POV MEW
Fisso il vuoto più totale, poi zia Amy emette un grido strozzato, e tutti si muovono al rallentatore "Gulf" urla: mio cugino viene portato dentro casa insieme al papà e due paramedici; mi volto in tempo per vedere zia Amy attraversare il salone correndo verso l'entrata, dove c'è un Gulf sgomento. È in t-shirt e pantaloni, e in mano tiene la felpa: sembra stanco, sporco ma bellissimo.
"Oh, porca miseria...Gulf è vivo" penso: lo fisso freddamente, cercando di capire se sono vittima di un'allucinazione oppure lui è davvero qui. La sua espressione è affranta; deposita la felpa sul pavimento, appena in tempo per prendere sua madre che gli getta le braccia al collo e gli schiocca sonori baci sulle guance "mamma" sussurra Gulf e la guarda, completamente smarrito "pensavo che non ti avrei rivisto mai più" sussurra zia dando voce alla paura collettiva "mamma, sono qui" risponde Gulf "sono morta un migliaio di volte oggi" sussurra lei, la voce appena udibile che riecheggia i miei pensieri: zia piange e singhiozza, senza più riuscire a trattenersi.
Gulf l'avvolge in un abbraccio, tenendola stretta "oh tesoro" singhiozza lei, abbracciandolo e piangendo contro il suo collo, l'autocontrollo ormai perduto e Gulf non si tira indietro: continua a stringerla, cullandola, dandole conforto. Lacrime calde mi annebbiano gli occhi "dove sei stato? Che cos'è successo?" chiede zia piangendo e prendendosi la testa tra le mani "mamma...sono qui, sto bene. Mi ci è voluto solo un pò più di tempo per essere visitato e tutto" mormora Gulf stringendola di nuovo tra le braccia per poi darle un bacio sulla testa.
"perchè non hai chiamato allora?" chiede zia ancora sopraffatta dal pianto "il mio cellulare è rimasto dentro l'edificio visto che io stavo sul terrazzo a chiacchierare" risponde lui "non ho avuto altro modo di chiamarvi...papà è stato avvisato perchè un mio collega mi ha prestato il suo cellulare" continua a dire Gulf ed io continuo a fissarlo: mi sento impotente, vorrei correre da lui e stringerlo a me ma resto fermo su questo divano ad osservarlo. Il resto della giornata passa in modo frenetico, continue chiamate per sapere come sta Gulf, la sua famiglia e tutti noi: a fine serata ci troviamo tutti in giardino dove Gulf ci spiega cosa sia successo nel dipartimento "mentre stavamo in classe, prima della pausa pranzo, si sentiva una strana puzza provenire alle spalle dell'edificio ma non ci abbiamo dato molto peso fino a quando un boato si è sentito ai piani bassi dell'edificio e fumo nero ha iniziato a salire. Per fortuna, il dipartimento non era frequentato da troppi studenti perchè impegnati in tirocini esterni: il mio gruppo è riuscito subito a scappare perchè stavamo al primo piano e subito ci siamo accorti della gravità della situazione...chissà cosa sarebbe successo se stavamo qualche piano più su.." racconta Gulf mentre sorseggia un bicchiere di acqua.
Zia ha permesso a me e papà di dormire qui da loro, ma io non riesco assolutamente a dormire: continuo a rigirarmi su questo divano e osservando l'ora sul cellulare noto che sono le 2 di notte; mi metto a sedere e improvvisamente vengo sopraffatto da tutte le emozioni che ho provato in questi due giorni. Inizio a piangere, nascondendo il mio viso nelle mie mani, e libero tutta l'angoscia che mi ha accompagnato fino ad ora "ssh" sussurra Gulf che mi prende tra le sue braccia, mentre nel frattempo si è inginocchiato di fronte a me; talmente che sono sopraffatto dalle mie emozioni che non mi sono reso conto del suo arrivo.
Alzo il viso bagnato dalle lacrime verso il suo e lui mi bacia, troppo, troppo brevemente "ciao" mormora "ciao" sussurro di rimando, il nodo in fondo alla miagola brucia "ti sono mancato?" chiede in tono scherzoso "un pò" sussurro di rimando "lo vedo" risponde e con una carezza gentile, mi asciuga le lacrime che si rifiutano di fermarsi "pensavo... pensavo..." dico con voce strozzata "lo vedo. Ssh... sono qui...sono qui..." mormora e mi bacia castamente di nuovo "stai bene?" gli chiedo, lasciandolo andare. Poi gli tocco il petto, le braccia, i fianchi per accertarmi che sia davvero qui, di fronte a me. È tornato. Lui non si irrigidisce. Si limita a guardarmi attentamente "sto bene, non vado da nessuna parte" dice "oh, grazie a Dio" rispondo e lo stringo intorno alla vita e lui mia ttira a sé.
POV GULF
Lo attiro a me, facendolo anche alzare dal divano e rimaniamo non so per quanto tempo incollati l'uno all'altro: dopo un mese sono di nuovo a casa, tra le sue braccia anche se un pò acciaccato e nonostante Mew sia più alto di me, si curva nascondendo la sua faccia nell'incavo del mio collo e piangendo di nuovo "sssh, va tutto bene...sono qui, con te" sussurro mentre le mie mani si fanno strada sulla sua schiena accarezzandola "sai, mentre correvo verso l'uscita dell'edificio immaginavo te che mi aspettavi fuori...sei stata la mia ancora di salvezza in quel momento, che mi ha permesso di correre più che potevo fuori. Non ti nascondo che avevo paura di non rivederti più, che improvvisamente il palazzo mi crollasse in testa...ma sono qui, con te e tra le tue braccia...sono a casa"
"oh amore mio" sussurra Mew sul mio collo mentre continua a stringermi a sè "dai vieni con me, stasera dormiamo insieme come quando facevamo da bambini...i nostri genitori non sospetteranno nulla e poi se è qualcosa me la vedo io. Ma stasera voglio solo stare con te, voglio abbracciare te e non un cuscino" dico liberandoci dal nostro abbraccio e dirigendoci nella mia stanza: appena Mew entra chiudo la porta e osservo il mio uomo, si perchè è il mio uomo, che osserva il mio mondo "non ho cambiato nulla...beh tranne i giocattoli che ormai sono abbastanza grande" dico "anche tu l'hai conservata" dice Mew indicando la nostra foto da bambini
"si è l'unica cosa che mi era rimasta di noi due" dico per poi abbracciarlo da dietro "ne faremo altre te lo prometto" dice lui per poi insieme stenderci sul letto e buttarci alle spalle questa piccola e spiacevole parentesi.
Mew e Gulf non sanno che dietro l'angolo si aggirano altri problemi..
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Il nostro segreto
RomanceMew e Gulf sono due cugini che nei loro primi anni di vita sono sempre stati insieme fino a quando però la famiglia di Mew, in particolare il papà nonchè fratello della mamma di Gulf, riceve un offerta di lavoro che lo condurrà lontano dalla Thailan...