Il momento di intimità tra me e Tommaso è stato velocemente sostituito da un silenzio assordante interrotto raramente dal rumore delle nostre posate mentre mangiamo il pollo fritto. Pollo di gran qualità, devo ammettere.Non ho il coraggio di alzare lo sguardo verso Tommaso e deduco che anche lui non riesce a fare lo stesso. La razionalità deve aver preso il sopravvento e deve essersi reso conto che quello che è successo non deve essere stata una buona idea. La cosa mi rattrista abbastanza e una scarica di delusione si fa strada nel mio corpo.
-Tutto bene?- mi domanda all'improvviso come se non fosse lui quello che mi sta volutamente ignorando.
Alzo lo sguardo nella sua direzione, i suoi occhi sono chiusi a due fessure e sembrano studiare con attenzione ogni mio movimento.
-Mh mh- annuisco semplicemente e abbasso la testa, non riuscendo a reggere il suo sguardo penetrante.
Non dice nulla, si alza e prende dal frigo due birre che intanto si sono raffreddate. Me ne porge una e per sbaglio gli sfioro la mano. Rabbrividisco al contatto e mi chiedo come sia possibile che un essere umano possa far incendiare tutto il mio corpo.
-Ti sei pentito?- domando presa da un'improvviso coraggio. Coraggio che di solito non mi appartiene. Ma con Tommaso tutto è diverso, tutto prende una piega inaspettata quando sono con lui.
-Cosa te lo fa pensare?- continua a sorseggiare la sua birra con tranquillità.
Inizio a pensare che forse quello che è successo è stato solo frutto della mia immaginazione. Probabilmente me lo sono sognata e non è accaduto realmente. Chiudo gli occhi e sospiro cercando le parole giuste per esprimermi.
-Io...non lo so, è piombato uno strano silenzio dopo quello che è successo- dico senza pensarci troppo.
Inizialmente non dice niente, mi osserva con fare enigmatico mentre si passa una mano tra i capelli.
Il suo essere così sexy mi fa perdere completamente la concentrazione, ma cerco di darmi un contegno tirandomi su con le spalle e sospirando profondamente.
-Lo rifarei, se è quello che ti stai chiedendo- la sua risposta sembra arrivare dopo un'eternità- sarei andato molto oltre se non ci avessero interrotto.
-Lo dici come se essere interrotti fosse stato un bene- mormoro con un filo di voce, forse non era esattamente quello che avrei voluto sentirmi dire.
-Sto solo dicendo che forse dovremmo andarci piano- mi sorride dolcemente e poi si avvicina prendendomi una mano- non è così semplice, tu sei ancora molto giovane e vivi una situazione complicata, tu....
-Io sono una prostituta- lo interrompo bruscamente spingendolo via- puoi dirlo, tranquillo.
-Tu non sei una prostituta, sei solo una ragazza in difficoltà che quando non era neanche maggiorenne è stata manipolata.
-Non è vero- i miei occhi si stanno riempiendo di lacrime e mi sento così ridicola, mi volto per non far vedere a Tommaso la scena pietosa che si sta manifestando sul mio viso- sarò sempre così ai tuoi occhi. Non riusciresti mai a vedermi diversamente, non posso cancellare quello che ho fatto.
-Camilla...- cerca di tranquillizzarmi in qualche modo ma ormai sono in preda a una tempesta di sentimenti contrastanti.
-Io sarò sempre una ragazza che è andata a letto con svariati uomini e che si è fatta pagare profumatamente per questo. Che sia stata manipolata o meno, è così...- questa consapevolezza è come un fulmine a ciel sereno dentro di me, all'improvviso mi rendo conto che agli occhi di Tommaso, di mio fratello, di Carlotta e del mondo intero io sarò sempre e solo questo. Non c'è futuro per le ragazze come me. Non c'è posto per le ragazze come me.
-Forse è vero- mi volto verso Tommaso che mi guarda con l'unica espressione che vorrei nessuno mi guardasse mai, quella della pietà.
-Di che diavolo stai parlando?- mi rimprovera scuotendo la testa.
