Capitolo 6

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POV GULF

Sono in cucina a preparare la tavola mentre Mew è nella doccia a rinfrescarsi: non riesco ancora a crederci nemmeno io che abbiamo iniziato questa sorta di storia tra noi due ma dovrò parlare chiaro con Fay...è una brava ragazza, dolce, solare ma sono completamente attratto da mio cugino, sia caratterialmente che fisicamente.

Sono talmente immerso nelle mie fantasie che non mi rendo conto del ritorno di tutto il gruppo dalla spiaggia "amore mio" dice Fay mentre corre verso di me "hey, tutto bene in spiaggia?" chiedo mentre con la coda dell'occhio guardo Mew che esce dal bagno....mi sta fulminando con gli occhi, o meglio alla mia ragazza e alle sue braccia che mi stringono forte a lei.

"che ne dite se mangiamo fuori in giardino?" propone mia cugina Linda "sii si sta anche più freschi" risponde Lake. E dopo una trentina di minuti, ecco tutti a tavola a gustare il pranzo: io e Mew ci troviamo fianco a fianco, permettendomi di assaporare il suo odore post doccia, fatto di pino e talco. Sono impegnato a mangiare un boccone quando improvvisamente la mano di Mew, nascosta sotto alla tavola, si appoggia sulla mia coscia e inizia a massaggiarla: mi guardo subito intorno, per vedere se qualcuno si è accorto di qualcosa ma con mio grande stupore e tranquillità, sono tutti impegnati a chiacchierare soprattutto Fay insieme alla ragazza di mio cugino Pete.

Il suo tocco è leggero e delicato, mi rilassa "Gulf amore, stasera andiamo anche noi sulla spiaggia a ballare?" chiede Fay facendomi ritornare alla realtà del momento e facendomi spostare leggermente dalla tavola "come scusa?" rispondo disorientato "tuo cugino Pete insieme alla sua ragazza vanno ad un locale qui vicino sulla spiaggia...andiamo anche noi?" chiede per poi alzarsi e dirigersi verso di me "daaai per favoreee...domani sera vado via daaaai" continua a dire mentre mi abbraccia da dietro e stritolarmi a sé mentre sono ancora seduto al fianco di Mew "e va bene...stasera ci andiamo" rispondo guardando poi Mew, che con la scusa più banale "vado a fumare una sigaretta" va via.

"ragazzi allora siete pronti?" chiede mio cugino Pete fuori alla nostra porta "si, arriviamo" rispondo continuando a guardare Fay che mi sembra...un estranea. Da quando abbiamo deciso di andare a ballare, nessuna traccia di Mew: si è preparato e da oggi pomeriggio è completamente scomparso "qualcuno sa che fine ha fatto Mew?" chiedo mentre esco in giardino prima di dirigermi alla macchina "l'ho chiamato e mi ha detto che sta sulla spiaggia, in un bar a bere qualcosa" risponde Lake "mi ha detto che ha incontrato un suo ex collega universitario e si sono fermati a chiacchierare" continua Lake. "E adesso chi sarebbe questo?" penso accecato da una strana gelosia che si fa strada dentro di me.

"amore che c'è? Non ti stai divertendo?" chiede Fay mentre si struscia addosso "si tranquilla" le dico "Sicuro? Sei strano da oggi pomeriggio...amore dimmi" continua a dire mentre le sue mani si fanno strada sul mio petto...questo tocco mi da fastidio, voglio allontanarla ma chissà perché mi sto trattenendo "scusami se ti ho fatto preoccupare" le dico urlandoglielo nell'orecchio per poi riprendere a ballare "caspita sono già le 3, quando ti diverti il tempo vola" dice la ragazza di Pete "non so voi, ma io vorrei tornare a casa...sono un po' stanca" continua a dire "anche io...tu torni a casa con noi Gulf oppure resti con tuo cugino Pete?" chiede Fay "resto ancora un po' con lui dai" rispondo "allora io accompagno le fanciulle, non fate tardi ragazzi" dice Lake che nel frattempo ci ha raggiunto.

Mentre la musica rimbomba nel locale e si disperde sulla spiaggia, osservo il piccolo gruppetto dei miei cugini andare via e un pensiero fisso si fa strada nella mia testa "dove sei Mew?" "Pete passeggio sulla spiaggia" dico per poi prendere il drink, al sapore di menta, e dirigermi lungo la riva. Mano mano che cammino la musica diventa sempre più un sussurro dietro di me; che bello il rumore del mare avvolto dalla notte, mi rilassa e mi fa isolare dal resto del mondo "GULF" urla qualcuno dietro di me...ed è lui, Mew!

"cosa ci fai qui?" chiedo "il tuo amichetto ti ha dato buca?" continuo a dire in modo sarcastico "sei ubriaco per caso?" chiede lui in tono preoccupato "assolutamente no, questo drink che vedi, ormai diventato acqua colorata, l'ho preso perché lo regalavano insieme all'ingresso...ma come vedi è pieno ancora" rispondo. La gelosia mi sta facendo perdere la ragione, non vorrei dire qualcosa per poi pentirmene "lei dov'è?" chiede improvvisamente Mew "è voluta tornare a casa perché stanca" "e tu perché non l'hai seguita?" continua a chiedere...ma sono sotto interrogatorio e non lo sapevo? Cazzo ma quante domande "Gulf perché sei qui e non con lei?" continua

"adesso basta! Non volevo tornare a casa, non volevo stare nel letto insieme a lei sapendo che tu stavi in giro insieme ad un altro uomo, buttati chissà dove. Odio questa gelosia che si sta mangiando il mio stomaco...odio saperti insieme ad un altro uomo che non sia io...ecco perché sono in giro, aspettando il mattino" rispondo tutto d'un fiato "vieni con me" dice improvvisamente prendendomi per una mano e iniziando a correre verso un lido mezzo abbandonato.

POV MEW

"Odio saperti insieme ad un altro uomo che non sia io" dice ed il mio cuore per un attimo smette di battere: lui è geloso di me, mi vuole tutto per se e questo mi fa perdere ogni minima briciola di razionalità "vieni con me" gli dico, per poi prenderlo per una mano e correre insieme all'interno di un lido mezzo abbandonato.

Una volta entrati mi guardo velocemente intorno, poi svolto a sinistra e all’improvviso lo spingo con brutalità contro il muro. Gli afferro il viso con entrambe le mani, forzandomi a guardarlo inquei suoi occhi ardenti e determinati.
Io sussulto, le sue labbra, improvvisamente, si avventano sulle mie: mi bacia, con violenza, per un istante i nostri denti si scontrano, poi la sua lingua è nella mia bocca.

Il desiderio esplode in tutto il mio corpo come i fuochi d’artificio: lo bacio a mia volta, condividendo il suo fervore, le mani che affondano nei suoi capelli, tirandoli forte. Lui geme, un suono basso e sensuale dal fondo della gola che si riverbera dentro di me, e le sue mani scende lungo la mia schiena, fino alle natiche, le dita che mi affondano nella carne attraverso il pantalone color cenere.

Riverso tutta l’angoscia e il dolore delle ultime ore nel nostro bacio, legandolo a me e mi colpisce, in questo momento di passione cieca, che lui faccia lo stesso, che si senta nello stesso modo. Interrompe il bacio ansimando: i suoi occhi, accesi di desiderio, infiammano il sangue già ardente che pulsa nel mio corpo; la mia bocca è debole mentre cerco di introdurre aria preziosa nei polmoni.
"tu.sei.mio" ringhia, enfatizzando ogni parola.

Il nostro segretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora