POV MEW
"tu.sei.mio" queste parole rimbombano ancora nella mia testa mentre sono steso sul letto a fissare il soffitto: dopo il nostro momento di passione improvviso di stanotte, siamo tornati qui a casa senza proferire nessuna parola. La quiete di casa viene interrotta da qualche alzata di voce che proviene dal soggiorno; mi alzo e indossando una canotta e un pantaloncino, buttati a casa per la stanza, mi dirigo verso la fonte della voce "che sta succedendo?" chiedo mentre osservo la scena davanti a me.
"ed io adesso come torno a casa?" dice Fay mentre fissa Gulf: un momento, se lei non torna a casa vuol dire...vuol dire che io e Gulf non potremmo stare insieme. Cosa ho fatto di male per non meritare un po' di felicità nella mia vita? Continuo ad osservare Fay disperarsi mentre tiene stretta a sé Gulf "un attimo...mi è venuta un idea" dice mio cugino Lake "Mew, perché non la accompagni in città insieme a Gulf?" continua.
Che? Ma ho sentito bene? "io? Scusa tu non puoi? Ti do anche la mia macchina" rispondo, anche perché più sto lontano da lei e meglio è "dai Mew, aiuta una donzella in difficoltà" continua a ribadire e sfottere Lake "Mew, per favore puoi accompagnarla? Andremo insieme" interviene Gulf guardandomi con uno sguardo da cucciolo "vado a vestirmi, 10 minuti e sarò pronto" rispondo e appena sto per entrare nella mia stanza sento dire da Fay "grazie mille, mi hai salvato".
"posso un attimo?" sento dire da dietro alla porta "si avanti" rispondo mentre fisso la persona che sta per entrare nella mia stanza, per poi avvicinarsi a me e sussurrarmi all'altezza dell'orecchio "al ritorno andiamo da qualche parte soli io e te, ci inventeremo una scusa con gli altri". Il suo fiato che solletica il mio orecchio, fa innescare una piccola scarica in tutto il mio corpo "andiamo...altrimenti...la tua ragazza farà tardi" rispondo allontanandomi dalla mia fonte di eccitazione.
Dopo un'ora di viaggio, finalmente siamo all'aeroporto di Bangkok dove ad aspettarci c'era tutta la famiglia di Fay. Gulf è sceso inisieme a lei per accompagnarla con il baglio e a salutare i suoi suoceri "grazie ancora Mew" dice Fay per poi allontanarsi.
Meglio che mi accendo una sigaretta mentre aspetto l'allegra famiglia felice: chissà perché le sigarette ti fanno sempre rilassare, ogni volta che qualcosa non va o mi da fastidio, basta che ne fumo una e tutti i problemi scompaiono.Sono appoggiato alla macchina mentre fumo e fantastico su quello che potremmo fare io e Gulf in questa settimana "da soli" quando è proprio lui che mi fa ritornare alla realtà "questa la possiamo buttare" dice dopo che si è avvicinato a me, per poi strapparmi la sigaretta dalla bocca e buttarla a terra. Poi, improvvisamente si guarda intorno, e prendendomi il viso tra le sue mani mi da un leggero bacio "ora che ne dici se andiamo via? Abbiamo una vacanza da fare" dice per poi dirigersi al lato del passeggero.
Io resto immobile ancora a contemplare quello che è appena successo: sono pronto a mettere in moto e partire quando una telefonata ci fa sobbalzare "Lake dimmi...aspetta che chiedo a Mew, aspetta in linea" dice Gulf dopo che ha risposto al su telefono "Lake e gli altri vanno per tutto il weekend in barca...tu vuoi andarci?" chiede sussurrandomi.
Se questa è la nostra occasione per stare veramente da soli, non voglio lasciarmela scappare. Così con un cenno della testa dico di no "Lake, a Mew non va e nemmeno a me...sai che soffro il mal di mare. Dai andate voi, ci rivediamo lunedì sera. Si tranquillo. Ciao" risponde Gulf per poi guardarmi "ora si che siamo completamente da soli. Partono oggi che è sabato e tornano lunedì sera, dormono in barca e vanno a visitare un isola" dice "qualcuno da lassù vuole aiutarci a stare insieme...quindi perché non andiamo?" continua a dire mentre una sua mano accarezza la mia coscia.
