Tommaso è poggiato con la schiena sulla portiera della sua Citroen C3 blu oceano, indossa una camicia bianca con scollo alla coreana e un paio di jeans scuri. I capelli sono scombinati dal leggero vento che soffia e un paio di occhiali da sole scuri nascondono i suoi bellissimi occhi.
Esiste un essere più meraviglioso sulla terra?
Mi avvicino titubante e non riesco neanche a controllare bene il battito del mio cuore che corre all'impazzata ma cerco di tenere a bada il respiro prima che mi venga un infarto qui sul marciapiede.
È il primo incontro che ho con Tommaso dopo che lui ha saputo il mio vero nome, sarà difficile riuscire a mantenere le distanze adesso che sono stata scoperta.
-Ciao- la sua voce esce fuori come un sussurro, come se non riuscisse a parlare nel vedermi. Per fare veloce e non farlo aspettare ho indossato un vestitino leggero, infondo sta iniziando la primavera, è rosso con dei piccoli girasoli stampati sopra.
-Sembri arrivato direttamente da Hollywood- mi mordo la lingua appena le parole fuoriescono.
Che cazzo mi passa per la testa?
-Mi hai appena scambiato per Brad Pitt?- sorride illuminando tutto quello che ci circonda in questo momento, anche i suoi denti sono perfetti.
-Sono più il tipo da Johnny Depp, biondi non li preferisco- gli faccio l'occhiolino ricambiando il sorriso. Anche se non sono sicura che il mio sia bello quanto il suo.
Mi fa cenno di entrare in macchina e lo faccio in silenzio, senza proferire parola, ho finito gli argomenti. Non ho più cazzate da sparare. Mi guardo intorno, anche se non c'è molto da esaminare in un' auto però cerco di impegnarmi per sapere qualcosa di più di lui. Effettivamente, pensandoci, non è che io sappia molto, anzi, paradossalmente è Tommaso che sa molte più cose di me. So solo che non ha un bel rapporto con la sua famiglia e questo non mi basta per niente.
Appeso sotto allo specchietto retrovisore c'è uno di quei profuma-ambiente colorati, il suo è giallo e odora incredibilmente di limone. In uno dei portaoggetti aperti, vi sono solo un mazzo di chiavi e un pacchetto di caramelle a liquirizia.
Non è per niente vissuta questa macchina. La voglia di aprire il cassettino chiuso in cui probabilmente ci saranno solo i documenti, mi sale sempre di più. Ma non posso aprirlo.
-Sei diventata muta?- la sua voce interrompe i miei pensieri e anche il mio indagare.
-Ero solo un po' persa nei miei pensieri- affermo sinceramente,
Con un lento movimento Tommaso clicca su un pulsante touch della radio e la musica invade tutta l'auto. È una canzone che non conosco ma ha una bella melodia, mette allegria.
-Dove stiamo andando?- chiedo incuriosita. Mi sono praticamente fidata ciecamente di lui, potrebbe portarmi in qualsiasi posto sperduto.
-In un posto speciale- gira per un attimo il viso verso di me e, come aveva fatto dopo aver accompagnato Carlotta l'altra sera, poggia la mano sulla mia gamba. Quel gesto così intimo potrebbe tranquillamente innervosirmi eppure non accade. Mi sento bene e voglio che questo momento duri per sempre. Un attimo può essere eterno?
-Come sta Carlotta?- mi accorgo che sta parcheggiando. Guardo fuori dal finestrino ma non vedo niente di riconoscibile. Non ho idea di dove ci troviamo, ci sono solo alberi e campagne.
-Non lo so, stamattina non è venuta a scuola e non ha ancora risposto ai miei messaggi- ricontrollo il cellulare, ancora nulla- non so cosa fare. Da un lato vorrei correre da lei, dall'altro credo che abbia bisogno dei suoi spazi.
STAI LEGGENDO
Molto più di una stella.
Romance"Forse potrai essere quello che stavo immaginando, forse l'arcobaleno sei tu, mentre io continuo a rimanere pioggia, però almeno possiamo incontrarci. Quando finisco io, cominci tu. "