Capitolo 20

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POV GULF

Non posso ancora crederci che Arm si sia permesso di fare una cosa del genere: perché uno dei miei migliori amici mi ha dato questa pugnalata? Il giorno dopo aver scoperto tutto, io e la mamma, insiema a Mew siamo ripartiti per la Thailandia e subito ci siamo messi in moto per risolvere questa situazione una volta per tutte e incastrare il colpevole.

Con la scusa più banale ho chiesto ad Arm di prenderci un caffè insieme, quindi eccomi qui nel salone di casa mia ad aspettarlo: nella tasca della mia camicia è nascosto un piccolo registratore...ho intenzione di far palare il traditore, che sia con le buone o con le cattive. Adesso vedranno il Gulf arrabbiato!

"dlin dlon" ecco che è qui "Mew mi raccomando, stai calmo così lo facciamo abboccare nella nostra trappola" dico per poi andare all'ingresso e aprire la porta "ehilà" urla Arm dandomi una pacca sulla spalla "vieni entra" dico per poi accompagnarlo in soggiorno dove si blocca all'istante.

"Gulf" sussurra "vorrei presentarti Mew, mio cugino ma penso che tu sappia già chi sia no?" tuono dietro di lui "Arm perché mi hai fatto una cattiveria tanto grande?" chiedo strattonandolo verso di me e stringendo poi il suo colletto con tutte le forze che ho "di...di...cosa...stai...parlando?" balbetta lui "sai bene a cosa mi riferisco" rispondo senza staccare mai i miei occhi dai suoi.

"Gulf calmati" dice Mew in un sussurro che mi fa allentare la presa dalla mia "preda": decido di contare mentalmente fino a 10 secondi e cercare di portare avanti una chiacchierata tranquilla "senti coso, non farci perdere altro tempo...perché hai diffuso la foto mia e di Gulf? Come sapevi che stavamo in quel villaggio? Chi te lo ha detto?" dice improvvisamente Mew e noto che le sue mani sono chiuse a pugno...si sta trattenendo.

"sentite...io..." balbetta Arm per poi cadere sul divano e nascondersi il viso tra le mani "Arm ascolta...ti prego dimmi perché di tutto questi...pensavo che fossi amici io e te" dico mentre mi siedo al suo fianco, confortandolo.

"è stato il padre di...Fay. Gulf sono sempre stato innamorato di lei, ma ha scelto te nonostante io e lei fossimo cresciuti insieme. Non so cosa mia sia preso...gelosia, nervosismo...so solo che ne ho parlato con il padre e mi ha detto di fare questo" dice lui ad un tratto.

"quando l'avete accompagnata in aeroporto il padre si è accorto che tu ti comportavi in maniera diversa del solito e così parlando con la figlia è uscito fuori che tu avevi rivisto tuo cugino che non vedevi da anni. Quell'uomo ne vede una piu del diavolo e così mi ha "pagato" per venire lì da voi e pedinarvi. Mi aveva promesso che dopo questo sua figlia mi avrebbe visto con occhi diversi...ed io come uno stupido ci sono cascato" butta fuori Arm facendomi rimanere inerte e senza parole.

"Fay da quando ho pubblicato quella foto, non vuole parlarmi perché poi ho dovuto raccontargli la verità anche a lei. Immagino che tu da allora non la vedi...si è trasferita dalla nonna per non essere derisa anche lei. Ho fatto un casino grande Gulf...scusami non volevo ma la gelosia mi ha completamente annebbiato la vista" continua a dire Arm.

"questa non è una giustificazione...ora basta piangere. Pensiamo a contrastare quell'uomo. Arm...tu hai qualche prova che possa aiutarci?" chiedo mentre estraggo poi il registratore "ah e ho registrato tutto, quindi non ci fregare che ti mando in galera anche a te" dico guardando il suo sguardo impaurito "ahahah tranquillo, scherzavo...ma stai comunque attento" dico.

Dopo averlo calmato e chiarito le ultime cose, io e Mew ci troviamo in soggiorno a discutere su come proseguire, di certo non possiamo fare irruzione a casa di Fay e dire "hey vecchio ti mando in galera" è troppo da film d'azione.

"penso che dovremmo parlare anche con Fay sai?" dice ad un tratto Mew "ma vorrei parlargli io e raccontargli tutta la verità...tu sai dove abita sua nonna?" chiede Mew "si e ci andremo insieme, anche perché il primo a chiedergli scusa dovrei essere io...quindi prepariamo le valigie che l'isola di Phuket ci aspetta" dico sorridendo, cercando di smorzare anche un po' gli animi.

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