Capitolo 14

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POV GULF

Sono rimasto ad ossservare Mew per tutta la notte: il suo viso da preoccupato, con occhi gonfi per il pianto, ha lasciato spazio ad un viso rilassato e sereno. Ho veramente rischiato di perderlo: mentre fuggivo oltre a pensare di non rivedere più la mia famiglia, mamma, papà e mia sorella, l'altra persona a cui pensavo era Mew.

Nei pochi giorni che siamo stati insieme in vacanza, mi ha fatto provare un vortice di emozioni che mai prima avevo provato: per la prima volta ho detto "ti amo", per la prima volta ho sperimentato cosa vuol dire "essere geloso", poi sentire la mancanza di qualcuno. Beh con Fay tutto questo non mai successo, anche perché stavamo quasi sempre insieme.

Vorrei poterlo avere sempre con me, vorrei che non dovesse tornare in America, vorrei potermi addormentare nel letto insieme abbracciati e svegliarmi tra le sue braccia ogni mattina. Ma so che non si può: accarezzo i suoi folti capelli mentre penso a cosa possiamo fare in questi pochi giorni che sta qui con me. E genialata!

Mi alzo dal letto, prendo il portatile e faccio due ricerche...trovato! Mentre dorme vado a preparare tutto il necessario e mi preparo anche io, così dimezziamo il tempo "amore...svegliati" dico mentre gli do un bacio sulla guancia "mmmh...altri 5 minuti" farfuglia nel sonno "no amore...dai svegliati che dobbiamo andare in un posto" continuo a dire intimandolo di alzarsi.

Dopo 10 minuti, con riluttanza si alza e fa tutte le sue cose "sono le 10 del mattino, dove mi vuoi portare?" chiede mentre si strizza gli occhi "vedrai...ho lasciato anche un bigliettino ai nostri genitori. Ora vieni, che faremo tardi altrimenti" dico eccitato. La mia sorpresa è portarlo in aliante ed insieme volare verso il tramonto.

Però prima pranziamo insieme, nel nostro fast food preferito quando eravamo bambini "sei molto impaziente" mi dice mentre mastica una patatona fritta "un po' e so che piacerà anche a te" rispondo. Adesso, l'unica cosa a cui voglio pensare è stare con lui e godermi il tempo insieme...al resto poi ci penserò. Un modo per vederci e stare insieme lo troveremo!

Dopo che ho guidato per una trentina di minuti, siamo arrivati a destinazione Circolo voloveistico della Thailandia si legge "sorpresa!" urlo mentre Mew fissa il cartello e poi me "ti piaceva da bambino...giocavamo sempre con gli aeroplanini ti ricordi? Facevamo finta di essere dei capitani di volo" rispondo studiando la sua reazione "grazie" dice dopo avermi baciato con impeto.

POV MEW

Dopo averlo baciato Gulf mi sorride e dice "innseguiremo il tramonto amore" ed io penso "aliante...andremo in aliante". Dopo aver firmato alcuni documenti e indossato le giuste precauzioni, tra cui un casco, chiedo a Gulf "sai guidare un aliante?" chiedo con grande stupore "magari, oggi saremo solo due passeggeri" risponde più eccitato di me.

Prendendomi per mano, Gulf mi porta oltre l’edificio, verso una larga pista su cui sono parcheggiati diversi velivoli: in attesa dietro di essi ci sono due uomini "Salve lei è il signor Kanawut?" chiede uno dei due ed io rispondo annuendo "bene io sono il pilota dell'elicottero Mark mentre questo è il mio collega che guiderà il vostro aliante, John" continua a dire "piacere nostro" rispondiamo insieme io e Mew.

Seguiamo Mark e John verso la pista di decollo dove ci aspetta il nostro aliante: il velivolo è lungo, lucido e bianco, con strisce blu e verdi. Ha una piccola postazione con tre  sedili, uno davanti all’altro. È collegato da un lungo cavo bianco a un piccolo monoelica. John apre una grande cupola in Perspex trasparente che incornicia la postazione, per consentirci di prendere posto.

