Un posto tutto per me

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" miseriaccia." arrivo sul luogo dell' incontro.
D'avanti a me si erge un condominio residenziale di alto lusso.
Mi guardo in torno sbalordita.
" Era ora. Ė un ora che ti aspetto." il mio sognare ad occhi aperti viene subito interrotto dalla voce fastidiosa di Dean.
" Sempre esagerato. Sono in ritardo di soli quindici minuti, lo sai come funziona il traffico qui."
Si toglie gli occhiali e mi guarda di traverso.
" Io ho molto da fare se non l'avessi capito." alzo gli occhi al cielo. Dieci minuti e già mi urta il sistema nervoso.
" Si. ok. MR. sono super impegnato. Comunque ti ricordo che sei tu che mi hai chiamato." da lontano vedo arrivare un ragazzo. Si! lo riconosco e quel tizio che era con lui quella sera a casa di Steven.
" Hola amigos. scusate il ritardo ma avevo da fare.
" Hmmm. Certo. immagino cosa aveva da fare questo qui.
" ecco ora che ci siamo tutti possiamo salire. Ah dimenticavo. lui è Sammy il mio migliore amico non che mio avvocato."  gli porgo la mano e gliela stringo. Ancora non ho capito cosa sta succedendo, e cosa centra questo tizio.
" Allora... come dire... cosa diavolo stiamo facendo qui? " Sammy scoppia a ridere.
" Diretta la ragazza." Sammy.  A trenta e passa anni ancora si fa chiamare Sammy. Cucciolo.
"Sammy..." Dico ridendo.
"Si Sammy." Mi guarda storto.
"Sammy. Un nome un programma." Dean sbuffa infastidito, e prima che il piccolo Sammy possa controbattere richiama la nostra attenzione.
" Insomma. Tornando a noi. Il nostro accordo prevedeva che ti dessi un appartamento giusto? Ecco se sua maestà ci fa il piacere di entrare ti spiego tutto."
Mi fa cenno con la mano di entrare nel cortile.
Wow. Passato il cancello mi ritrovo d'avanti un viale con ai lati siepi ben curate. Alla fine di esso ce una grossa scalinata che termina su di un  portone enorme fatto interamente di vetro che affaccia nell' immenso ingresso dello stabile. Al suo interno si intravede una fontana gigantesca, al lato destro un bancone e dietro di esso un anziano vestito come l'autista della pubblicità della ferrero rocher.
" Buongiorno Massimo. Può darmi gentilmente le chiavi dell'attico? " l'autista della Rocher scatta in piedi in un attimo.
" Subito signore." sparisce nel retro e torna due minuti dopo con delle chiavi.
" Lei è Ariel la mia fidanzata. Di qualsiasi cosa abbia bisogno provvedi."
L'uomo rimane imbambolato per un secondo. Mentre io cerco ancora di abituarmi alla parola fidanzata.
" bene. Ora che abbiamo fatto le presentazioni direi di proseguire. Ho una causa alle quindici non vorrei far tardi." Lo guardo di sottecchi.
" si sbrighiamoci. Altrimenti Low and Order arriva in ritardo." sorride e scuote la testa, poi si rimette gli occhiali.
" ti hanno mai detto che parli troppo?" mi giro mentre Dean chiama l' ascensore.
" L'hai notato?" Chiede Dean. Mi appoggia una mano sulla schiena e mi spinge nell'ascensore.
" giù le mani amico." alza le mani mentre ride di gusto.
In tutto questo Dean è impegnato a chattare sul suo cellulare.
"Eccoci." esclama Dean mentre le porte del gigantesco ascensore vetrato si aprono sull'attico.
" questa è la tua casa. Seguimi." apre una gigantesca porta blindata rivestita di mogano.
quando si apre rimango senza parole.
"allora. questa è la tua cucina open space." una cucina stile moderno sui toni grigi  si estende alla mia destra.
al centro un tavolo rettangolare con sedie trasparenti.
sulla parete alla mia sinistra un televisore gigantesco occupava quasi tutta la parete, e quei pochi spazi che rimanevano erano occupati da cubicoli bianchi con all' interno libri.
Di fronte al maxischermo un divano  ad angolo.
" allora? che te ne pare?" mi guarda con le mani in tasca.
" è magnifico." esclamo persa. Allora a parte lo schermo gigante e semplice ed accogliente.
"ti mostro il resto." mi fa cenno di seguirlo nel corridoio che si trovava alla sua sinistra.
"quì c'è il bagno. " mi affaccio è vedo un enorme bagno in marmo. Sulla destra uno specchio incorniciato con una cornice argentata.
Al centro tre grandi scalini portavano ad una jacuzzi enorme.
" e tu questo me lo chiami appartamentino?" si guarda in torno compiaciuto.
" Si. Non è niente di che ma penso che per te vada bene."
" va più che bene!" poi esce e mi porta nella stanza adiacente al bagno.
" e questa è la camera da letto." era semplice con un enorme letto al centro. sempre sui toni del bianco e del grigio. Un enorme specchiera con pouf era situata di fronte al letto, ed affianco ad essa c'era una porta.
" e qui ce l'armadio." chiamarlo armadio era poco. Un vastità di scaffali non aspettavano altro che di essere riempite da tutte le mie cose.
" E dulcis in fundo... " preme un bottone, e dietro il letto scorre un pannello mostrando una stupenda doccia in vetro con uno di quei meravigliosi soffioni che sparano luci colorate per rilassarsi.
" Sai nel caso ti venissero altre voglie che includano la doccia e non la vasca." mi giro di scatto con occhi spalancati, tipo assassina indemoniata.
