capitolo 2

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 LOGAN'S POV

Sono passati tre giorni da quando quella strana ragazza ha interrotto bruscamente le mie indagini. 

Ero quasi riuscito a filmare lo scambio di soldi tra il poliziotto Scott e un signore di cui non so ancora il nome, e quella ragazza sviene di colpo davanti a me, mia sorella e la sua migliore amica, che avevo portato con me per passare più in osservato.

Quando Martina si è messa a urlare, perché a quanto pare conosce quella ragazza, ho dovuto prenderla e portarla all'ospedale più vicino, o avrei attirato l'attenzione di tutti. 

Spero vivamente che Scott non mi abbia visto, se mi riconoscesse capirebbe subito che la mia presenza in quel parco non era affatto casuale e manderebbe tutto all'aria, o peggio,

 mi ucciderebbe come credo abbia fatto con mia madre.

Quando sono tornato al parco, dopo l'ospedale, erano andati via, questi significa che dovrò aspettare il prossimo mese per il prossimo scambio. E tutto questo per colpa di quella ragazzina irritante che non mi ha neanche ringraziato quando si è risvegliata.

Comunque non sono molto arrabbiato con lei, non è colpa sua, Martina mi ha detto che il padre è morto da poco, e posso capirla, anche io stavo malissimo quando mia madre è venuta a mancare un anno fa.

Inoltre sono arrabbiato con Sofia, mia sorella, che si scopa il suo fidanzato in segreto, so che sbaglia soprattutto lui nel tradire la fidanzata, ma a parer mio mia sorella è tanto nel torto quanto lui. 

Li vedo proprio ora attraversare il corridoio e entrare in una stanza cercando di passare inosservati... chissà cosa fanno in quella stanza, mi dispiace davvero per Kelly in questo momento.


Pochi secondi dopo vedo anche lei aggirarsi per i corridoi, sta andando in mensa e tiene il libro di matematica stretto in mano.

Quasi quasi ho voglia di...

"Logan!" prima che io capisca se voglio far scoprire a Kelly che il suo fidanzato la tradisce è lei che viene da me. Mi fermo e aspetto che mi raggiunga.

"Ciao, grazie per avermi aspettato, ti volevo ringraziare per quello che hai fatto qualche giorno fa, davvero non dovevi..." dice con tono gentile.

" Oh tranquilla non scusarti, non lo avrei fatto se la tua amica non me lo avesse ordinato... certe persone nascono scorbutiche lo so..." dico riferendomi a lei, mentre le dico queste cose vedo il suo sguardo cambiare da gentile ad irritato.

"Lo so che lo sai, sei uno di quelli! e scusa se per un attimo sono stata scortese perché appena svegliata da uno svenimento sentivo solo la tua voce lamentarsi perché il principino aveva di meglio da fare! Ma adesso non me ne pento affatto anzi, mi pento solo di essermi scusata." Fa per andarsene ma io le afferro con forza il braccio e spingo a me.

"Che vuoi... principino?" chiede capendo che il nomignolo che mi ha dato mi da alquanto fastidio.

"Sta zitta e seguimi" detto questo non le do tempo di rispondere e la porto nell'aula dove poco prima era entrata mia sorella con Marcus, il fidanzato di questa ragazzina indisciplinata.

Busso per evitare una scena troppo scomoda per me e mia sorella, ma dopo che non ricevo alcuna risposta spalanco la porta, e per mia fortuna sono tutti e due vestiti, ma attaccati l'uno all'altro mentre si baciano, e lui ha le mani sotto la gonna di mia sorella... sto per ordinargli di toglierle dalla mia vista o che le avrei tagliate, ma la voce della ragazzina vicino a me mi anticipa

"Marcus?" contrariamente alle mie previsioni il suo tono di voce non è triste, solo arrabbiato, e stanco, come se fosse stanca di tutto.

"Kelly! ti posso spiegare" dice lui staccandosi da mia sorella, quest'ultima non dice niente, mi guarda solo con molta rabbia.

"Avanti, spiega! voglio proprio sentire cosa hai da dirmi"

"Mi dispiace ok? è che mi sento trascurato... non vuoi mai fare niente con me! Lei non è niente per me, ti giuro che non lo farò mai più" Dice avvicinandosi sempre di più a Kelly, vedo mia sorella asciugarsi una lacrima, so che per lei era importante questo stronzo, ma è meglio che si renda conto di chi che è davvero.

"Pensi davvero che ti perdoni adesso? Non azzardarti a dire ancora che ti sentivi trascurato, sei tu che ti sei staccato quando avevo più bisogno di te, stronzo!" detto questo lo allontana da lei dandogli un rimborso schiaffo sulla guancia... sta iniziando a piacermi di più questa ragazza, non che ci volesse tanto, era partita dal punto più basso nella mia scala di apprezzamento.

Scioccato dal colpo appena subito guarda la sua ex ragazza con tanta rabbia e dice una cosa che proprio non doveva dire: "Sei solo una sfigata senza padre e con la madre malata, ammalati anche tu, non fregherebbe niente a nessuno."






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