capitolo 8

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LOGAN'S POV

Quando Martina mi ha chiamato ho risposto subito, interrompendo il discorso noioso di Giulia su come le ragazze con le scarpe firmate siano più felici... so benissimo che lo fa perché tra qualche settimana è il nostro primo anniversario, e vuole che gli ne compri un paio.

Appena ho risposto mi ha detto allarmata che Kelly da quasi un ora non si era fatta sentire, e mi ha spiegato che lei e la sorella avevano litigato. E che Iris era preoccupatissima e non poteva lasciarla da sola a casa.

"vado subito" ho detto solo, poi senza dire niente a Giulia sono corso via, spiegarle tutto mi farebbe solo sprecare tempo.

Ho guidato la mia moto per circa cinque minuti e l'ho trovata nel parco dove da piccolo mi divertivo di più con i miei amici.

La sento urlare, forse per liberarsi da un peso, forse per quello che ho fatto stasera,

"Smettila!" dice qualcuno, probabilmente un barbone stranato su una panchina.

"Scusi!" dice lei, poi inizia a ... ballare da seduta?

Mi ritrovo a ridere dietro di lei, appena mi sente si ferma e mi guarda male.

"Che ci fai qui?"

"Sono venuto a prenderti, tua sorella è preoccupata, se vuoi la chiamo e le dico che stavi solo ballando, e che torni domani a casa" dico con un tano ironico nella mia voce.

"Non stavo ballando! Mi sono seduta su una... un regalino lasciato da un dolce cagnolino e stavo cercando si pulire il mio vestito."

Mi siedo vicino a lei, ma lei si allontana. 

"Andiamo, ti accompagno a casa."

"Non ci panso neanche, ci vado da sola a casa."

"A si? e dimmi, sai dove sei?" 

"Si, sono qui." dice seria e mi viene solo da ridere.

Lei è l'unica persona con cui sorrido e rido veramente, mi fa starno dopo tanto tempo, ma è così.

"Eddai! è tardi forza, alza quel sedere sporco e andiamo." mi alzo e le porgo il braccio.

"No. Voglio stare da sola, e tu vuoi stare con la tua ragazza."

"Ah, è questo il problema? sei gelosa?" chiedo, 

"No, sono realista, vai da lei, se la lasci suo padre ti arresta." dice con un finto sorriso.

Io mi irrigidisco di colpo. "Conosci il poliziotto Scott?"

"Si e no, da piccola ero obbligata a stare con la tua splendida fidanzata perché mio padre e il suo erano amici. poi ad un certo punto abbiamo cominciato a ignorarli perché avevo detto a mio padre di non voler più giocare con Giulia, dato che mi aveva rubato la mia barbi preferita."

"E come si conoscevano i vostri genitori?" 

"non lo so... e di certo non posso chiederlo a mio padre... quindi vai da lei e chiediglielo."

Si alza e va nella parte opposta della mia moto parcheggiata.

Io la fermo, ora più che mai posso non lasciarla andare, non posso perché potrebbe essere collegata alle mie ricerche, non posso escludere nulla, magari suo padre era coinvolto quanto il padre di Giulia.

Ora che ha scoperto queste carte ho qualcosa in più su cui indagare, magari è il tassello mancante per capire tutto.

Non so cosa fare, quindi me la tiro al petto e la abbraccio, ed ecco che ho perso anche lei, non mi potrò fidare di lei, non più, dovrò solo capire se può darmi informazioni utili o no.

"che stai facendo?" chiede lei cercando di staccarsi, io prendo il suo viso tra le mani e cerco di baciarla.

"non posso, anzi... tu...tu  non puoi, sei fidanzato, e sei innamorato, non fare una cosa di cui puoi pentirti." dice togliendomi le mani da lei

"ti prego" dico avanzando.

"No! neanche io voglio, non più, sei fidanzato, e io non sono come tua sorella!"

"L'ho lasciata" mento per farla restare, deve credermi, devo capire tutto subito, e questa cosa mi sta snervando.

"Cosa?" chiede lei con un piccolo sorriso in volto.

"L'ho lasciata." non dice niente, quindi la bacio.

Questo bacio è la cosa più bella che mi sia successa, Kelly mi si avvicina sempre di più, fino a stringere se sue braccia nella mia schiena e io faccio lo stesso, una passione mi travolge e non voglio più staccarmi da lei.

Cavolo... baciare Giulia è sempre stato brutto, era come un obbligo, indesiderato, dovrebbe essere lo stesso con lei, lo storcendo per lo stesso scopo, eppure è diverso.

Veniamo interrotti dalla suoneria del mio telefono: Giulia.

cazzo.

rispondo subito, prima che Kelly veda il nome.

"Pronto?"

"dove sei?" chiede lei

"sono... ehm arrivo subito"

metto giù senza che mi faccia altre domande e faccio un sorriso a Kelly.

"Adesso andiamo" lei ricambia il sorriso e prende la mia mano mentre torniamo alla moto.




Arrivati a casa sua vediamo che Martina e Iris ci aspettano nel soggiorno.

"Vuoi qualcosa da bere?" mi chiede gentilmente Kelly

"No, grazie, devo scappare"

"oh... ok, allora a domani" fa per baciarmi, ma ho gli occhi di Martina addosso, e se lei dice qualcosa a Giulia sono guai, domani le dovrò parlare.

Kelly stranita dal mio gesto non ricambia l'abbraccio... ecco, ho già rovinato tutto.

saluto un ultima volta tutte e tre e me ne vado, non rispetto nessun limite di velocità e sono a casa dopo sette minuti.

Giulia mi aspetta sveglia, e quando mi bacia, il mio unico desiderio è quello di essere con Kelly in questo momento.





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