" brutto idiota. Non è colpa mia se non conosci le buone maniere ed entri nei bagni delle persone." il mio viso deve essere diventato rosso porpora e questo pare divertirlo.
" Ti devo dire, pensavo che fossi molto piu soddisfatta dal tuo ex. "
" tranquillo che le soddisfazioni me le dava." A dire il vero erano rarissime le volte in cui non fingevo orgasmi, ma questi sono dettagli.
" ok. ok. non ti scaldare. Comunque dietro di te in corridoio ce uno sgabuzzino e nella porta in fondo c'è una stanza identica a questa nel caso ci fossero ospiti." liquidata ed accantonata alla grande.
Dietro Dean fece capolino la testa del piccolo Sammy che poi di piccolo aveva ben poco. Non so cosa davano i genitori da mangiare a questi due da piccoli ma fisicamente non si lasciano pregare.
" Bene ora che avete finito con il tour, passiamo alle cose importanti." ci fa cenno di seguirlo in cucina.
"allora..." tira fuori dei fogli dalla valigetta.
" questo è il tuo contratto d'affito per questa casa." Non. Ci. Credo. È tutta mia.
"ovviamente sarai esente dal pagare l'affito fino a quando il vostro accordo sarà in atto." lo ascolto attentamente non voglio essere fregata.
"poi al termine dell'accordo come deciso da Dean potrai restare e pagherai un regolare affitto" salto in piedi come colpita da una scossa.
" credo che dovremmo rivedere l'accordo." mi guardano come se fossi impazzita.
"vedi, apprezzo che tu mi abbia dato la possibilità di stare in questa casa. Ma credo che dovremmo cercare altro." Dean apre la bocca e poi la richiude un paio di volte.
" perdonami. Tu non vuoi stare in questa casa? qualcosa non va?"  mi guarda con occhi indagatori cercando di capire quale fosse il problema.
" vedete... La casa è magnifica, un sogno. Ma non credo che dopo il nostro accordo io possa permettermela. Insomma di quanto parliamo al mese? mille? duemila dollari?" i due mi guardano senza parlare.
" Primo, ricorda che sei la mia fidanzata. Sono un uomo di un certo livello non posso farti certo vivere in una casa qualunque. E secondo... Dopo la fine dell'accordo stabiliremo una quota adeguata in base al tuo stipendio che ti permetta di vivere e pagare l'affitto. Si, chiamatemi pure Dean il magnanimo." Il piccolo Sammy scoppia a ridere e lo stesso faccio io.
"modestia portami via." mi viene da dire.
" sono un grande benefattore piccola. Non ringraziarmi." sbuffo fissandolo negli occhi.
" bene firma su entrambi le copie e ne avrete una ciascuno." firmo il foglio. Una casa tutta per me, ancora stento a crederci.
" quando potrò trasferirmi?" chiedo ansiosa di sapere la risposta e sinceramente credo il prima possibile.
" anche adesso." risponde Sammy.
" grandioso!" esclamo entusiasta.
ma poi mi ricordo che devo ancora ritirare il resto delle mie cose a casa di Steven.
"altri problemi?" mi chiede Dean vedendomi pensierosa.
" ecco io devo tornare da Steven. ho preso soltanto un quarto delle mie cose."
Dean mi guarda sospettoso.
" manderò qualcuno a ritirarle. Chiedi alla tua amica se può passare e inscatolare tutto. Poi ci penseremo noi."
" credo che sia meglio che vada io. Cristal non sa cosa prendere e cosa no." Mi fissa dubbioso.
" ok. allora aspetterai la prossima settimana, Steven ha un viaggio di lavoro e avrai campo libero."
" Va bene. meglio che non faccia brutti incontri." fa cenno di si con la testa.
" bene. adesso sbrighiamo l'altro problema."
" cioè?" chiedo curiosa.
"qui cè scritto tutto. In poche parole signori, ecco a voi come vi siete conosciuti." sbarro gli occhi.
prendo quel foglio e inizio a leggerlo.
"Hei! un momento." agito il foglio d'avanti alla faccia di Dean.
" qual'è il problema adesso?"mi strappa il foglio dalle mani esasperato.
"il problema e che questa storia mi ritrae come una poco di buono." sorride.
" cioè tu saresti passato a casa di Steven, e io ti avrei fatto entrare e sedotto." questo è fuori di testa.
" se volessi sedurre qualcuno di certo non saresti tu. facciamo cosi... "
prendo un foglio ed inizio a scrivere.
" tu sei passato a cercare Steven quando era fuori per dei documenti importanti, sei stato folgorato dalla mia bellezza ed hai iniziato a corteggiarmi ed abbiamo iniziato a sentirci e poco alla volta mi hai corteggiato. Poi abbiamo fatto finta di non conoscerci per non creare problemi, dopo la mia rottura ci siamo messi insieme, ed ora eccoci quì." Sammy mi guarda e poi esclama:
" non capisco dove sia il problema. In entrambi i casi risulteresti una poco di buono." in effetti...
" si ok. Ma la parte della meretrice disperata che dopo una semplice bussata di porta la da al primo che incontra mi sembra troppo." Dean si alza e si passa una mano nei capelli.
" va bene, ok modifichiamo e concludiamo la cosa, Sono in ritardo e comunque per me è indifferente." sorrido soddisfatta.
rivediamo le ultime cose, mi consegnano le chiavi e resto sola nel mio nuovo appartamento. Speriamo soltanto che tutto vada per il meglio.

Maledetto il giorno che ti ho incontrata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora