Capitolo 22

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POV GULF

Sono passati mesi da quel giorno in cui abbiamo inseguito il tramonto in moto d'acqua: sono stati mesi in cui io e Mew ci siamo sentiti tramite messaggi, chiamate e videochiamate. Sono stati mesi in cui molte volte ho dovuto trattenere le lacrime ogni volta che ci vedevamo tramite una videocamera, mesi in cui l'unico modo per sentirlo vicino era accarezzare la foto sul mio cellulare.

Avete presente quando dite "mi manchi come l'aria"? Ecco io mi sento cosi: mi sento come se stessi chiuso in un qualcosa che a poco a poco perde l'aria ed io per poter sopravvivere ho bisogno di respirare....quindi ho bisogno di Mew.

Ieri ho dato il terzultimo esame, manca poco per laurearmi: dopo l'esame i miei amici volevano andare a festeggiare ma non mi andava, volevo subito tornare a casa per chiamare Mew e avvisarlo.

Mentre torno a casa, ascoltando la musica, noto che le vetrine sono piene di addobbi natalizi: già siamo arrivati a Natale...come vola il tempo. Senza rendermene conto arrivo a casa "ciao tesoro...complimenti" mi dice mamma per poi abbracciarmi sulla soglia dell'ingresso.

"grazie mille...ora vado che devo chiamare Mew. Tra poco deve andare a dormire e non vorrei trattenerlo molto" dico per poi scappare subito in camera mia. Purtroppo America e Thailandia vanno 11 ore di differenza, quindi se adesso da me è tarda mattinata da lui sarà sera tardi....quindi meglio sbrigarmi.

Mentre avvio la videochiamata con Mew, mi spoglio gettando tutto alla rinfusa: il computer continua a squillare senza avere però una risposta dall'altra parte; se i miei calcoli sono giusti se da me sono le 12 del mattino da lui dovrebbero essere quasi le 24.

Dopo non so quanti squilli, decido di interrompere la chiamata...sicuramente si sarà addormentato dopo una giornata intensa di tirocinio. Sono un po' triste, volevo condividere con lui questo piccolo traguardo ma sono anche preoccupato per la sua salute...quindi va bene così, meglio riposare. Noi avremo anche altri giorni per poter parlare.

"tesoro puoi sederti un attimo qui?" chiede mamma mentre dà due pacche sul divano vicino a lei e papà: i post esami sono quei momenti più belli perché ti svegli con la mente leggera e tranquilla. Stamattina al mio risveglio ho ritrovato tanti messaggi di scuse da parte di Mew...si era addormentato (come immaginavo).

"allora io e papà quest'anno non sapevamo cosa regalarti per natale, poi dopo le varie vicissitudi e parlando anche con tuo zio Champ...ecco, questo è per te" dice mamma per poi porgermi una busta bianca "vogliamo vederti sempre felice tesoro" dice papà mentre mi da una pacca sulla spalla.

Con mani tremanti apro la busta e resto senza parole "quindi non passeremo natale insieme" dico mentre continuo a tenere gli occhi sui due biglietti aerei davanti a me "ti sei fatto grande adesso e poi...ci rifaremo l'anno prossimo. Ora vai a preparare le valigie che domani hai il volo" dice mamma sorridendomi "mamma...papà...grazie" dico balbettando.

Mentre sto per avviarmi in camera mamma dice "ah tesoro, Mew non sa assolutamente nulla...per lui è una sorpresa" e sul mio volto si fa strada un sorriso che ormai non avevo da giorni.

Dall'oblò del mio posto in aereo vedo la città di New York farsi sempre più grande: era da bambino che volevo visitarla, sopratutto nel periodo natalizio. Sono partito di mattina presto dalla Thailandia e sono atterrato nella grande mela completamente avvolta dal buio: all'uscita del gate mi aspetta zio Champ che ha da poco finito di lavorare.

Mentre mi avvio all'uscita, dopo aver recuperato il mio bagaglio, noto un piccolo negozio di musica qui all'interno del l'aeroporto: una volta entrato mi fiondo subito nel reparto vinili, ricordandomi che Mew ne è un appassionato e, facendomi consigliare dalla commessa, ecco che tra le mani ho il suo regalo di Natale.

