Capitolo 4

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POV MEW

Per quanto tempo sono rimasto fuori in giardino? Non me ne sono reso conto ma il buio della notte ha fatto spazio alla luce del sole, che lentamente si sta innalzando nel cielo. Le mie dita non hanno smesso di toccare le mie labbra, dal momento esatto in cui Gulf è scappato dentro: questa vacanza doveva essere solo un occasione per stare di nuovo con lui, dopo ben 15 anni di lontananza, senza contatti o cose "strane" anche perché ho giurato, da quella sera nel bar, di non creargli più problemi ma a quanto pare questo giuramento è andato a farsi fottere.

Non so cosa sia successo di preciso prima, su questa sdraio: appena seduto, avevo già immaginato che Gulf con la scusa più banale tornasse dentro visto che forse ero l'ultima persona che voleva vedere o fare conversazione. Come da bambino, anche da adulto è un po' imbranato ed essendo tale stava per cadere e farsi male, ma meno male che prontamente lo avevo afferrato e scaraventato sulla sdraio: ed è in quel perfetto istante che il dopo è stato così improvviso e inaspettato.

Come due calamite, ci siamo avvicinati: intorno a noi il silenzio più totale, tranne per il fruscio dell'acqua della piscina; la distanza si accorciava sempre di più, le nostre labbra ad un millimetro l'una dall'altra "adesso non è ubriaco, mi respingerà sicuro" ho pensato ma ancora una volta non è stato così. Può essere che Gulf prova quello che provo io? Nah, anche perché ha una fidanzata che lo ama anche se sono geloso di lei, non posso nasconderlo.

E nel momento esatto in cui le nostre labbra si sono toccate, in un bacio delicato e casto, le farfalle che dormivano nel mio stomaco ecco che si sono risvegliate: questo bacio ha avuto un sapore diverso rispetto al primo, è più dolce, gentile e amorevole? Vorrei poterle provare sempre queste emozioni, vorrei che non fossero singoli episodi dettati forse dalla curiosità...vorrei poterlo amare alla luce del sole, farlo mio, donargli il mondo intero...ma so che saranno sempre e solo mie fantasie, quelle stesse fantasie che ormai mi accompagnano da anni.

Il bacio stava diventando un qualcosa di passionale e divoratore, sarei stato capace di sbatterlo sulla sdraio e farlo gemere così forte da far svegliare tutti nella casa e anche il vicinato, ma per mia fortuna un clacson fuori al viale ci ha riportato alla realtà, la stessa in cui Gulf è scappato a gambe levate dentro, lasciandomi con il suo sapore tra le labbra. Ma  eccomi qui, steso su questa sdraio a pensare a quello che ho vissuto qualche ora prima: vorrei fare qualcosa di più, capire se la sua è veramente semplice curiosità oppure prova qualcosa per me, ma devo trattenermi anche perché la sua ragazza è qui con noi e poi di certo non coglio far scandalizzare i nostri cugini.

Controllo l'ora...caspita si sono fatte le 7 del mattino "a quanto pare sei mattiniero" sento dire improvvisamente alle mie spalle la voce di mio cugino Lake "colpa del jet-leg" rispondo inventando una scusa sul momento "allora cugino, trovato l'amore negli states?" chiede "macché, l'università occupa troppo tempo Lake...poi meglio restare da soli, altrimenti come potrei divertirmi?" rispondo in modo divertente "questo è anche vero...comunque la settimana prossima rimaniamo solo noi uomini sai? Tutte le ragazze tornano a casa, a dire il vero quella di Gulf va via già questo sabato mentre le altre vanno via il lunedì...vanno a fare una vacanza solo donne" dice ed ecco che nella mia mente si accende un barlume di speranza.

"ah si?" dico incredulo "beh allora possiamo divertirci quanto ci pare no?" continuo a dire dando una pacca sulla spalla a mio cugino "ora vado a fare colazione e poi a rinfrescarmi. Scusa" per poi entrare in casa dove trovo ad aspettarmi in cucina lei...Fay "oh buongiorno, caffè?" chiede con quella sua aria gentile "si grazie" rispondo; sto per dirigermi nella mia stanza quando in corridoio incontro Gulf...rimaniamo fermi, immobili a fissarci per qualche minuto, non sapendo cosa fare e come comportarci al riguardo "oh Gulf amore, vieni che ti preparo il caffè" urla Fay dalla cucina e, nonostante la odi, è stata una benedizione mandata dal cielo in questo momento.

