>dissi mentre  entravo in casa per permettere al mio amico di poter chiudere quella porta

<è una sorpresa, ho detto ad appa Jimin di non dire nulla. Ti è piaciuta?> i suoi occhi si illuminarono come una notte stellata sciogliendomi il cuore come un cioccolatino d'estate
<Certo che mi è piaciuta, è la miglior sorpresa che abbia mai ricevuto in tutta la mia vita>dissi intendendomi sempre di più nel vedere il suo sorriso allargarsi sul volto
<si è impegnata tantissimo. Sapessi quanto era felice nel sapere che saresti venuto>mi fece sapere Jimin aiutandomi con la busta
<vieni, accomodati. Jein che ne dici di venire con me in cucina a preparare qualcosa di buono da offrire allo zio?> a quelle parole la piccola saltò giù di fretta e furia dalle mie braccia, correndo il più velocemente possibile verso la stanza precedentemente nominata imponendomi di non osare avvicinarmi ad essa o di allontanarmi dalla stanza

<fai come se fossi a casa tua>mi disse jimin raggiungendo la piccola

Chissà se anche io e Tae avremmo mai avuto dei figli. Sarebbe bello parlarne un giorno di ciò.

Qualche ora dopo

Dopo un paio d'ore dal mio arrivo avevamo mangiato e bevuto in abbondanza mentre,in sottofondo, risuonavano le voci di quei mostri colorati del film animato che tanto amava Jein, la quale si era addormentata sulle gambe di Jimin.

Eppure una domanda si presentò naturalmente nella mia testa

<come mai Jein è qui da te?>domandai quando tornò in sala, dopo aver lasciato la piccola nella stanza da letto, dove avrebbe potuto dormire in pace e poter sognare un mondo pieno di avventure e fantasie. La sua presenza non mi aveva stupito, sapevo quanto Jein amasse Jimin e quanto volesse passare ogni singolo momento con lui, ma ciò che mi faceva strano era stata la mancanza della presenza di Yoongi, o comunque di un qualche suo messaggio o bigliettino chilometrico in cui scriveva per filo e per segno ogni cosa da fare durante quella sera e cosa darle da mangiare con la raccomandazione di non cedere alle lamentele della piccola se avesse richiesto un pezzettino di cioccolato in più o un singolo cucchiaio di gelato.

Non era presente niente di ciò, in più la piccola valigetta ricolma di abiti molto piccoli mi fecero comprendere che quella non fosse stata la prima sera.

<è da quasi due settimane che Jein è con me, Yoongi me l'ha lasciata a causa dell'eccessivo lavoro al ristorante, sai già che la babysitter si rifiuta categoricamente di chiamarla, non avendo nessun famigliare a cui lasciarla e non volendo disturbare te e Taehyung ha deciso di lasciarmela. Di tanto in tanto passa a prenderla per portarla fuori al parco o a prendere un gelato insieme ma alla fine entrambi ritornano qui. Devo essere sincero ma lo vedo molto dimagrito e sembra quasi non stia nemmeno dormendo>sospirò per poi portarsi indietro il ciuffo dei capelli

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