"sono emozionato" sussurro mentre sorrido e prendo posto davanti a tutto, mentre Gulf prende posto dietro di me e il pilota dietro a tutto dove ci sono i comandi per l'aliante. Nonostante stia sorridendo da non so quanto tempo, in realtà, una parte di me è terrorizzato.
"si parte, Mew" urla Gulf alle mie spalle, e ci ritroviamo in una bolla tutta nostra, noi due e basta.

Sento solo il vento che passa sferzante e il ronzio lontano del motore del monoelica: mi sto tenendo al sedile con entrambe le mani, stringendo al punto da farmi sbiancare le nocche. Ci dirigiamo verso ovest, nell’entroterra, verso il sole che tramonta e guadagniamo quota, passando su campi, boschi, case e l’autostrada.

È fantastico, sopra di noi c’è solo il cielo: la luce è straordinaria, diffusa e dalle tonalità calde; mi sto godendo la corsa e mi si tappano le orecchie mentre prendiamo quota, e la terra scivola sempre più lontana. C’è una tale pace: la radio si accende crepitando e Mark parla di tremila piedi.

Sembra piuttosto alto: guardo giù e non riesco più a distinguere niente con chiarezza là sotto "sgancia" dice John alla radio e di colpo l'elicottero sparisce e la sensazione di propulsione data dal piccolo monoelica cessa. Stiamo planando sulla Thailandia “oddio, è davvero emozionante" penso.

Il velivolo si inclina e curva mentre l’ala si abbassa, e descriviamo una spirale verso il sole: stiamo volando vicino al sole e mi sento mancare il fiato; continuiamo a volare a spirale, e nella luce del pomeriggio la vista è spettacolare "tenetevi forte" urla John e ci abbassiamo di nuovo e di colpo, mi ritrovo a testa in giù.

Lancio un urlo, e le mie braccia si proiettano d’impulso verso l’alto: mi appoggio all'abitacolo per non cadere e sento ridere Gulf "stronzo" penso ma la sua gioia è contagiosa, e mi ritrovo a ridere anch’io, mentre John raddrizza l’aliante.

"è bello, vero?" grida Gulf "si" rispondo urlando a mia volta: voliamo, fluttuando maestosamente nell’aria, ascoltando il vento e il silenzio, nella luce del tardo pomeriggio. Chi potrebbe volere di più?

Dopo un altro cerchio, scendiamo in picchiata, e di colpo siamo a terra con un tonfo sordo, e rulliamo sul prato…Dio mio. Mi battono i denti mentre caracolliamo sul terreno a velocità allarmante, e poi, finalmente, ci fermiamo.

L’aliante oscilla e si inclina a destra: faccio un profondo respiro, mentre John apre la calotta, si alza in piedi e si stiracchia "com’è stato?" chiede, con gli occhi che brillano "fantastico...grazie" rispondiamo all'unisono il e Gulf per poi dirigerci verso la macchina nel parcheggio.

Una volta arrivati alla macchina, mi guardo intorno e, verificando che non ci sia nessuno, prendo Gulf che nel frattempo è davanti a me di spalle e lo spingo con le spalle contro la macchina. Non dico nessuna parola, solo lo bacio: un bacio dive trasmetto gioia, amore, passione e eccitazione. Ci stacchiamo per un attimo, giusto il tempo di riprendere fiato "ho voglia di fare l'amore con te" dice lui ad un tratto, circondando le mie spalle con le sue braccia "anche io" rispondo, per poi strappargli le chiavi della macchina da mano ed entrare velocemente in macchina.

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"quindi adesso sta insieme ad un uomo...bene, bene. Te la farò pagare per quello che hai fatto" dice un uomo sulla cinquantina mentre osserva le foto di due uomini baciarsi davanti ad una casa.

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