"ciao zio" dico mentre abbraccio zio Champ all'uscita del gate degli arrivi "com'è stato il viaggio?" chiede mentre prende la mia valigia "bene dai, per fortuna sono riuscito a riposare ogni tanto" rispondo mentre insieme ci avviamo alla macchina.

La casa di zio, dall'aeroporto dista solo una ventina di minuti e durante il tragitto, i miei occhi non hanno smesso di fissare l'esterno: qui a New York la magia del Natale è bellissima e ti avvolge "eccoci arrivati" dice zio mentre parcheggia la macchina in una piccola villetta.

"oh ragazzo mio...quanto ci sei mancato" urla zia all'ingresso di casa "anche voi zia" rispondo mentre le sue esili braccia mi avvolgono in un abbraccio "Mew sta sotto la doccia...vieni aspettiamolo in soggiorno. Voglio proprio vedere la faccia che farà appena ti vedrà" dice lei più eccitata di me.

Le mani mi tremano tanto e al tempo stesso stanno sudando come non mai, il cuore non smette di battere forte...un altro po' e fuoriesce dal mio corpo "Mew tesoro vieni a cena dai" urla zia al mio fianco mentre mi poggia la sua piccola mano sulla spalla per tranquillizzarmi.

Ed eccolo avanti a me, in carne e ossa con indosso una semplice tutta una taglia più grande di lui, fresco fresco uscito dalla doccia "sorpresa" urlano i miei zii al posto mio, visto che le parole si sono bloccate in gola e non vogliono uscire.

In un batter d'occhio mi ritrovo tra le sue possenti e grandi braccia, con la mia testa appoggiata al suo petto: il mio naso viene completamente invaso dal suo profumo fatto di menta e pino...il mio preferito.

"mi sei mancato da morire amore mio" dice lui mentre il suo viso si è completamente adagiato sulla mia testa "anche tu...mi sembrava di morire senza di te" rispondo mentre le mie mani si stringono ancora di più alla sua felpa.

Ora sono felice...ora mi sento finalmente a casa!

POV MEW

"Fanculo!" penso mentre di scatto mi alzo dal letto: ieri sera mi sono addormentato e non ho potuto salutare e fare gli auguri a Gulf per il suo esame. Questo fottuto tirocinio mi sta togliendo anche l'anima: è pesante, stancante e con alcuni colleghi non vado tanto d'accordo purtroppo.

A causa di quello che successe qualche mese fa dove dovetti prendermi alcuni giorni di permesso e adesso, non posso più farne richiesta perché esauriti. Ed io che volevo fare una sorpresa a Gulf e tornare in Thailandia: qui l'atmosfera natalizia è bella, avvolgente e anche romantica. Per le strade ci sono coppie che passeggiano mano nella mano o abbracciati, alla ricerca del regalo.

Ed io invece sono solo mentre passeggio per queste strade e immagino a come sarebbe farlo però insieme a Gulf: penso che farebbe i salti di gioia e si fermerebbe ad ogni negozio per osservarne la vetrina.

"mamma sono a casa" urlo mentre chiudo la porta d'ingresso alle mie spalle "oh tesoro vatti a rinfrescare dai che papà farà un po' di ritardo da lavoro" dice per poi depositarmi un bacio sulla guancia.

Sento il campanello, segno che papà è tornato: infilo in fretta e furia la tuta e, dopo aver osservato  per la millesima volta il mio blocco schermo, scendo per andare in salotto. Appena metto piede nel salone il mio corpo si ferma, si impianta a terra: non può essere vero, sarà un sogno.

Lui è qui, a casa mia, nel mio salone, al fianco di mamma: ci guardiamo e per un attimo, il mondo esterno non esiste. Dopo minuti in cui sono stato fermo, con passo felpato vado verso Gulf per poi avvolgerlo tra le mie braccia "mi sei mancato da morire amore mio" dico mentre faccio aderire completamente i nostri corpi e appoggio il mio viso sui suoi folti capelli assaporando il suo profumo...il mio preferito.

Per la prima volta, dopo 15 anni, non dovrò più immaginare come sia passare il Natale con la persona che amo perché adesso è qui con me tra le mie braccia.

È il Natale più bello dei miei 25 anni di vita!

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