-Abbiamo sbagliato, non avremmo dovuto farlo. Quello che è successo...non è stato un bene. E' stato molto stupido. Non può funzionare tra di noi. - mi affretto a raccogliere le mie cose e mi dirigo verso la porta come una furia, non so cosa potrei fare in questo stato.
Ho paura di non riuscire mai più ad essere una ragazza normale e questo mi terrorizza a tal punto da non sentire più la terra sotto i piedi.
Per mia fortuna Tommaso mi prende per il braccio prima che possa aprire la porta e in un nano secondo mi ritrovo a piangere tra le sue braccia. Non so bene dire il motivo di quelle lacrime, so solo che potrei restare in questo momento per sempre.
-Facciamo che per questa notte resti qui, d'accordo?- mi propone mentre mi accarezza dolcemente i capelli. Ogni cosa che fa mi sembra totalmente paradisiaca.
Alzo la testa per guardarlo negli occhi, occhi così dolci e rassicuranti che mi chiedo se me lo merito. Se mi merito di essere trattata così, così come fa Tommaso.
Mi sento improvvisamente presa da un senso di angoscia e non so esattamente perché. O forse si. Mi rendo conto all'istante di non riuscire più a controllare i sentimenti, le azioni, i gesti. Tutto è naturale e allo stesso tempo irrazionale al punto da rendermi nervosa.-Che ne dici di un bel film?- domanda dopo aver visto lo sconcerto nei miei occhi. Se c'è una cosa in cui Tommaso è estremamente bravo (oltre che a usare la lingua) è tranquillizzarmi.
In un attimo infatti mi sento decisamente meglio, più sicura e serena. Anche se so che da un momento all'altro i demoni possono tornare a ricordarmi tutto.-Cosa proponi?- domando rimettendo la borsa sul divano.
Si avvicina a una pila di DVD accanto al televisore gigante e mi fa cenno di avvicinarmi.-Scegli tu stessa- mi sorride.
Sfilo la pila con il dito e mi fa ridere il fatto che qualcuno ai giorni nostri utilizzi ancora i DVD e non lo streaming. Ma evito di dirlo ad alta voce. Mi piace questo lato un po' retró di Tommaso.
-Sono banale se scelgo Pretty Woman?- me lo rigiro tra le mani guardando verso di lui.
-Un po', ma va bene. Credo che l'ultima volta l'ho visto 10 anni fa costretto da mia mamma- ride sinceramente e ascoltando il suono della sua risata sembra musica per le mie orecchie.
Inserisce il disco nel lettore DVD e aspettiamo un po' di minuti prima che parta. Si siede sul divano e io faccio lo stesso pur rimanendo a debita distanza. Non so, ma ho paura che stargli troppo vicino possa farmi prendere letteralmente fuoco e vorrei evitare di dire o fare cavolate di cui potrei pentirmi.
-Julia Roberts è una bellissima donna- commenta all'improvviso.
-Direi che nemmeno Richard Gere scherza- gli sorrido sorniona.
-Infatti trovo che mi somigli molto- mi fa L'occhiolino e io scoppio a ridergli in faccia. In effetti trovo che Tommaso sia anche meglio di Richard Gere ma questo non posso dirglielo, per ovvie ragioni.
-Puoi avvicinarti comunque, non mordo- mi dice facendosi serio, lo guardo pensandoci su ma alla fine seguo il mio istinto e mi rannicchio esattamente accanto a lui, che posa un braccio sulla mia spalla come se fosse la cosa più naturale del mondo.
Guardiamo il film in silenzio, ma sento dentro di me scariche elettriche e una strana adrenalina. Chiudo gli occhi e l'ultima cosa che penso è che come Vivian Ward, nel film, quello che voglio è vivere una favola.Non chiedo tanto, no?
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Molto più di una stella.
Romance"Forse potrai essere quello che stavo immaginando, forse l'arcobaleno sei tu, mentre io continuo a rimanere pioggia, però almeno possiamo incontrarci. Quando finisco io, cominci tu. "