life goes on

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<quando ti deciderai a lasciarlo?>fu la singola frase che uscì dalla bocca ripiena di cibo del corvino,mentre puntava le sue bacchette unte verso di me.
<Quando tu riuscirai a convincerti che gli asini volano>risposi immediatamente, ripetendo i suoi gesti, ricevendo solo uno sbuffo in risposta,accompagnata da una scossa del capo
<Jungkook non ti fa bene stare con lui. Non so che cosa gli stia prendendo in questo periodo, ma da ciò che mi stai raccontando non va tutto a meraviglia>parlò poi concentrandosi sul suo cibo

<Non importa come sto io..l'importante è che stia bene e che siamo felici insieme>dissi iniziando a spostare le verdure con le bacchette, d'un tratto la fame mi era passata di colpo
<Certo che importa cretino, in una relazione siete in due,non contano solo i sentimenti di uno dei due. Ti sei mai chiesto perché ti tratti così? Hai preteso delle spiegazioni? Dovresti essere furioso, dovresti pretendere delle risposte,non lasciarti usare a seconda di come si è svegliato la mattina. Che cazzo Kook, sei un ragazzo intelligente, bellissimo, ma sei anche troppo cordiale con le persone, a tal punto che certe volte lasci che ti usino come zerbino>mi rimproverò serio, sbattendo una mano sul tavolo

Questo discorso Yoongi me lo faceva spesso, soprattutto quando eravamo da soli, davanti ad un piatto di buon cibo davanti, proprio come in quel momento.  Dove una piccola richiesta si era trasformata in una scusa per passare del tempo con una persona a me cara

<Lo so ma-><Niente ma, sappiamo entrambi che,nonostante le mie parole, tu continui a fare ciò perché sei troppo buono. Ma ti sembra giusto nei tuoi confronti? Ti senti di meritare una cosa del genere? Ti rispondo io.No. Non te lo meriti,quindi smettila di giustificare gli altri e inizia ad ascoltarti di più>

Ascoltarmi
Già lo facevo, già sapevo che cosa volevo e come farmi rispettare

Quelle erano solo delle semplici liti tra fidanzati, non c'era bisogno di fare questo discorsone

Erano...solo delle liti fra fidanzati

<Quindi Jein è da Jimin?>chiesi, sentivo il bisogno di cambiare argomento, avevo il bisogno di cambiare il centro della nostra attenzione
<si, ho chiesto il favore a Jimin di guardarmela per qualche giorno>la sua risposta fu strana, quasi volesse evitare le domande che sarebbero seguite
<Come mai così all'improvviso?>domandai curioso, vedendo il suo volto incupirsi leggermente
<voleva stare del tempo con lui e così ho deciso di lasciarla andare, sempre con l'approvazione di Jimin. Lui mi ha detto che non avesse esami in questo periodo così si è offerto di guardarla. La babysitter non si è sentita bene, così ho preso due piccioni con una fava> rispose lui alzando le spalle

<Capisco>

Alla fine che c'era di strano. Jein amava alla follia Jimin, e lui amava così tanto quella dolce bambina, quindi era spiegabile il desiderio di passarci più tempo insieme nel mentre yoon lavorava al ristorante

Ma allora perché mi sentivo come se la versione da lui raccontata stesse cercando di nascondere altro?

Il debole suono provocato dal mio telefono interruppe quella strana conversazione, facendomi sorridere quando notai che il suono era stato provocato dall'arrivo di un messaggio

<Hey hyung,ti va di rivedere una persona?>

Taehyung pov

La piccola stecca di paglia secca si stava consumando fra le mie dita, mangiata dal calore del fuoco che la rendeva debole cenere, lasciando dietro di sé il solito fumo bluastro che presto accompagnai dentro di me, fino ai miei polmoni, sostituendo la purezza dell'ossigeno con quello, liberandolo successivamente, iniziando a percepire i miei nervi maggiormente rilassati

Sapevo di star sbagliando, sapevo che se lui mi avesse visto in queste condizioni, con una sigaretta fra le dita e una birra nell'altra, ne sarebbe rimasto deluso, amareggiato e se ne sarebbe dato la colpa. Lui era così, non per fare la vittima, ma si sentiva responsabile, pensando di aver fallito in qualcosa su cui non aveva potere.

Aveva un cuore così puro, non lo meritavo

Gettai la sigaretta consumata a metà dentro la bottiglia contenente quel liquido per poi gettarla via,iniziando a strofinare con frenesia lo spazzolino sui miei denti e sulla mia lingua per cancellare il sapore del tabacco. Una volta finito passai a rimuovere i miei abiti per poi sentire le calde gocce d'acqua cadere sulla mia pelle,successivamente accompagnate dall'odore floreale del sapone

<che cosa sto facendo?>sussurrai piano stringendo i miei capelli in un pugno ,poggiando successivamente i palmi sulle fredde mattonelle della doccia

E lì riuscì a vederli
Quei terribili segni di cui nemmeno ricordavo l'esistenza
Perché erano lì? Perché stavano imbrattando le mie braccia?

Con un timido gesto portai il mio indice sopra di essi,sicuramente provocati da un ago
Ma come era stato possibile? Io nemmeno ricordavo di aver mai avvicinato un coso del genere al mio corpo.

Decisi di lasciar stare, non volevo dare peso a problemi così futili. Finì di lavarmi per poi stringere la mia vita intorno ad un asciugamano ed avanzai verso la nostra stanza.

Con la testa ricolma di pensieri e tentativi fallimentari di ricostruire una possibile vicenda a me sconosciuta mi sedetti sul letto con l'intenzione di parlare con Somi, sperando lei potesse darmi più informazioni sulla serata precedentemente trascorsa insieme alla nostra compagnia di amici. In attesa di una sua risposta, mi apprestai ad indossare degli abiti che potessero coprire il mio corpo ancora lasciato nella sua nudità di fronte a quel freddo periodo.

Aprendo però uno dei cassetti mi si presentò davanti a me una piccola scatoletta in velluto dal colore scuro, al cui interno custodiva gelosamente un prezioso tesoro destinato a raffigurare un'immagine di felicità, come da molti descritta

Forse ho ancora una possibilità

Angolo autrice

Salve meraviglie,

Come state?
Scusate per la lunghissima attesa, non so quanto possa essere ripagata con un capitolo del genere

Spero sempre che sia comunque stato di vostro gradimento

Noi ci vediamo in un prossimo aggiornamento

Love you all💜