POV GULF
Qualcuno da lassù ci sta ascoltando...non sono molto credente, ma da quando abbiamo iniziato questa vacanza, ci stanno capitando tutte cose che ci permettono di viverci a pieno, di conoscerci, di riscoprirci "meno male che ho portato con me, le chiavi di riserva" dico mentre sono impegnato nell'aprire la porta di casa ed una volta dentro, Mew mi abbraccia da dietro nascondendo il suo viso nell'incavo del mio collo e stringendo forte le sue braccia intorno alla mia vita "non scappo da nessuna parte, tranquillo" dico mentre insieme ci dirigiamo verso la tavola dove troviamo un bigliettino "abbiamo fatto un po' di spesa...a lunedì cugini"
"dai cuciniamo qualcosa" dico mentre inizio a prendere qualche ingrediente dal frigo "io sono una leggera frana" risponde Mew "ti aiuterò io...me la cavicchio" rispondo. E mentre osservo i suoi maldestri gesti, penso che tutto sembra così…normale, due persone che si stanno conoscendo e che mangiano insieme "non hai mai tagliato le verdure in vita tua vero?" chiedo "no" risponde "secondo me vai avanti di cibo spazzatura tu" rispondo sorridendo.
"allora aspetta, ti faccio vedere come si fa" dico e lo sfioro avvicinandomi e lui fa un paio di passi indietro "così" continuo a dire mentre taglio a fette il peperone rosso, facendo attenzione a togliere i semi "sembra abbastanza semplice" risponde Mew "ecco, quindi non dovresti avere problemi" mormoro ironico.
Lui mi guarda impassibile per un momento, poi si mette all’opera, mentre io riprendo a tagliare il pollo a dadini.Mi lavo le mani e cerco l’olio e gli altri ingredienti di cui ho bisogno, passandogli ripetutamente accanto e sfiorandolo con il braccio, la schiena, le mani: piccoli tocchi che sembrano innocenti. Lui si irrigidisce ogni volta che lo faccio "cosa stai facendo Gulf?" mormora cupo, mentre sta ancora affettando il primo peperone "cucinare?" dico sbattendo le palpebre. Prendo un coltello, e lo raggiungo davanti al tagliere, pelando e tagliando l’aglio, lo scalogno, i fagiolini, e continuando a urtarlo.
Lo sfioro ancora, stavolta con il sedere "Gulf se lo fai di nuovo, non riuscirò più a trattenermi e ti prendo sul pavimento della cucina...per favore" dice "allora sta abboccando nella mia trappola" penso mentre continuo a sfiorarlo "l'hai voluto tu...credo che mangeremo più tardi, posa tutto nel frigo" risponde. Con mani tremanti prendo la ciotola del pollo a dadini, la copro con un piatto e la ripongo nel frigorifero.
Quando mi volto, lui è di fianco a me e ci fissiamo, intendendoci a vicenda, in un'atmosfera elettrica, quasi crepitante, senza dire nulla, solo guardandoci. Mi mordo il labbro mentre uno strano desiderio per quest’uomo mi prende, infiammandomi il sangue, inghiottendomi il respiro, accumulandosi nel basso ventre, vedo le mie reazioni riflesse in lui, nei suoi occhi.
In un attimo Mew mi prende per i fianchi e mi attira a sé: le mie mani cercano i suoi capelli, la sua bocca mi reclama; mi spinge contro il frigo, e sento la vaga protesta delle bottiglie e dei barattoli che sbattono all’interno mentre la sua lingua trova la mia.
Gemo nella sua bocca, e una delle sue mani si immerge nei miei capelli, tirandomi indietro la testa: ci baciamo selvaggiamente "dimmi cosa vuoi Gulf, perché la mia mente sta vagando in pensieri peccaminosi" sospira "te" ansimo, con il poco di voce che riesco a far uscire dalla mia bocca...lui si libera, mi solleva tra le braccia e mi trasporta, in fretta e apparentemente senza sforzo, nella mia stanza..
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Il nostro segreto
RomanceMew e Gulf sono due cugini che nei loro primi anni di vita sono sempre stati insieme fino a quando però la famiglia di Mew, in particolare il papà nonchè fratello della mamma di Gulf, riceve un offerta di lavoro che lo condurrà lontano dalla Thailan...