Senza proferire nessuna parola, entrambi ci sostiamo per far passare l'un l'altro e ci dirigiamo alle nostre destinazioni. Io prima di entrare nella mia stanza, scruto con l'angolo dell'occhio la scena che ho davanti: due fidanzati che si baciano, si scambiano il bacio del buongiorno e iniziano insieme una nuova giornata...chiedo troppo, se anche io voglio tutto ciò con lui?

"dai giochiamo a pallavolo in acqua" urla mio cugino Lake trascinandoci tutti in acqua "io passo, non ho tanta voglia...torno a casa, vado a riposare sul letto. Scusate" dico "Mew ti senti bene? Sei un po' pallido cugino" interviene Linda mia cugina "vuoi che ti accompagno?" continua a dire mia cugina "no tranquilla, ci vediamo più tardi a casa" dico per poi prendere le mie cose e uscire dalla spiaggia per dirigermi a casa: vederli divertirsi mi fa male al cuore, ma voglio la sua felicità quindi con l'amaro in bocca proseguo questa vacanza...vorrei tornarmene a casa, in America ma la voglia di stare con lui continua a darmi quel briciolo di forza per andare avanti.

Finalmente dopo 10 minuti di camminata sotto al sole, sono a casa: senza curarmi di niente, butto la roba come va nella mia stanza e mi butto sul letto...il soffitto bianco che osservavo poco alla volta diventa sempre più sbiadito, fino a quando non vengo circondato dal buio più totale.

POV GULF

Cosa sta succedendo sotto l'ombrellone? Vedo Lake e Linda che discutono con Mew "ma che sta succedendo?" chiedo al ragazzo di mia cugina Linda "stanno cercando di convincere Mew a raggiungerci qui in acqua e giocare con noi" risponde. Improvvisamente vedo la figura esile di Mew lasciare la spiaggia mentre i miei due cugini entrano in acqua "purtroppo Mew torna a casa a riposare, aveva un viso pallido...caso mai più tardi vado a controllarlo" dice Lake.

"Sta bene?" penso mentre i ragazzi intorno a me iniziano una gara di schizzi d'acqua: non riesco a stare tranquillo, il pensiero di lui che sta poco bene e a casa da solo non mi fa pensare lucidamente. Dopo esserci scatenati come mattina acqua e riposati sul bagnoasciuga, decido di raggiungere Mew casa "vado a vedere come sta Mew" dico mettendomi una maglia e prendendo il cellulare "vuoi compagnia?" chiede Fay "no tranquilla...vi farò sapere qualcosa tra poco" dico per poi allontanarmi da tutti.

La strada tra la spiaggia e la casa sembra un sentiero senza fine: dopo svariati minuti sono fuori casa e con le chiavi di riserva entro; la casa e avvolta dal buio e silenzio più totale, quindi senza far rumore mi dirigo verso la stanza di Mew che si trova affianco alla mia. La porta per fortuna è aperta, la stanza invece è avvolta dal buio delle verande chiuse, tranne per un piccolo spiraglio che permette alla luce del sole di poggiarsi proprio sul viso di Mew.

Quest'ultimo è steso pancia in giù, con le braccia sotto al cuscino: questa posizione mette in risalto le sue possenti spalle, la sua schiena e quelle fossette di venere in fondo alla sua schiena: silenziosamente mi avvicino al letto e mi siedo di fianco a lui; la mia testa è completamente spenta, quello che sto facendo è dettato solo da quello che il cuore vuole. Delicatamente la mia mano si fa strada sul suo viso, scostandogli una ciocca di capelli per poi accarezzare la sua guancia; la mia mano viene sostituita dalla mia bocca che pone un dolce bacio sulla guancia di Mew che mugola "mmmmh" mentre la sua grande mano si posa sulla mia, facendola aderire ancora di più sulla sua guancia "Gulf" sussurra nel sonno.

"Cosa mi stai facendo Mew? Perché non riesco a stare lontano da te? Sappiamo entrambi che stiamo per entrare in un vortice da cui non ne usciremo piu.." sussurro mentre continuo a fissare la sua esile figura che dorme.

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